
Pozzallo – Lo sbarco previsto di 58 adulti e 7 minori dalla nave della ONG Sea-Eye 5, inizialmente programmato per le 13:30 di oggi nel Porto di Pozzallo, sta subendo notevoli ritardi. Operazioni, forse di trasbordo, sarebbero in corso al largo della costa pozzallese, causando l’attesa.
Voci non confermate suggeriscono che “ordini superiori” stiano dettando che solo gli individui “fragili” siano autorizzati a sbarcare. Questa potenziale direttiva ha scatenato una forte condanna da parte del Sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna.
“A parte il fatto che non si capisce chi dovrebbe certificare la presunta fragilità, ma se così fosse non sarebbe assolutamente accettabile questa opinabile decisione,” ha dichiarato il Sindaco Ammatuna in un accorato appello. Ha sottolineato la natura critica della situazione per milioni di persone nel Mediterraneo, sostenendo che “una decisione così rigida diventerebbe assolutamente incomprensibile.”
Il Sindaco Ammatuna ha chiesto inequivocabilmente lo sbarco completo di tutti i migranti a Pozzallo, la città di Giorgio La Pira. “È questa l’unica decisione che deve assumere un governo civile ed umano,” ha affermato, rimarcando l’imperativo morale di consentire a tutti gli individui a bordo di scendere a terra.
La situazione rimane fluida mentre le autorità sul campo attendono ulteriori sviluppi riguardo ai protocolli di sbarco per la Sea-Eye 5.
1 commento su “Pozzallo. Ritardi nello sbarco migranti dalla Sea-Eye 5: il Sindaco chiede sbarco completo”
Talvolta, dietro certe forme di accoglienza sbandierate come virtuose, sembra celarsi un sistema che alimenta più il business che il reale sostegno. Il rischio è che, anziché offrire vere opportunità di integrazione, si finisca per abbandonare queste persone a sé stesse, lasciandole vagare per le strade della città. Un’accoglienza così gestita solleva interrogativi sulla coerenza di certi perbenismi.