Spiacevole episodio venerdì pomeriggio in Corso Umberto a Modica. Un’auto con targa belga si è fermata nei pressi di un ausiliario della sosta alle dipendenze della società che gestisce le zone blu in città, dalla quale è sceso un uomo (sicuramente un italiano in vacanza a Modica dal Belgio) che si è diretto verso l’operatore e lo ha aggredito fisicamente e poi gli ha strappato “in faccia” una multa che aveva preso poco prima in Via Sacro Cuore (da altro ausiliario, tra l’altro). Considerato che, nel frattempo, era accorsi alcuni cittadini a difesa dell’operatore, l’avventore è risalito in auto e si è precipitosamente allontanato. A questo punto, si ipotizza che la vittima, in possesso del numero di targa del veicolo, proceda alla querela di parte. La gente presente è rimasta notevolmente indignata.
- 19 Settembre 2024 -
9 commenti su “Modica, automobilista aggredisce operatore zone blu”
TURISTA BELGA HA SICURAMENTE SBAGLIATO ,MA UNA “REVISIONE ” DEL SISTEMA VA FATTA ,E UNA MAGGIORE ATTENZIONE E EDUCAZIONE VERSO I CITTADINI DA PARTE DEGLI AUSILIARI .
il loro dovere e’ l attenzione.
Interessante conoscere i modicani che hanno difeso l’operatore , per il senso civico mostrato .
Il problema è proprio questo, non appena si fanno le sanzioni per far rispettare le regole gli energumeni che credono di avere tutto dovuto vanno fuori di testa.
La reazione del turista è sprposita e non c’è scusante che tenga, ma una tolleranza nel periodo estivo, deve esserci, che gli operatori allarghino un po’ la loro capacità di comprendere. Stamattina sabato, ho parcheggiato alle ore 9, accanto al supermercato per acquistare delle bottiglie di acqua spesa 4,45 euro, uscendo mi ritrovo la multa che ovvio se pago di cui mi corso obbligo corrisponde, dal tabaccaio, 31 euro con le commissioni. Ad una mia rimostranze per pochi minuti essere multato, alle 9 di mattina, senza ancora traffico intenso e non alle 11 in cui c’è maggiore traffico è lo spazio riservato deve essere occupato da chi paga, alle mie rimostranze di tolleranza, mi si risponde, una donna, che lavorano sotto il sole. Ma nessuno li obbliga a lavorare, ma almeno di sabato e mezz’ora dopo che entra in vigore l’orario di pagamento che abbiano elisticita mentale di tollerare, no, così uno perde di taxca 30 euro per una spesa di 4,45.. Si è consapevoli di aver commesso una infrazione, ma per pochi minuti si perdono 30beuro, ma che si allarghino le menti e si tolleri, almeno alle 9 di mattino, santo cielo
In risposta a Giovanni.
Credo che, nel rispetto delle norme che tutti conosciamo, sia un dovere civico per gli operatori infliggere le dovute sanzioni, e, un dovere morale per chi le riceve sia accettare la sanzione e pagarla.
Due passi in più oltre ad essere salutari, specialmente nella nostra bella Modica, xi permettono di ammirare bellissimi panorami e altrettanto bei monumenti.
Al quartiere vignazza, nel senso unico, ci sono due macchine targate Belgio, cercate li.
Ad Antonio, forse non ha letto bene o ho scritto male io, dopo dieci minuti sono andato dal tabaccaio a pagarla, ho adempiuto il mio dovere, si è evidenziato che alle 8,30 inizia il pagamento della sosta e alle 9,15 si fa la contravvenzione, non è stata commessa l’infrazione più tardi, ma mezz’ora dall’obbligo di esporre il tagliando, l’unica cosa suggeritemi dall’operatore è di apporre un biglietto scrivendo l’ora di arrivo. In quanto vi è la tollerabilità di 15 minuti, se l’avessi fatto avrei risparmiato 30 euro. Poi che i turisti alle 9 di mattina ammiri no le bellezze di modica è tutto dire…
Vedo tanti che invocano la tolleranza, che significa in sostanza che i divieti non valgono se “un attimino mi prendo un caffe” che si traduce in una occupazione permanente di strisce blu, marciapiede, strisce pedonali, piazze e varchi carrabili, sia pure a rotazione “per un attimino”. Allora se una comunità ritiene di darsi delle regole quelle devono essere, oppure si cambiano se la maggioranza è d’accordo, ma fino a quando le regole sono quelle, la tolleranza significa nessuna regola. In un paese normale sarebbe così, forse noi non lo siamo.