
Comiso – Momenti di terrore si sono vissuti venerdì scorso presso lo sportello del Centro Unico di Prenotazione (Cup) dell’ospedale di Comiso, dove un’operatrice è stata vittima di una brutale aggressione verbale e di un tentativo di aggressione fisica da parte di un utente al momento ignoto.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo, le cui generalità non sono ancora state accertate, si è scagliato con violenza inaudita contro la dipendente, inveendo con minacce e tentando di aggredirla fisicamente. La furia dell’aggressore è stata tale da infrangere il vetro protettivo dello sportello, scheggiando il viso dell’operatrice. Solo il tempestivo intervento di altri colleghi, allarmati dalle urla e dai colpi inferti alla vetrata, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente e che l’aggressione fisica si concretizzasse.
La lavoratrice, profondamente scossa e in preda a una crisi ansiosa reattiva, ha necessitato di immediate cure mediche e, per questo, è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria. Nel frattempo, l’aggressore è riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, prontamente allertate. L’operatrice ha formalmente denunciato l’accaduto alle autorità competenti, nella speranza che il responsabile venga identificato e assicurato alla giustizia.
L’episodio ha suscitato forte indignazione e preoccupazione, soprattutto alla luce di recenti segnalazioni di aggressioni avvenute nella stessa struttura sanitaria, come evidenziato in un documento della Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità). Il sindacato ha espresso la propria solidarietà all’operatrice aggredita e ha lanciato un appello urgente alle autorità competenti affinché vengano adottate misure concrete per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e degli utenti.
“Alla luce anche di recenti fatti di aggressione, proprio nella medesima struttura sanitaria, segnalati proprio dalla Fials – si legge nel documento – si chiede alle autorità competenti di poter adottare ogni misura atta a poter contenere e/o fungere da deterrente, nel limite del possibile, ogni tentativo di violenza”.
Questo ennesimo episodio di violenza ai danni di un operatore sanitario riapre il dibattito sulla necessità di rafforzare la sicurezza nei luoghi di cura e di prevedere misure più efficaci per prevenire e contrastare tali atti inaccettabili. La comunità comisana e il mondo della sanità attendono risposte concrete e azioni decise per tutelare chi quotidianamente si impegna per la salute dei cittadini.
5 commenti su “Comiso, violenta aggressione allo sportello Cup: operatrice ferita e sotto shock”
Centreranno i fondi che il governo ha destinato alla sanità ?????
Nella trasmissione fuori dal coro hanno fatto vedere un signore che aveva ricevuto la prenotazione per una visita urgente entro 10 giorni , per luglio del 2027
Poi con le telecamere sono andati dal direttore che ha fatto concedere la stessa visita entro 2 giorni .
E poi la gente impazzisce .
Ma come? Per il nostro bene hanno allestito in ogni dove lager sparti veleno, e adesso non riusciamo a prenotare una visita??
Fino a quando nelle strutture ospedaliere ci sarà questo clima mafioso, queste aggressioni seppure i dipendenti, medici e infermieri non hanno colpe, sono destinate ad aumentare. Se a qualcuno gli prudono le mani, che vada nei piani alti di Piazza Igea a grattarseli.
Il clima avvelenato che si vive anche dai semplici commenti che leggiamo continuamente sui social determina situazioni incontrollabili.
Gli operatori e i sanitari che si trovano a contatto con gli utenti rischiano continuamente.
Qualche saggio che, accusa giustamente al sistema mafioso in cui viviamo, poi conclude aizzando gli stessi utenti anche verso i piani alti… ma sempre sistema mafioso è che con queste affermazioni si avalla.
Paese irrecuperabile!