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A Ispica un incontro sulla proposta di legge per introdurre Educazione alimentare e Sostenibilità nelle scuole

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Ispica – L’8 luglio alle ore 18,30 l’Hotel Principe di Belmonte, in Contrada Crocefia a Ispica, ospiterà un evento dal titolo “L’importante è la salute. Insegniamola”. L’evento, organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Longaevitas” e dalla organizzazione di volontariato “Per Vivere Insieme”, intende far conoscere e promuovere la proposta di legge di iniziativa popolare denominata “Introduzione dell’insegnamento dell’Educazione alimentare, ambientale e agli stili di vita sani nelle scuole, enti di istruzione e formazione di Forze Armate, Forze di Polizia e di pubblico soccorso”. Gli organizzatori, attraverso una serie di eventi e una capillare informazione sul territorio, si propongono di raggiungere le 50 mila firme necessarie per poter presentare la proposta di legge in Parlamento.

La proposta di legge si prefigge di introdurre, in tutte le scuole, università e accademie militari, l’insegnamento obbligatorio di Educazione alimentare, degli stili di vita sani e Sostenibilità ambientale. Obiettivo: formare cittadini consapevoli che mettano al centro la persona, il cibo, l’ambiente e la qualità della vita, onde prevenire disturbi alimentari, obesità e malattie croniche; promuovere pratiche sostenibili e rispetto per la biodiversità; stimolare l’attività fisica, il benessere mentale e relazionale, la responsabilità verso sé e gli altri.

Introdurrà i lavori Cinzia Belluardo, componente della segreteria di presidenza Longaevitas. Salvo Latino, presidente di Longaevitas, illustrerà nella sua relazione introduttiva la proposta di legge d’iniziativa popolare. Seguiranno gli interventi del dietologo Giorgio Calabrese, direttore del Consiglio scientifico Longaevitas; Maurizio Franzò, vicedirettore del Consiglio scientifico; Francesco Fratantonio, partner del progetto G.O. BHEST; e di Corrado Monaca, delegato del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.

Accanto ai dietologi e agli esperti di alimentazione, sarà presente anche il professor Corrado Monaca, in rappresentanza del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali, con espresso mandato del presidente nazionale ing. Giovanni Esposito.

“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – ha spiegato Monaca – perché i Periti Industriali possono mettere a disposizione le loro competenze tecniche in materia di sicurezza, processi alimentari e sostenibilità. La nostra categoria può svolgere un ruolo chiave perché al suo interno vi sono Periti Industriali specializzati in agroalimentare, chimica o biotecnologie, processi di conservazione degli alimenti, sostenibilità ed economia circolare. Inoltre, intendiamo stimolare la partecipazione e il coinvolgimento degli altri ordini professionali su temi che interessano la collettività, per un approccio multidisciplinare e integrato. Dalla scuola alle caserme, dalla tavola all’ambiente: la salute è un sistema complesso, e la proposta di legge punta a renderlo accessibile a tutti. Con il contributo dei Periti Industriali, potrebbe diventare un modello nazionale».

La proposta di legge prende le mosse dalla constatazione che, negli ultimi decenni, in Italia e in Europa si è registrato un aumento allarmante di sovrappeso, obesità infantile e disturbi alimentari (anoressia, bulimia, binge eating), oltre a intossicazioni alimentari spesso legate a errori domestici. Le cause di ciò vanno ricercate nella scarsa educazione alimentare, nella sedentarietà e nella sostituzione della dieta mediterranea con modelli alimentari meno salutari. Nel 2023, per esempio, il 19% dei bambini è sovrappeso e il 10% obeso, con picchi al Sud. Anche tra adolescenti e adulti, i dati (OKkio alla SALUTE, HBSC, PASSI) mostrano peggioramenti nelle abitudini alimentari e nella percezione del peso. La proposta di legge istituisce l’insegnamento della materia “Educazione Alimentare, agli Stili di Vita Sani e alla Sostenibilità Ambientale” a partire dal prossimo anno scolastico, assicurando la diffusione di tale materia anche a livello universitario e nelle scuole militari.

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