
“Come sempre sono i fatti a vincere, facendo capire e distinguere chi fa solo fittizie promesse da chi invece dice sempre e comunque la verità, che in politica dovrebbe essere un valore sacro e un dovere intangibile. E invece oggi far politica spesso equivale a dire una serie di sciocchezze o far toccare, attraverso promesse spiattellate ai quattro venti, il cielo con le mani ai cittadini, soprattutto nei momenti prossimi alle tornate elettorali.” La denuncia è di Salvatore Terranova e Nunzio Fernadez, rispettivamente segretari della Camera del Lavoro di Modica e della FP CGIL Ragusa, e riguarda la situazione dei lavoratori Asu.
“È quanto ci tocca appurare essersi verificato sulla stabilizzazione dei lavoratori Asu utilizzati negli enti pubblici – lamentano -“.
Nell’assestamento di bilancio regionale, approvato dall’ARS il 15 novembre scorso, è stata integrata la posta economica per fare proseguire fino al 31 dicembre prossimo l’integrazione oraria finora 36 ore settimanali agli Asu degli enti pubblici, con la speranza che da subito l’Assessorato competente faccia continuare senza soluzione di continuità i lavoratori, senza che questi subiscano perdite di lavoro e di reddito. Ma la cosa più rilevante, non solo sul piano politico, ma anche sul versante della gestione di una serie problematiche che ha i tempi lunghi del più bieco precariato, è che nella proposta della finanziaria regionale 2024, che governo e maggioranza vorrebbero approvare entro dicembre, non vi è neanche il lontano profumo di una norma che faccia solo supporre una qualche ipotesi finalizzata alla stabilizzazione di questi lavoratori.
Insomma, nella Finanziaria regionale 2024, al contrario di quanto è stato pubblicamente asserito e pubblicizzato dalla maggioranza di governo, non è stato inserito un articolato di norme per la stabilizzazione degli Asu, per verificarne la capacità di poter essere calato nelle diverse realtà dove sono impegnati questi lavoratori. Pertanto, sin ad oggi la politica della maggioranza regionale, alla stregua di altre precedenti maggioranze politiche, ha fatto solo demagogia unita a chiacchiere e in alcuni casi anche a poco senso di responsabilità.
“Niente si intravede all’orizzonte, a meno di voler costruire una legge regionale apposita per i precari, ma ciò richiederà a nostro avviso un periodo più lungo. Per tali motivazioni, la promessa, fatta dalla politica, di assumere a tempo indeterminato nel corso del 2024 questi lavoratori probabilmente potrebbe risultare ancora una volta fallace. Ovviamente se questo governo regionale riuscisse a varare una norma adeguata da qui a breve per l’assunzione degli Asu non potremmo essere che pienamente contenti, ma sarebbe buona maniera politica fare prima i fatti, nel qual caso la legge, e poi magari assumersene la paternità e la titolarità politica. Quello degli Asu è un terreno molto delicato per le implicazioni che esso porta con sé, per cui sarebbe il caso di non scherzarci sopra”.