Oggi , nell’occidente libero, le persone festeggiano il Natale. Gruppi familiari più piccoli seduti a una tavola, ai piedi di un abete luccicante coperto di palline colorate a scartare regali, davanti a un presepe, testimonianza della nascita di un Bambino venuto al mondo per ristabilire il patto tra Dio e l’uomo, l’intersezione tra il divino e l’umano nella natura di Cristo. Oggi, nell’occidente libero, le porte delle chiese sono aperte per accogliere i fedeli. Uniche limitazioni il distanziamento e le mascherine. Fuori dall’occidente, le limitazioni alla libertà di culto non dipendono da un virus, ma dalle persecuzioni. Per milioni di cristiani, le porte delle chiese, quelle rimaste, sono chiuse. E’ una costante, non un’eccezione imposta dalla pandemia. A loro, la messa di Natale è preclusa. Pensiamo a loro.