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Male i dati Istat per la provincia di Ragusa nel mese di agosto

Carasi (Ust Cisl): “Persi settanta posti di lavoro, soprattutto donne”
Tempo di lettura: 2 minuti

“L’inclusione dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro deve essere una priorità anche per la provincia di Ragusa. Se le risorse del Pnrr saranno finalizzate pure per concretizzare questo grande obiettivo, si riuscirà a rispondere in maniera adeguata a una urgenza di sviluppo e coesione”. E’ quanto afferma la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, dopo avere appreso il trend dei dati diffusi in queste ultime ore dall’Istat e riferiti al mese di agosto, dati che confermano come siamo ancora lontani dal recupero dei numerosi posti di lavoro perduti a causa delle conseguenze della pandemia.
“E i giovani e soprattutto le donne – chiarisce Carasi – sono l’anello debole visto che su circa una settantina di posti persi nel mese di agosto, parlo ovviamente della provincia di Ragusa, ben l’80% sono state purtroppo donne. Inoltre, prima ancora del terremoto Covid, e oggi più che mai, sono soprattutto gli Under 35 i più colpiti dalle dinamiche di frammentazione sociale, deperimento del lavoro, povertà cognitiva. Non possiamo non considerare, inoltre, che negli ultimi dieci anni, da questo territorio, sono andati via decine e decine di ragazzi. Si tratta di creare nuova e buona occupazione, ma anche di rilanciare tutte le agenzie educative, famiglia, scuola, istituti di formazione, per contrastare la povertà cognitiva, avviando nuovi percorsi generativi di cittadinanza attiva. La Cisl, da questo punto di vista, ha le idee chiare: le aziende pubbliche e private devono tornare ad assumere. E devono cercare profili qualificati, ben professionalizzati, da contrattualizzare in modo stabile. Inoltre, chiediamo che si orienti su traguardi socialmente rilevanti la transizione digitale e verde. Inoltre, servono investimenti su infrastrutture materiali, sociali, logistiche. Non possiamo più aspettare. E’ arrivato il momento di fare parlare i fatti. Per rilanciare questo territorio alle prese con una crisi che deve essere combattuta con gli strumenti adatti”.

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1 commento su “Male i dati Istat per la provincia di Ragusa nel mese di agosto”

  1. Sig.ra Carasi, quando parla del Pnrr, usa il condizionale, perché? Forse non è convinta?
    Parla di lavoro come sovente si usa discutere al bar, si dovrebbe far questo, si dovrebbe far quello, ma al bar non si discute mai di istituire “scuole di formazione”. Sono d’accordo che a voi piacciono queste stronzate, perché fare corsi di formazioni, oltre al ritorno economico dei vostri amici, fate adepti riempiendo le persone solo di chiacchere e speranze. Nella sostanza li illudete!
    Avete concordato la linea di Draghi e ora non so perché si lamenta, per la verità non dovreste lamentarvi neanche voi visto l’inciucio con lui e visto che lo avete fatto Santo senza neanche aver visto un miracolo!
    Fino a quando anche voi siete lontani dalla realtà, imprese e lavoratori non avranno bisogno di sindacati collusi e a servizio del sistema. Fino a quando non farete il vostro lavoro, imprese e lavoratori si arrangeranno come meglio possono e senza pacche sulla spalla.
    Come sempre del resto!

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