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Modica: imbecillità al servizio del cecchinaggio politico…di Carmelo Modica

(Questo articolo, come ormai è noto, è rivolto solo ed esclusivamente ai nostri quattro gatti, agli altri la pazienza di sopportarne la esistenza)
Tempo di lettura: 2 minuti

A Modica il chiacchiericcio, come abbiamo accennato, è divenuta l’arma preferita dalla “Guerra (non dialettica) politica”; bisognerà smascherare, quindi, questo tipo di lotta politica approntando un’azione di contrasto costante e per tutto il tempo in cui esso si manifesterà: cedere per pigrizia alla ripetitività costante del chiacchiericcio, rinunciando, se è necessario, ad altrettanta defaticante ripetitività della nostra attività di smascheramento, significherebbe partire sconfitti.

E’ con questo scopo che dopo aver raccontato e giudicato  i commenti anonimi di certo “Piero T.” (leggi il primo link in calce),  abbiamo operato un monitoraggio anche dei commenti di un personaggio che ci insegue in tutti gli articoli che abbiamo scritto su radiortm.it, utilizzando con estrema disinvoltura i nomi di battaglia “Cittadino”, ”Residente”, “Terrorista”, “Certo che”, ”Si capisce e non si capisce” e “Modicano”. Detti commenti per tematiche, tempi, struttura e sintassi sono riconducibili alla stessa persona.

Non è possibile che Piero T., “Cittadino” ed i suoi cinque cloni possano diventare gli eroi del nostro tempo, ancor più perché ai metodi subdoli affiancano la cultura delle frasi brevi che formattando l’uomo moderno a 280 caratteri, spazi inclusi, (Twitter) fissano il limite oltre il quale all’uomo moderno viene il mal di testa.

Riportiamo qui di seguito un campionario del ‘cecchino’ “Cittadino” e dei suoi cinque cloni, che consentono un’ esaustiva analisi su dati reali, quanto basta per definirne un profilo capace di fare emergere le tecniche, i temi, gli obiettivi, accanto alla crassa ignoranza ed alla totale incapacità di porre in atto un corretto argomentare. Il contenuto degli articoli che commentano è sempre totalmente ignorato.

Questo è quanto abbiamo copiato ed incollato prelevato dai commenti di Cittadino e dei suoi cinque cloni:

 

“Cosi come il suo amico Modica difende chi da del lavoro al figlio. Definite chiacchiericcio fatti incontrovertibili, “carta canta”.

Chi riporta le malefatte di questa scellerata amministrazione fa solo “chiacchericcio”( secondo il Modica ). Viceversa lui si dilunga in interminabili articoli, il solito bla bla bla . . . ripetitivo e ritorto. Stessa cosa faceva sul Dialogo.”

“A proposito di Dialogo: Unico organo, ( a mio parere ) d’informazione LIBERO del territorio, che continua il lavoro portato avanti per decenni da Piero Vernuccio. Purtroppo gli altri sono “allineati” o silenziosi..e non escludo che possano essere portate contro azioni atte ad omologarne la linea editoriale.”

“Personalmente non sono riuscito ad andare oltre le 10 righe dei “trattati” scritti dal Modica su RTM e su Dialogo. “

“Troppo prolisso e logorroico, stanca leggerlo, dice e non dice. Boh! Prima di questa amministrazione lo trovavo diverso, ed incisivi, ora mi appare un bla bla bla e basta.”

“Ecco la longa mano di Gnaziu col suo solito chiacchericcio…Un bla bla bla assordante….”

“ a me pare che si sia innalzato su di un piedistallo…O forse è entrato in campagna elettorale ( vuoi vedere che è rimasto affascinato e contagiato del modus operandi di Gnaziu ? ) magari si candiderà a palazzo S. Domenico per subentrargli…”

Effettivamente, da un pò di tempo a questa parte abbiamo notato che questa amministrazione abbia un nuovo addetto stampa o portavoce che dir si voglia.; A questa amministrazione è venuto a mancare l’addetto stampa, per ragione di pensionamento. Ma per certo l’autore del presente “comunicato”, pur non essendo iscritto all’albo, sta calzando ad oc la funzione di portavoce del primo cittadino.” (1)

 

Il teorema di “Cittadino” è chiaro: noi avremmo mutato atteggiamento nei confronti del governo Abbate perché questi avrebbe favorito nostro figlio e, per completare il progetto, staremmo brigando per far cambiare la linea politica a Dialogo con azioni omologanti per  asservirla alla politica ed agli interessi di Abbate.

Con un secondo articolo cercheremo di trarre, da questi stessi commenti, quali sono i rapporti che “Cittadino” ha con il mensile “Dialogo” anche alla luce di una nostra esperienza, ma andiamo all’argomento di oggi.

Due sono i piani della discussione. Il primo è quello di questo personaggio che, per quello che scrive, per come scrive e per la ridottissima capacità di argomentare che dimostra, sembra più un manovale che persona capace di agire da solo.

Ricorda certi personaggi pronti a tutto; devoti al punto d’accettare di prestare la propria firma per articoli che consentono a direttori di giornali di potersi togliere lo sfizio di pubblicare articoli voluti ma dei quali trovano disagio ad assumersene ogni forma di responsabilità.

Cittadino” collega sempre i suoi commenti alle proprie ossessioni e mai al contenuto di quanto legge, quindi è sempre fuori tema.

Il “Teorema” trae alimentazione dal pensiero binario, secondo il demente principio che chiunque critica la qualità dell’opposizione al Potere non può che far parte del Potere: non è consentita mai una terza posizione; per definire la quale sarebbe sufficiente rivedere quanto abbiamo scritto nei 22 anni di nostra costante collaborazione al “Dialogo di Piero Vernuccio”. Ma egli certamente soffre il limite dell’”uomo formattato” sopra richiamato, per cui riteniamo che non potrebbe mai leggere i nostri libri, che sono tutti in rete, perché non riuscirebbe a superare la lettura di tre righe consecutive senza essere colto da un fortissimo mal di testa; ci si immagini come si ridurrebbe se dovesse dai nostri scritti dimostrare la infondatezza della nostra da sempre sollecitata  “Terza posizione”. Lui, anima semplice della cultura modicana, che ha trovato nel complottismo, nella Massoneria, nei poteri forti e nella magistratura che non fa il proprio dovere, snidando “golpe” in ogni fatto, il modo semplice per spiegarsi e spiegare tutto, senza mal di testa, e nell’anonimato il modo per non farsi giudicare per quello che scrive.

Il secondo piano è quello dei Maestri di “cittadino ”, meglio dei “cattivi Maestri”, perché quand’anche costoro non pilotassero direttamente le sue performance, certamente ne sono amici stretti e compagni di merende ed apprezzano favorevolmente i risultati potenziali che sperano di ottenere, tra i quali la possibilità di creare ambienti dell’eia eia! Alalà!  Democratici ma anche un molto narcisi.

C’è un certo disagio a richiamare “L’invasione degli imbecilli” evocata dal grande Umberto Eco: “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività […] mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli”. (2)

Chi vorrebbe evocare questa “imbecillità da social” teme di essere tacciato di superbia e di presunzione, noi qui lo richiamiamo senza tali timori sia perché questa imbecillità, nel virgolettato è così oggettivamente solare da non poter mai essere messa in discussione, anche senza far riferimento ad Eco, sia perché ci sembra una necessaria legittima difesa contro il cecchinaggio in atto.

A nulla incidendo su questo assunto di Umberto Eco il fatto che anche gli imbecilli hanno il diritto di esprimersi, pur restando imbecilli, come i Nobel lo possono da Nobel ed i normali da normali.

 

***

Questo cecchinaggio che spara “Chiacchiericcio” è una evoluzione di quello classico, alla luce del sole, (gossip politico) perché utilizzando l’anonimato per inserire livelli di violenza più marcati, di fatto, applica le tecniche classiche delle guerre di liberazione, tipo “pungi e fuggi”. Ma di queste ultime questo cecchinaggio non può assorbire alcuna qualità morale né può pensare che muoversi tra le righe dei commenti dei social abbia qualcosa a che spartire con il muoversi dei guerriglieri vietcong nelle foreste del Vietnam o in Cambogia, essendo vano anche quel ricorrere di “Cittadino” al suo clone “terrorista” che comunque nulla ha a che vedere con la nobile figura del guerrigliero alla Che Guevara.

 

 

Carmelo Modica

 

 

(1) Per verificare gli originali dei commenti riportati trascriviamo i link delle pagine del sito cui si riferiscono:
https://www.radiortm.it/2022/01/10/chiacchiericcio-violento-sui-social-a-colloquio-con-i-nostri-quattro-gatti/?fbclid=IwAR0aSTxZAoVuE624yYgWNZMOJqJuYPz3nk8HmQO5-IFSJXWDkQDtCMB3Af8

https://www.radiortm.it/2021/12/03/situazione-al-comune-di-modica-lettera-di-ivana-castello-pubblichiamo/

https://www.radiortm.it/2021/12/13/modica-palazzo-della-cultura-soldi-e-bellezza/

https://www.radiortm.it/2021/12/30/e-piu-semplice-ottenere-la-rifondazione-della-contea-di-modica-che-il-ripristino-del-tribunale/

(2) Umberto Eco, il 10 giugno 2015, Lectio magistralis, in occasione della laurea onoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media”, concessagli dall’Università di Torino.

 

© Riproduzione riservata

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