
Modica si è svegliata trovando la notizia dell’elezione a parlamentare regionale del suo ex sindaco, Ignazio Abbate. Prima di lui solo il compianto Peppe Drago aveva avuto un plebiscito quasi identico. Ancora una volta Abbate ha dimostrato come la sua città si fidi di lui, trascinandolo all’Ars. Lo stesso plebiscito delle ultime elezioni amministrative, quando al primo turno passò alla riconferma in danno di Salvatore Poidomani, e senza un partito alle spalle. Stavolta il partito lo aveva, la Democrazia Cristiana, ma crediamo che Cuffaro & C. debbano in qualche modo essergli riconoscenti per la mole di voti che l’interessato ha ottenuto. E’ vero che solo quando sono arrivati i risultati delle ultime sette sezioni di Modica la festa è potuta cominciare dopo un testa a testa con l’ispicese Paolo Monaca, trainato dal voto di protesta assegnato alla mina vagante della politica siciliana, Cateno De Luca. Se Pozzallo era il pericolo principale in questo duello per Abbate, per via della vicenda dell’impianto di biogas, la “botta” è stata contenuta. Poi sono arrivate le sette sezioni mancanti di Modica e non c’è stata più storia.
La corsa di Ignazio Abbate all’Ars si è conclusa con un record di preferenze non indifferente (oltre 12 mila voti) nonché forza trainante di tutta la Democrazia Cristiana in Sicilia, facendo così raggiungere al partito caponeggiato da Totò Cuffaro lo sbarramento.
I numeri:
Sono stati 4 i candidati eletti all’Ars, votati su 310 sezioni in provincia di Ragusa.
– Abbate: 12493 (il più votato in provincia)
– Di Pasquale: 7139
– Assenza: 6266
– Campo: 3723
Resta fuori l’uscente Orazio Ragusa, con il partito Prima l’Italia, che ha totalizzato 3381 preferenze.