Il Mes rivitalizza l’attrito tra Pd e 5s, non più che un’alleanza parlamentare nata per mettere in sicurezza il paese contro i “pieni poteri” di Salvini. Un movimento in cui ognuno va per conto proprio senza un’idea di dove andare ma con l’unico scopo di non scomparire- ne andrebbe dello stipendio che nemmeno i suoi elettori sarebbero disposti a corrispondere dovessero farlo di tasca loro –e un partito, il Pd, al 22 e rotti per cento che di fronte all’ipotesi delle urne impallidisce. Ma che nell’esecutivo è l’unico, con Italia viva, in grado di mettere in atto un piano per la ricostruzione del paese con i soldi che l’Europa solidale ha erogato perché vengano usati bene. E vorrei vedere che fosse il contrario: chi si limiterebbe a mettere a disposizione tanto denaro senza il vincolo di condizioni, anche stringenti? Chi, senza la definizione di obiettivi chiari e finalizzati all’attuazione di un disegno per il futuro del paese? Certo non per garantire a una classe dirigente ritorni elettorali in cambio di favori a cortigiani ingordi e regalucci a cittadini pelandroni e profittatori. La Commissione von der Leyen sta cercando, con qualche risultato, di convincere i paesi frugali ad esserlo di meno. Ma c’è un punto sul quale gli stessi non sentiranno ragioni: il monitoraggio costante di come i soldi verranno impiegati. Non solo legittimo, ma sacrosanto. E sul Mes, il presidente del Consiglio temporeggia, con la scusa banale che il nostro paese non deve essere il primo a chiederlo. Ma che significa? Perché non dice invece che di quei soldi c’è bisogno? Perché non spiega che attingendo al fondo, 36 miliardi pari al 2 per cento del pil, pagheremmo interessi irrisori (600 milioni in dieci anni) al posto dei 6 miliardi che ci costerebbe lo stesso prestito sul mercato? E che in Europa l’Italia è tra i paesi a pagare gli interessi più alti? Persino un grillino che fatica a distinguere tra sovvenzioni e prestiti lo capirebbe. Il fatto è che da politico e primo ministro per caso, anche lui pensa al proprio futuro e forse a come far digerire al reggente Vito Crimi e ai grillini renitenti una misura pensata appositamente per la sanità in tempi di Coronavirus. A soffiare sul fuoco del rifiuto, sono anche Salvini e Meloni, i quali, da antieuropeisti per convenienza di coerenza, speculano su un tema dall’effetto ulteriormente divaricante tra il Partito di Zingaretti e quello di Grillo, sperando di spaccare il governo. Così, a forza di pregiudizi, ideologismi e interessi di bottega, si continua a fare muro contro le ragioni che spingerebbero ad accogliere questa opportunità unica. Una somma, mai vista prima, di denaro subito disponibile da utilizzare nella sanità per spese dirette, come dispositivi sanitari per i lavoratori, assunzioni di nuovi medici e infermieri, ampliamento e rafforzamento dell’assistenza di base su tutto il territorio nazionale, e indirette, come distanziamento nei luoghi di lavoro, trasporto pubblico locale con più mezzi a disposizione e più viaggi, adeguamento dei mezzi agli standard di sicurezza. Oltretutto, i 3,5 miliardi destinati dal governo alla sanità potrebbero essere deviati verso altre iniziative e progetti, come il piano Industria 4.0 del governo Renzi proposto da Calenda, o l’aumento del taglio del cuneo fiscale a favore di lavoratori e imprese. Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle regioni, nonché espressione del riformismo progressista del Partito democratico, ha detto, senza mezzi termini, che la sua regione saprebbe bene come spendere i soldi del Mes. Su quelle parole Zingaretti dovrebbe riflettere e cogliere l’avvertimento dietro il significato letterale. Se nel braccio di ferro con i grillini perdesse, non sarebbero in molti a stracciarsi le vesti.
- 11 Ottobre 2024 -
9 commenti su “Conte: un uomo, nessun uomo….l’opinione di Rita Faletti”
Comunque i 36 miliardi vanno restituiti indietro con gli interessi al 2% non so in quanti anni. Per i futuri governi specie di centro-sinistra un’occasione in più per alzare la pressione fiscale che come sempre pagheranno ceto medio e meno abbienti.
Correggo: con interessi a 600 milioni di euro, al posto del 2%
Alcune considerazioni. Se quei 36 miliardi servono per la sanità, eccome se servono, e servono subito se , Dio non voglia, una nuova ondata di Covid fosse alle porte, come l’Oms sta dicendo, e se, come dimostrato dalle falle nella regione che certo non è l’ultima per organizzazione ed efficienza-pensiamo a cosa sarebbe successo se, per disgrazia, il virus si fosse scatenato al sud, dove i contagi sono stati pochissimi- perché mai dovremmo rifiutarli? Per fantomatici tranelli? Temiamo la troika? Ma la troika salvò la Grecia che spendeva e spandeva e le impose riforme strutturali che hanno sanato quel paese facendolo tornare a galla. Perché ne vincolano l’utilizzo nella sanità? Ci fa schifo rimodernare i nostri ospedali, acquistare attrezzature, assumere personale, fare ricerca? L’Europa verrà a sapere quante pezze al culo abbiamo se accettiamo le linee di credito del Meccanismo europeo di stabilità? Ma le ha già contate tutte! Li prenderemmo solo se li prende la Francia? Ma lo stato di salute finanziario della Francia è buono. Per paura di cedere sovranità all’Europa? Ma la sovranità monetaria è passata alla Bce. E non dimentichiamo che nel 2011, quando lo spread dell’Italia era intorno ai 700 punti, quello strumento, che poi è cambiato, tenne buoni i mercati facendo abbassare lo spread a livelli accettabili. Perché vogliamo spendere quei soldi come ci comoda? Ecco! Diciamola tutta. Questa è la verità non detta. La verità che in questo paese non si dice mai e quando si dice tutti si scandalizzano. E, infine, i costi del finanziamento: 0,1 per cento in dieci anni contro l’1,4 dei Btp Italia. Quelli costerebbero sì tanto e aggraverebbero il peso del debito. E allora di che cianciano i saputelli che leggono quel sapientone di Travaglio?
Ha ragione signora Faletti, purtroppo il gregge segue gli incapaci al governo, ripetono come pappagalli senza comprendere. Chi non vuole i controlli lo fa perchè sa che in Italia ad alta densità di imbroglioni, si si potranno buttare soldi a casaccio come i redditi a chi non fa nulla o i tutor grillini. Spero il PD e IV siano tenaci, questi incapaci che state aiutando vi porteranno a fondo.
L’Italia ha un debito pubblico troppo alto e non riusciamo ad abbassarlo nemmeno di un euro nonostante le manovre lacrime e sangue che si fanno ogni anno. Indebitarci ancora credo che sia solo incoscienza. Nel 2011 ciò che fece abbassare il famigerato spread fu la caduta di Berlusconi col passaggio del timone a Monti. Chi non ricorda i sacrifici imposti al popolo italiano da quel governo tecnico voluto da Berlino e con quali risultati? che il debito pubblico è sempre aumentato e mai sceso.
Si vuole distruggere il ceto medio e colpire le fasce deboli? Prendiamoci questi 36 miliardi di euro e così l’Istat certificherà fra qualche anno il divario sempre più largo tra benestanti e poveri.
Condivido ciò che scrive lettura 185, apprezzo il fatto che riconosce come sono andate le cose ai tempi del governo Monti e le cause che hanno portato a quelle manovre di sacrifici che abbiamo dovuto fare per abbassare lo spread ed evitare un probabile default. Anch’io sono assolutamente contrario a fare ulteriori debiti e aumentare il debito pubblico, ma purtroppo non è più questo il tema giacchè il nostro debito è già volato al 160%, utilizzare il fondi MES è una opportunità per l’Italia, servirebbe a migliorare la Sanità. Le possibili alternative sono 1 lasciare la sanità al suo destino oppure 2 indebitarsi con prestiti con tassi di interesse enormi, aggiungerei che non credo sia necessario utilizzare per intero ma limitarsi allo stretto necessario per il fine da raggiungere. Il problema grave che viviamo in Italia è dato dalla assoluta incapacità di formulare strategie o obiettivi, si tira a campare fra ideologie grilline fuori dalla realtà ed un premier giacca e cravatta che non ha idea di quello che ha fra le mani e pensa a formulare discorsi “stratosferici” pieni di nulla, Ma nessuno se ne accorge? Ma è possibile che nessuno intuisca ciò che sta succedendo? A sinistra sia fra i politici (che si tengono strette le poltrone e per questo voterebbero anche Conte al grande fratello), che alla base, in mezzo a gente che è ammaliata dal ciuffo e non percepisce l’inutilità di un premier “incolore”, un premier che esaltava i grilloleghisti ed oggi i grillopiddini… ma questa non è politica lettura 185. Grazie
Ho letto un articolo su ‘Il Tempo’ online di ieri 03/07/2020 a proposito di quanto stiamo discutendo e sebbene sia di parte e quindi da prendere colle molle, credo valga la pena leggerlo e rifletterci.
Lo posto per intero.
Titolo articolo:
Perché il Mes è una trappola. La Meloni lo fa spiegare al ministro Gualtieri.
Articolo:
“Il Mes è il fondo ammazza stati”. Parola di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia chiama in causa lo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che lo ha spiegato nei suoi interventi in tv. “Questo dibattito mette in evidenza le fratture nella maggioranza – spiega la Meloni – Con la sinistra piddina che sta cercando di convincere i grillini a non seguire le pericolose posizioni dei sovranisti”. Ed è lo stesso Gualtieri ad ammettere che “Il Mes ha delle condizionalità”. Così la Meloni affonda il colpo e attacca: “Il Mes pretende in cambio il controllo della politica economica. Oltretutto quello che decide l’eurogruppo non è vincolante per il Mes. E fino a quando non si restituisce il 75% del prestito, l’Europa può intervenire nella politica economica”. Ma il bello deve ancora arrivare. Gualtieri infatti spiega anche che “Si tratta di prestiti che permettono di risparmiare un po’ di soldi, circa 500milioni di euro all’anno”. Ed è qui che la leader di Fratelli d’Italia affonda il colpo. “I 37 miliardi del Mes non sono un regalo ma sono un debito – conferma la Meloni – E il risparmio che consentirebbe sui tassi è troppo esiguo per giustificare il rischio di trovarsi la troika dentro casa. Ma c’è da considerare che i prestiti del Mes hanno una priorità di rimborso, quindi l’effetto complessivo finale si rivelerebbe uno svantaggio. A questo punto ringraziamo il ministro Gualtieri per averci spiegato perché l’Italia non deve accedere al Mes”.
Si ‘nzulu.
Conte ci porta tutti nella stratosfera.
Tranne te e pochi altri intimi.
Fortuna che tu hai i piedi per terra.
È la testa?
Salutami.A.G. è un amico.
Già, la Meloni ha buon gioco avendo a che fare con un governo così “piccolo”, attaccare una accozzaglia di pseudo-politici nati da un vaffaday e da piddini che non vogliono staccarsi dalle poltrone e non riescono neppure a reagire, è una buona opportunità per una politica di destra estrema che ha la lingua tagliente. Gualtieri ha detto ciò che doveva essere detto, evidenziando risparmi ed impegni… poi se qualcuno pensa che dobbiamo solo ricevere soldi aggratis e senza nessun vincolo di restituzione e di mantenere i conti apposto, be allora, io non saprei perchè mai questo dovrebbe succedere, non ho letto da nessuna parte che noi siamo il popolo eletto e dai monti debba per forza scorrere latte e miele. Io se ricevo qualcosa e se devo pagare un interesse minimo chiaramente non mi preoccuperei se il benefattore chiede un impegno da parte mia per la restituzione. Ma anche nella notizia che lei lettura 185 propone, io ci trovo un buon auspicio, nel prossimo governo Meloni – Salvini, ci faranno dare soldi gratis, la Giorgia nazionale ci farà vedere come si fa. Io da parte mia sono sempre convinto che in momenti particolari occorre che si salga sull’aventino ad osservare i “giusti” agire… ma anche il branco informe che segue populismi e balle è bene che comprenda il significato di certe affermazioni pagando di tasca propria. Grazie lettura 185, speriamo bene.