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Il caso Sinner, facciamo chiarezza. Wada in cerca di credibilità… di Giannino Ruzza

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Allora, nel mese di settembre 2024 , WADA aveva presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) nel caso Sinner, che era stato giudicato da un Tribunale Indipendente come non responsabile, né negligente dopo la vittoria al torneo Masters 1000 di Indian Wells, negli Usa. Nonostante questo ricorso, le circostanze specifiche del caso hanno portato WADA a considerare un accordo per garantire un esito che non danneggiasse l’immagine del nostro campione definito (equo e appropriato) conformemente all’Articolo 10.8.2 del Codice Mondiale Antidoping.

“WADA accetta la spiegazione fornita dall’atleta riguardo alla causa della violazione, come indicato nella decisione di primo grado” pronunciata dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency), l’agenzia responsabile di mantenere l’integrità del tennis professionistico a livello mondiale che gestisce il programma antidoping e il programma anticorruzione del tennis, e si occupa di indagare e sanzionare eventuali violazioni, che aveva ritenuto Sinner non colpevole.

“WADA riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del TAS, un’atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi”.

Come già affermato, WADA non ha richiesto la squalifica di alcun risultato, ad eccezione di quanto già imposto dal tribunale di primo grado. La Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, entrambe co-respondenti al ricorso di WADA presso il TAS e nessuna delle quali ha impugnato la decisione di primo grado, hanno accettato l’accordo per la risoluzione del caso.

Secondo i termini dell’accordo,  Sinner sconterà il suo periodo di sospensione di tre mesi  dal 9 febbraio 2025 fino al 4 maggio 2025 (inclusi quattro giorni già scontati dall’atleta durante la sospensione provvisoria). In base all’Articolo 10.14.2 del Codice, Sinner, scrive la Wada, potrà riprendere ufficialmente l’attività di allenamento dal 13 aprile 2025.

Giusto in tempo per partecipare agli Internazionali d’Italia che si svolgeranno al Foro Italico dal 29 aprile al 18 maggio e successivamente ai due Grandi Slam: Roland Garros (terra rossa, 25 maggio – 8 giugno) e  Wimbledon (30 giugno – 13 luglio) sul green di Londra.

Di fatto WADA (in cerca di riscatto con il  caso Sinner)  aveva affrontato una marea di critiche a livello internazionale per la sua gestione dei 23 nuotatori cinesi trovati  positivi al trimetazidine nel 2021. La WADA nell’occasione ha deciso di non fare ricorso, accettando la spiegazione della contaminazione alimentare fornita dall’Agenzia Antidoping Cinese (CHINADA).  Una decisione, politica, che ha sollevato molti dubbi sulla credibilità e l’imparzialità dell’agenzia, non solo con i nuotatori cinesi, ma anche recentemente nel caso della tennista polacca Swiatek, trovata positiva allo stesso farmaco trimetazidine, sostanza proibita utilizzata per trattare problemi cardiaci, cosa ben diversa e assai più grave della pomata di Sinner. La positività era stata attribuita alla contaminazione di un medicinale regolamentato che stava prendendo per il jet lag e i problemi di sonno. Ridicoli.

Questione di vero doping (assunzione orale per Swiatek e nuotatori cinesi) se paragonato al caso clostebol, pomata trovata, nei due test a cui era stato sottoposto il nostro campione, in quantità infinitesimale. Infatti, la concentrazione di clostebol trovato nelle urine di Sinner era stata di 86 picogrammi per millilitro nel primo test e 76 picogrammi per millilitro nel secondo test. Livelli bassissimi, che, è stato accertato dalla stessa WADA , non sono in grado di influenzare le prestazioni sportive. Concluderei che Sinner oltre ad essere un grande campione è anche un signore e un grande uomo.

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