
Si è tenuta oggi presso la Prefettura di Ragusa, la presentazione delle Equipe Multidisciplinari Integrate (EMI), un passo importante per la tutela dei minori nel territorio. L’incontro, presieduto dal Prefetto Giuseppe Ranieri, ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, Roberto Di Bella, in collegamento video, i Sindaci dei Comuni Capofila dei Distretti Socio-Sanitari di Ragusa, Modica e Vittoria, e i vertici dell’ASP di Ragusa.
Le EMI nascono con l’obiettivo di dare concretezza all’Atto di Adesione al Protocollo interistituzionale, sottoscritto nel 2022, per garantire la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minori destinatari di provvedimenti giudiziari, vittime di abusi o maltrattamenti, o in situazioni di disagio sociale.
Le Equipe sono composte da diverse figure professionali, tra cui psicologi, assistenti sociali, medici e dirigenti, con competenze specifiche nella tutela minorile. Il loro compito sarà quello di fornire interventi sociali, educativi e sanitari ai minori che ne hanno bisogno, lavorando in modo integrato con tutte le istituzioni coinvolte.
Durante l’incontro, il Direttore Generale dell’ASP ha evidenziato la criticità legata alla mancanza di medici neuropsichiatri a tempo pieno. Tuttavia, è stato assicurato che le EMI opereranno a pieno regime con il personale attualmente in servizio, in attesa di nuove assunzioni.
La Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando i progressi compiuti nella lotta alla dispersione scolastica. Il Presidente del Tribunale per i Minorenni ha ringraziato le istituzioni e ha sottolineato l’importanza di individuare una figura di raccordo tra le diverse realtà coinvolte, proposta accolta con favore dal Prefetto e dal Direttore Generale dell’ASP.
1 commento su “Ragusa: Prefettura presenta le Equipe Multidisciplinari Integrate per la tutela dei minori”
Bisogna “attivarsi ” per spostare da 14 a 18 il limite d’età per prevedere il reato di abuso di minore o l ‘età del consenso. A mio avviso innalzare questo limite sarebbe un indicatore di civiltà e non viceversa. E agevolerebbe le ” mie ricerche “