Chi è Marco Cecchinato, talento siciliano del tennis

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Marco Cecchinato è nato a Palermo nel 1992 e rappresenta uno dei talenti più puri del tennis siciliano. Ha raggiunto il suo miglior ranking nel biennio 2018-2019, raggiungendo la sedicesima posizione grazie ad un’annata da incorniciare. Il punto più alto sono state le semifinali al Roland Garros, il Grande Slam che anima Parigi e si gioca sulla terra rossa. Fino a questo momento ha ottenuto tre titoli ATP su cinque finali totali disputate, ma considerando un pronostico di oggi Cecchinato non rientra certamente tra i favoriti dei maggiori tornei internazionali, che si tratti di Grande Slam o tornei che rientrano nel circuito dei Masters. Nel corso del 2023 rientra nella top 100 mondiale ma è lontano dai fasti toccati nel 2018. L’annata comincia bene con la vittoria a marzo al Santiago Challenger e arriva fino in semifinale al torneo di Alicante. Prosegue l’ottimo momento di forma durante le qualificazioni del Masters a Montecarlo, ma viene eliminato al secondo turno. Ad aprile trionfa però nell’ATP di Budapest, battendo in semifinale Andreas Seppi e in finale John Millman. Il successo vale un balzo in avanti in classifica e sale alla 59esima posizione.

È di breve durata la sua partecipazione al torneo di Monaco, anche se si toglie la soddisfazione di battere Fabio Fognini, il primo tennista in top20 battuto dal giovane siciliano. Il meglio però è in arrivo con la partecipazione al Roland Garros di quell’anno, dove conquista la sua prima vittoria in un Grande Slam. Il giovane atleta è in fiducia e mette ko gli avversari uno dopo l’altro: Marius Copil, Marco Trungelliti e soprattutto Pablo Carreno Busta, testa di serie numero 10 nel torneo. La corsa parigina prosegue con la vittoria sul numero 9 al mondo, David Goffin, con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-0 e 6-3. Il match da incorniciare è però quello contro Novak Djokovic, trionfatore a Parigi nel 2016 ed ex campione del mondo. La vittoria sulla leggenda serba arriva in quattro set (6-3, 7-6, 1-6, 7-6) e vale l’accesso alle semifinali. Cecchinato è solo il terzo italiano a raggiungere quel traguardo nell’era Open, ma il sogno si infrange nella sfida contro Dominic Thiem, vincitore in tre set.

La seconda parte dell’anno non è altrettanto trionfale: agli US Open esce al primo turno mentre arriva fino ai quarti di finale nell’ATP di San Pietroburgo. Nel Masters di Pechino non va oltre gli ottavi di finale e a Shanghai ritrova Djokovic, che questa volta vince senza difficoltà con un 6-4 6-0. Nell’ottobre di quell’anno raggiunge la top 20 in carriera, nello specifico il 19esimo posto nel ranking mondiale.

Il 2019 sembra iniziare sullo stesso livello dell’inizio del 2018: all’ATP di Dubai raggiunge la semifinale e rientra nel tabellone degli Australian Open per la prima volta in carriera. L’uscita però avviene subito al primo turno. Una parziale riaffermazione si ha nel torneo ATP di Buenos Aires contro Diego Schwartzman, che vale trofeo e 16esima posizione nel ranking mondiale. Inizia però una discesa inesorabile costellata di uscite al primo turno, così a Indian Wells, Miami e Montecarlo. L’uscita immediata arriva anche al Roland Garros, elemento che gli fa perdere tutti i punti ATP conquistati nei mesi precedenti. Il cambio di guida tecnica non permette di raccogliere i risultati sperati e la discesa è repentina e al momento occupa la 109esima posizione.

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