E’ deceduto all’età di 83 anni, Don Umberto Bonincontro, parroco emerito del Santissimo Salvatore di Modica, per lunghi anni vicario foraneo cittadino.
Se ne va via un sacerdote vero, un innovatore, mi piace definirlo un innovatore e anche visionario perchè è stato sempre il primo a credere e a percorrere nuove strade, sempre in nome di Dio. E’ stato anche parroco e co-parroco nella Basilica Madonna delle Grazie, contribuendo fortemente all’elevazione di quest’ultima da Santuario a Basilica. Fu l’inventore della “beat theology”, quando negli anni ‘70 apri’ la chiesa a un gruppo beat che proponeva durante funzione sacra brani di De Andre’, dei Delirium(presentati a Sanremo), di Tony Cucchiara, dei Gen.
Don Paolo Umberto Bonincontro era nato a Palazzolo Acreide il 29 gennaio del 1940, ma ha vissuto gli anni della fanciullezza e dell’adolescenza a Scicli. Entrato in Seminario il 3 ottobre 1953 era stato ordinato presbitero a Scicli nella chiesa del Carmine il 29 giugno 1963. Il Vescovo Mons. Angelo Calabretta, lo assegnò come vicario cooperatore alla Chiesa Madre di Avola. Il 20 settembre del 1965 divenne vicario cooperatore alla Parrocchia del SS. Salvatore di Modica e, nello stesso tempo, fu nominato parroco della parrocchia Sacra Famiglia in Cozzo Rose. Con nomina del 1° gennaio venne nominato parroco del SS. Salvatore in Modica. E’ stato il fondatore del primo nucleo dell’AGI (Associazione Guide Italiane) in diocesi, ad Avola nel 1965 e a Modica nel 1967. Ha apportato importanti innovazioni nella struttura della parrocchia nello spirito del Concilio: divisione in quartieri e istituzione dei responsabili di zona, Consiglio pastorale, Assemblee parrocchiali, Amministrazione affidata ai laici, introduzione dell’offerta libera per tutti i sacramenti e “cassetta offerte” per tutte le pratiche ed iniziative parrocchiali. Obiettivo: fare della parrocchia una “famiglia di famiglie”. Contemporaneamente all’impegno ministeriale ha proseguito con tenacia una serie di studi che gli hanno permesso un approccio sempre più concreto alla realtà ecclesiale e sociale. Ha conseguito il Diploma di Servizio Sociale a Ragusa con una tesi su “Droga e società”. Nello stesso anno conseguì la licenza in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense discutendo la tesi “Il problema della giustizia nel magistero dei vescovi dell’America Latina”.
Nel 1971 fondò, assieme ad un gruppo di giovani, il mensile di attualità e problemi ecclesiali “Comunità”. Attorno a questo giornale si realizzò, per un decennio, l’aggregazione di un gruppo di cattolici fortemente impegnati nel sociale. Dal maggio 1976 ininterrottamente curò a Radio “Emmeuno” la rubrica settimanale “Una religione per il nostro tempo”, poi all’emittente “Teleuno” due rubriche: “Dialogo aperto” e “Conoscere la Bibbia” Infine su Videomediterraneo la rubrica “Una presenza per servire”. Ha collaborato ai quotidiani: Il Diario di Ragusa e Avvenire di Milano; ai quindicinali: Il Domani ibleo, Corriere di Modica, Dialogo, Il Giornale di Scicli, Opinione sud, La Città, La vita Diocesana; ai periodici: Cristiano d’oggi di Palermo, Profondo sud di Scicli.
Nel 1974 fu iscritto all’Albo dei Giornalisti a coronamento di un’ intensa attività giornalistica. Nel 1986 si laureò in Lingue e Letterature straniere presso l’Università di Catania con una tesi in francese: “Journal d’un curé de campagne:de Bernanos à Bresson”.
E’ stato docente di Religione nelle scuole: dal 1963 al 1967 nelle scuole medie. Dal 1967 al 1991 all’Istituto Magistrale, al Liceo Scientifico e al Liceo classico. Ha avuto la gioia di vedere sbocciare alcune vocazioni al ministero ordinato: in parrocchia. Don Mario Martorina e Don Mario Gugliotta, durante gli anni di insegnamento: don Angelo Cannata, don Salvatore Cerruto, don Occhipinti (parroco a Roma), don Vittorio Rizzone, benedettino. Ha insegnato per oltre 20 anni all’Istituto di Scienze Religiose a Noto (e un anno a Ragusa) Scienze delle Comunicazioni sociali, Storia delle religioni e Sociologia religiosa, seguendo oltre 40 tesi.
Ha partecipato per 14 anni ai Colloqui Europei delle Parrocchie in varie nazioni diventandone il referente per l’Italia meridionale.
Dall’inizio degli anni ’80 è stato nell’Ufficio Catechistico diocesano, prima come vicedirettore e poi dal 1989 come Direttore e nello stesso tempo fu nominato delegato vescovile per l’evangelizzazione e la catechesi. Dall’inizio degli anni ’90 gli fu affidato anche l’Ufficio Comunicazioni sociali. Dal 1994 fu vicario foraneo di Modica. Dal 1994 al 2004 fece fatto parte del Collegio dei Consultori. Dal 1994 al 2008 fu componente del Consiglio episcopale. E’ stato membro di diritto del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano. Nel 1993 il Vescovo lo incaricò di preparare e coordinare il Convegno diocesano per celebrare il 150° della Diocesi. Nel 2002 il Vescovo gli diede l’incarico di preparare e coordinare la Missione Popolare diocesana. Per un anno e mezzo seguì negli otto vicariati la preparazione dei duemila missionari che avevano dato la loro disponibilità approntando per loro otto opuscoli catechestici e ha accompagnato il Vescovo per tutta la Missione in tutti i Vicariati. Fu chiamato a fare parte della Commissione Pastorale per l’attuazione del Sinodo. Fu scelto dal Vescovo per rappresentare la Diocesi al Convegno delle Chiese d’Italia a Loreto, a Palermo e a Verona; a quest’ultimo non partecipò segnalando al suo posto il vicario cooperatore don Tonino Lorefice. Prese parte ai vari Convegni delle Chiese di Sicilia ad Acireale. Dal 2004 al 2008 fu annoverato dal Vescovo tra i facoltati ad amministrare la Cresima dopo che da oltre un decennio l’aveva avuto ad actum. Dal 2000 fu invitato dal Vescovo a creare un’Unità Pastorale con la Parrocchia della Madonna delle Grazie e dal 2002 anche con la parrocchia di S. Paolo al Carmine. Esperienza interrotta nell’ottobre del 2004 quando fu nominato parroco di S. Paolo al Carmine don Michele Fidone.
Desideroso di allargare le proprie conoscenze con il contatto diretto di culture e popoli diversi ha sempre viaggiato coinvolgendo dal 1978 un largo gruppo di amici (oltre 500) in gite e pellegrinaggi e visitando con loro tutta l’Europa, gli Stati Uniti, il Canada, l’Alaska, il Brasile, il Messico, il Guatemala, l’Egitto, l’India, la Cina, la Thailandia, la Turchia, la Tunisia, l’Algeria, il Marocco, il Sudafrica, Israele e la Giordania. Il prossimo 29 giugno avrebbe festeggiato il sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.
I funerali saranno celebrati mercoledì 28 giugno, alle 10, nel Duomo di San Pietro. E’ stata allestita la camera ardente nella chiesa del SS. Salvatore in Via Carlo Papa.
5 commenti su “Modica, deceduto don Umberto Bonincontro”
riposi in pace… bellissima persona, con i valori veri….
Una delle tantissime cose che ci ha insegnato è stata quella di come essere Cristiani maturi e come essere Cristiani contemporanei.
Credo che in questo momento storico non è semplice né banale. Soprattutto non è una cosa scontata o di poco conto.
Grazie DON UMBERTO o più semplicemente UMBERTO……..
Don Umberto Bonincontro ha donato una parte di sé a ciascuno di quelli che lo hanno conosciuto.
Per questo la sua perdita è ancora più triste.
Ha fatto intimamente suo il ministero sacerdotale.
Il suo incessante servire gli altri – la comunità diocesana, quella parrocchiale e anche quella civile, nell’attenzione alle persone – è stato, nella fedeltà alla vocazione, compimento del Vangelo.
La sua parola, propaggine della Parola che ha proclamato con zelo, è stata conforto e ricchezza.
E la sua eco ce ne rammenterà il senso profondo, nel vivo ricordo della sua autentica amicizia.
Sacerdote dalle virtù teologali esemplari. Riposi in pace
Sentirgli celebrare Messa era miele per le orecchie