400 migranti in partenza da Pozzallo per il Nord Italia

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Quattrocento migranti in partenza per il Nord Italia. È questa la novità che si registra all’interno dell’hotspot portuale. Le lamentele dei cittadini, quelle del sindaco Roberto Ammatuna, che più volte in questi giorni ha sottolineato come 500 persone dentro l’hotspot siano una tragedia per tutti, il bivaccare lungo le arterie stradale da parte dei numerosi migranti, alla ricerca di ogni cosa, ha fatto sì che la macchina organizzativa del Ministero dell’Interno desse il benestare per il trasferimento di un così numeroso contingente di uomini e donne. Inoltre, le pochissime notizie che sono trapelate dall’hotspot ci riferiscono di qualche battibecco fra diverse etnie, subito sedato dagli agenti presenti sul posto.
Pozzallo, come non mai in queste ore si è divisa: da un alto alcuni commercianti si sono prodigati per dare un pasto caldo a qualche migrante che lo chiedeva. In Piazza delle Rimebranze come in via Torino, senza un soldo in tasca, si possono vedere alcuni migranti che degustano arancine e scacce modicane (e sembrano anche molto gradire), dall’altra la persistente presenza all’uscita di supermercati e piccole attività dove si registra il malcontento più diffuso.
La domanda che più ricorre fra i cittadini è la seguente: “Ma questi migranti li fanno mangiare dentro l’hotspot o vanno avanti a panini e prosciutto?”. I migranti, dal loro canto, si abbuffano come se non ci fosse un domani, e bazzicano da una attività all’altra senza alcun timore. Nella speranza che qualcuno si impietosisca e lasci qualcosa.
Ad alcuni, fermati dal sottoscritto, ho spiegato questa nuova norma dei 5 mila euro che servono per ottenere una sorta di visto che gli permetterebbe di restare in Italia. Potete immaginare le risate fatte una volta che gli stessi hanno capito di cosa si trattasse. “We are poor….” (Noi siamo poveri, ndr) la risposta più lapalissiana che potevano darci.
Il Questore di Ragusa, Vincenzo Trombadore, ha rassicurato tutti i cittadini di Pozzallo che la presenza delle forze dell’ordine sarà una costante anche per i giorni che seguiranno. Con la tenenza dei Carabinieri che chiude alle ore 18, molti temono il peggio, specie nelle ore serali. I pozzallesi auspicano che si possa tornare indietro sulla decisione di chiusura serale dell’importante presidio al fine di stare tranquilli e godere di serate autunnali senza patemi d’animo.

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