Anche i cittadini della Provincia di Ragusa hanno aderito all’appello internazionale lanciato dai Venezuelani per la giornata di mobilitazione globale per la libertà del Venezuela.
Lo scorso 28 settembre, infatti, al Piazzale Baden Powell di Modica, dalle 19 in poi, si è riunito un gruppo di cittadini per manifestare pacificamente con il seguente triplice obiettivo: esortare la comunità internazionale a far sentire la sua voce a favore del riconoscimento di
Edmundo González Urrutia come Presidente Eletto legittimo, in rispetto della sovranità popolare espressa nel voto del 28 luglio e in base ai risultati riflessi nei verbali elettorali; reclamare la fine della repressione contro i cittadini e la fine dei crimini contro l’umanità; sollecitare la Corte Penale Internazionale (CPI) a intervenire e agire contro la violenta escalation dei crimini contro l’umanità perpetrati contro i cittadini inermi nel Paese.
La manifestazione, organizzata dal Comitato “ConVzla ITALIA”, aveva anche l’obiettivo di aggiungere voci alla causa globale venezuelana per evidenziare l’urgenza della situazione nel Paese e rafforzare il sostegno internazionale per il ripristino della democrazia in Venezuela, sostegno già manifestato dallo Stato italiano e dall’intera Comunità Europea.
La rappresentante locale del Comitato “ConVzla ITALIA” Rosellina Cascone coglie l’occasione per ringraziare tutti gli intervenuti alla manifestazione ed un ringraziamento particolare è rivolto al Sindaco di Modica, all’Assessore comunale ai Servizi sociali, al commissariato della Polizia di Stato di Modica, al comando della polizia locale di Modica, che malgrado lo strettissimo tempo a disposizione hanno rilasciato tutte le prescritte autorizzazioni consentendo così la realizzazione della manifestazione.
“Mi auguro – aggiunge ancora Rosellina Cascone – che nelle prossime giornate di lotta si possa trovare un maggior sostegno della cittadinanza iblea a supporto della pacifica manifestazione di lotta per il ripristino della legalità, della democrazia e del rispetto dei diritti umani in Venezuela”.
3 commenti su “La protesta venezuelana per la libertà a Modica”
Qualcuno si è mai chiesto, ad oggi, come mai i paesi multipolaristi siano visti male dagli Usa e siano considerati sempre cattivoni? Non è che sotto sotto ci siano problemi legati alla perdita di egemonia economica, come ad esempio Israele che condanna cattivi e buoni in base a chi controllerà il canale di Suez, mostrandolo chiaramente al palazzo di vetro i due cartelli con santi e diavoli?
Paolo i tuoi ragionamenti sono perfettamente coerenti e veri, però come vedi ci sono internauti che navigano e commentano in questo giornale e pur non sapendo fare nemmeno la O con il bicchiere ti digitano il pollice in giù e sai perché? perché sono americanizzati fino al midollo e credono ancora che la guerra in Ucraina sia per colpa dei cattivi russi. Indottrinati per bene anche dalle loro stesse lacune
Sig. Marco, penso che la maggior parte di noi sia cresciuta americanizzata, propaganda massiccia direi.
Ma arriva un momento in cui credo tutti sentano che qualcosa stona, non torna, non va proprio.
Il bivio e fra cercare di approfondire cosa non va per come ce la raccontano, o rimanere con enormi domande e buchi narrativi senza spiegazione, fidandosi semplicemente.
E di fronte alle contraddizioni che si espongono, pollice in giù senza confronto (non che mi interessi di pollici), si dice che è falso ma non si dimostra.
Però credo che qualcosa si semini, basta un nome, una data, un luogo che qualcosa si ricerchi da parte di questi che non possono confutare.
Il problema e che, magari iniziando a capire, non lo ammetteranno, perché è scomodo da gestire con sé stessi e con gli altri.
In origine siamo tutti così, poi all’improvviso qualcosa smuove la coscienza, e non è passività, e mettersi alla ricerca della verità.
Lo dimostra che qui siamo in diversi, alcuni appoggiano in toto la narrazione ufficiale, gli altri la contestano ma tutti da punti di vista diversi e propri, segno di capacità logiche non derivanti da una singola fonte o da un unico modo di vedere le cose come per loro.
Io con il sig. Gino, sig. Spinello e lei o altri, arriviamo ad un punto comune ma da ragionamenti autonomi e non da propaganda, ragionamenti tutti diversi, idee diverse con un unico risultato, scavando, ascoltando, ricercando, ed appunto, ragionandoci dietro. A volte, possiamo anche non essere d’accordo su diverse questioni.
Gli altri, ripetono la lezione, purtroppo, uguale identica per come la sentiamo anche noi come loro.