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Cgil Ragusa. Caldo e disagi, prevista cassa integrazione per i lavoratori.

Tempo di lettura: 2 minuti

Salute e Sicurezza per le ondate di calore.
L’ondata di calore che sta interessando il nostro Paese, soprattutto al sud, aumenta pericolosamente i rischi sulla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Questi effetti si verificano sia per coloro che operano esternamente al luogo di lavoro, ma anche per chi opera all’interno soprattutto in alcuni contesti come l’agricoltura in serra, i cantieri edili, officine e stabilimenti non climatizzati.
La Cgil di Ragusa ha, con il coinvolgimento dei delegati nei luoghi di lavoro, le RSU e le RSA, chiesto incontri urgenti alle aziende per determinare la rimodulazione dei turni e degli orari di lavoro, la messa a disposizione di spazi e ausili che rendano meno gravoso il carico delle persone e quando necessario l’astensione dalle attività. Inoltre gli incontri con le aziende dovrebbero, anche, essere finalizzati a chiedere se sono state, preventivamente, poste in essere tutte quelle misure di prevenzione e protezione per contrastare le ondate di calore ovvero la valutazione del rischio clima.
E’ stato diffuso un volantino che permetterà, alle lavoratrici e ai lavoratori di segnalare alla Cgil, casi di violazione sulla sicurezza che possono incidere negativamente sullo svolgimento delle attività lavorative.
Infine si fa affidamento alle ultime circolari che Inps e del Ispettorato Nazionale del Lavoro dove si delineano le procedure di intervento anche a livello di organi ispettivi e una più fluida fruizione della cassa integrazione per i diversi settori per la straordinarietà di questi eventi climatici.
L’integrazione ordinaria è riconosciuta in tutti i casi in cui il datore di lavoro, su indicazione del responsabile della sicurezza dell’azienda, dispone la sospensione/riduzione delle lavorazioni in quanto sussistono rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Proprio ieri si è tenuto l’incontro convocato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sollecitato da Cgil, Cisl, Uil sull’emergenza caldo. Al tavolo hanno partecipato il Ministero della Salute, INPS, INAIL, INL.
Finalmente, per una volta la crisi climatica è stata riconosciuta come fatto assodato, superando i “negazionismi”, e quindi la necessità di prevedere interventi sia emergenziali che strutturali.
Ma ai problemi sollevati si è risposto con un nuovo incontro, fissato per lunedì 24 luglio.
Rispetto alle questioni che sono state proposte, Il Ministero si è impegnato a dare maggiore certezza alla richiesta di utilizzo di cassa integrazione per le temperature elevate attraverso la messa a disposizione quotidiana dei bollettini meteo per Inps e aziende e a valutare sia un intervento legislativo che consenta di non incidere sui limiti della durata massima della CIGO anche per gli edili, come invece oggi avviene, sia l’utilizzo della CISOA per l’agricoltura.
Inoltre, il Ministero si è impegnato ad affrontare con l’Anci i vincoli dei contratti di servizio che di fatto rendono difficile la riorganizzazione del lavoro.
Ma gli interventi devono essere immediatamente efficaci, come deve essere vincolante l’interruzione delle attività quando non ci sono le condizioni, altrimenti non si incide sull’emergenza in atto.

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3 commenti su “Cgil Ragusa. Caldo e disagi, prevista cassa integrazione per i lavoratori.”

  1. Tonino Spinello

    La stazione meteo di Roma afferma: “solo nel 1905 una temperatura più calda di oggi”.
    Solo nel 1905, quindi le estate calde non sono dovute al cambiamento climatico, sono dovute al cambiamento dei cervelli e delle narrazioni. Fortuna che almeno si smentiscono da soli senza nemmeno accorgersi delle cose che dicono o affermano. Paro paro come i sieri magici. Tutto deve essere emergenza! Ad ogni cambio di stagione abbiamo un cambiamento climatico e una nuova emergenza,
    tutto amplificato ad arte.
    Personalmente ricordo estate torride negli anni settanta, come qualcuna negli anni 80-90, si soffriva questo è certo, la notte si dormiva fuori nei balconi e non avevamo l’aria condizionata, mai nessuno ci faceva terrorismo psicologico e di conseguenza si sentiva meno caldo perchè non c’erano i buon pensanti a dirti che fa caldo e che potresti morire. Solo dei consigli per arginare il caldo e dei metodi per non collassarti. Collassarti, non morire! I sindacati sfoggiano i loro slogan per la salute dei lavoratori, il sig. Bonomi di Confindustria parla di lockdown e cassa integrazione per il troppo caldo, i media non mancano di ricordarci che il tutto è dovuto al cambiamento climatico. Mi chiedo se sanno che l’estate è arrivata e siamo a fine luglio.
    Nessuno si indigni per quanto detto, il rossoverde Bonelli ha presentato una proposta di legge per introdurre il reato di “negazionismo climatico”, stessa narrazione del topicida, green, guerre ecc. Cambia il soggetto, ma il copione è sempre lo stesso, quello non cambia mai.
    Siamo passati in un niente dal “morirete tutti per il covid” al “morirete per il cambiamento climatico”.
    Il terrorismo mediatico si ripete e tutti gli attori a recitare lo stesso copione cambiando solo il titolo del film. Ma ormai non è più come qualche anno fa, oggi sono in pochi a credervi e se non la finite con questa psy-op, rischiate di diventare pure ridicoli.
    Infine, in agricoltura come nell’edilizia, un tempo nelle ore più calde, ci si fermava per qualche ora e poi si ricominciava, questo era il buon senso di tutti, lavoratori e datori di lavoro. Non penso che ci siano datori di lavoro che ti fanno lavorare dentro una serra nelle ore di punta. Oltretutto non renderesti nel lavoro e sarebbe una perdita per l’azienda.
    Voi sindacati e sindacalisti intanto continuate a lavorare sull’emergenza con tutti i soggetti INPS, INAIL, INL, CIGO, CISOA, Anci, tanto fra 15-20 giorni l’estate finirà e poi penseremo alle prime piogge autunnali con l’immancabile ritorno del virus che a quanto pare molti hanno nostalgia dei vecchi tempi.

  2. Straordinarietà di questi eventi? Crisi climatica? Siete l’antiscienza per eccellenza. Chi assecondava il lavoro con mutanda in faccia due e tre anni a con 40 gradi? Ma per cortesia, scemo io che leggo ste barzellette e beota chi gli corre dietro

  3. Catastrofismo climatico… È in atto una nuova emergenza…. Il caldo! allora un colpo di genio…. la cassa integrazione! Il tribunale di Ragusa insegna…. non si può lavorare in estate, anziché i condizionatori meglio la spiaggia. Ma lo sanno che è piena estate e il caldo è la costante di questa stagione? Le tre confederazioni sindacali, hanno perso le capre e ora si affidano ai bollettini meteo per navigare a vista. Neanche il canto delle sirene era così ammaliante!!!!

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