
Benedetto sia il “pomo d’oro”.
La vicenda legata al prezzo esagerato che un commerciante, isolato, ha fissato per la vendita del frutto e che la nostra testata (e poi altre dopo) ha riportato, permette di fare alcune riflessioni.
La prima riguarda le polemiche scaturite in questi giorni.
Sgombriamo subito il campo da ogni imbarazzo e da ogni interpretazione: la vicenda è vera, la notizia è reale.
Sui nostri canali social, sul nostro sito ed anche sui nostri profili personali, abbiamo ricevuto centinaia di messaggi. Alcuni dai toni più miti, altri più coloriti. Tutti a chiedere “ma è vero?”.
RTM, dal 1° settembre 1977 ad oggi, ha intessuto un rapporto di fiducia prima solo con gli ascoltatori, ora anche con i (tanti) lettori che ogni giorno consultano le pagine di RadioRtm.it e ricevono le notizie tramite i nostri canali social.
Un rapporto di fiducia che per noi rappresenta un dolce peso di responsabilità.
Gli errori si possono commettere e le sbavature possono esserci. Ma mai questa testata ha abdicato sul tema del rispetto della verità. Così come su quello del rispetto delle fonti.
Inoltre, personalmente, vivo anche un’ulteriore responsabilità: quella di tutelare chi su queste pagine scrive, che è chi questa città la vive e ne racconta il battito quotidiano, apprendendo notizie e coltivando le fonti ritenute autorevoli e valide.
Proveremmo “vergogna” sincera qualora un solo rigo pubblicato su queste pagine non fosse vero e saremmo pronti a risponderne nelle sedi opportune, pagando eventuali colpe.
Onestà intellettuale, rispetto per i lettori e amore per questa città.
Sono i nostri pilastri morali che guidano la nostra azione.
La notizia è vera come è – ahimè – vero che non c’è lo scontrino ad attestarlo. A supporto abbiamo anche testimoni presenti nel locale, che in questi giorni ci hanno contattato confermando la vicenda.
Ma, mettendoci la faccia (e la firma) sulla verità di quanto raccontato, vi chiediamo, così come accade dal 1° settembre 1977, di fidarvi di noi.
Perché l’abbiamo pubblicata? Perché amiamo questa città e perché “denunciando” un accaduto del genere, speriamo di dare un rintocco alla campana dell’orgoglio di quanti hanno a cuore Modica, il rispetto degli ospiti, la voglia di mostrare al Mondo le bellezze materiali di cui non abbiamo merito ma che abbiamo ereditato dai nostri padri e quelle immateriali, come lo spirito di accoglienza e l’onestà, che invece fanno parte del nostro DNA.
Purtroppo però, l’accanimento su questa vicenda, come emerge dalla mole di commenti anche autorevoli registrati in questi giorni, ci fa pensare che ci si sia – ancora una volta in questa città – fermati a guardare il dito anziché la luna.
Sul banco degli imputati siamo andati noi che abbiamo raccontato l’episodio, anziché il protagonista dell’episodio.
Si è pensato più a capire se “Rtm ha raccontato un fatto vero o un falso” anziché a verificare cosa è andato storto nel processo che fa fissare un prezzo “fuori mercato” ad un prodotto che è uno dei simboli del nostro territorio.
Ci è stato chiesto più volte “chi sono questi due turisti” anziché “chi è questo commerciante che ha lasciato un ricordo negativo a due ospiti”.
Non ci si è fermati a riflettere sulla reale portata del turismo in città e su quanto questo necessiti di progetti, di pianificazione, di strategie che – posso assicurarvi – sono quelle che contano quando un turista sceglie una meta anziché un’altra.
Ho difficoltà infatti a pensare che, prima di scegliere dove andare in vacanza, si vada a verificare l’andamento dei prezzi al mercato ortofrutticolo di quella città anziché verificare cosa propone in termini di servizi ed offerta turistica.
Se state pensando che mi stia riferendo al Sindaco o all’Amministrazione comunale, beh, vi state sbagliando.
Il “parlare a nuora perché suocera intenda” non è nel nostro stile.
Queste righe hanno come destinatari tutti i cittadini, dal primo all’ultimo appena nato.
Perché la responsabilità di ciò che avviene in città, la definizione del suo progetto di sviluppo ed il suo futuro, non è competenza di un singolo o di una compagine amministrativa, ma di tutti coloro che compongono una comunità cittadina.
Quel singolo e quella squadra eletta è “delegata” dalla comunità ad occuparsene pro tempore, ma il “prendersi cura” di una città spetta, ogni giorno, a ciascuno di noi.
RTM fa la sua parte: raccontando, a volte esaltando e a volte denunciando tutto ciò che accade.
Su un binario di amore: per la verità e per la città.
Giorgio Caruso
Direttore Responsabile RadioRtm