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Canone idrico da 20 mila euro a Modica. Iblea Acque: “Emessa dal Comune”

Tempo di lettura: 2 minuti
A proposito della notizia riguardante la bolletta da 20.000 (19213,88 per l’esattezza)euro emessa in capo a una donna anziana di Modica https://www.radiortm.it/2025/02/24/modica-bolletta-dellacqua-da-20-000-euro-per-una-residente-un-incubo/), la società Iblea Acque Spa interviene con una nota attraverso la quale precisa che “nulla ha a che vedere con la bolletta in questione che, piuttosto, è stata emessa dal Comune di Modica, come è tra l’altro facilmente intuibile leggendo la dicitura “Servizio tesoreria canoni idrici”.
La società esprime rammarico per il “costante tentativo di screditare l’attività di Iblea Acque Spa con informazioni artefatte che, come in questo caso, non la riguardano.
Riteniamo opportuno che si possa ristabilire la chiarezza e la verità a ogni livello”.
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2 commenti su “Canone idrico da 20 mila euro a Modica. Iblea Acque: “Emessa dal Comune””

  1. Da utente posso dire che Iblea Acque dice il vero. Le bollette in arrivo sono emesse in contemporanea dal Comune -Ufficio Tesoreria -.Basta guardare con attenzione la dicitura in alto alle bollette. Sarà sicuramente il tentativo di dimostare da parte del Comune che le difficoltà finanziarie derivano dai cittadini evasori e non dall’amministrazione ( canoni ripetuti anche se pagati e canoni prescritti perchè mai richiesti). Ma così facendo si rischia una valanga di opposizioni che graveranno sulle casse comunali per le eventuali condanne alle spese legali. Sarebbe più opportuno scremare i crediti esigibili da quelli non esigibili. Solo così si avrà una collaborazione da parte dei cittadini al risanamento dell’Ente.

  2. Se la verifica tecnica sul misuratore non ha evidenziato malfunzionamenti, la fattura andrebbe pagata. Resta da definire, tuttavia, se l’Ente abbia interrotto la prescrizione, con diffida e messa in mora, nei termini di legge: la prescrizione è stata recentemente ridotta a due anni (v. ARERA).
    L’Ente non può stralciare dal bilancio i crediti che sono presumibilmente inesigibili: può farlo solo dopo che il cittadino abbia invocato la prescrizione e che questa sia stata accolta.

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