Gesti “straordinari” di ordinaria civiltà. Sono quelle azioni che dovrebbero rappresentare la quotidianità delle relazioni civili ma che, invece, sorprendono come un bagliore di conforto nel buio di una società egoistica.
A raccontare l’accaduto è una donna modicana.
“Ero nel pieno delle mie normali attività quotidiane, tra la spesa in un supermercato e gli acquisti in un altro negozio, quando mi sono accorta di aver perso il portafogli, con il suo “carico” di documenti, carte, bancomat e soldi. Superati i primi attimi di sconforto, ho iniziato a cercare in borsa ed in auto, per poi andare a ritroso in tutti i luoghi che avevo frequentato. Ammetto di aver trovato anche tanto aiuto e ringrazio quanti mi hanno supportata nella ricerca, rivelatasi però vana”.
La donna, dunque, rassegnata ad un destino fatto di denuncia di smarrimento alle forze dell’ordine e di pellegrinaggio tra uffici bancari ed anagrafe per richiedere i duplicati dei documenti, riceve però una telefonata insperata.
“La chiamiamo dalla filiale della sua banca. Ha forse perso il suo portafogli?”.
Semplice immaginare le emozioni provate dalla malcapitata che ha subito risposto con un repentino “Si, lo avete trovato?”.
“Un signore lo ha ritrovato per strada, ce lo ha consegnato e attraverso il numero della sua carta bancomat siamo risaliti a lei. Può venire a ritirare il tutto”.
Allo sportello della banca, oltre al portafogli, la donna ha trovato anche l’artefice di quello che appare essere un gesto di gentilezza insperato.
“Ero sul mio scooter quando ho visto per terra il portafogli. Mi sono fermato, l’ho raccolto, mi sono permesso di aprirlo ma non ho trovato alcun riferimento – ha raccontato l’uomo che per anni ha lavorato nell’ambito delle forze dell’ordine –. Ho pensato che la banca potesse essere capace di risalire all’intestatario delle carte e l’ho portato qui”.
Inutile ogni tentativo da parte della donna di sdebitarsi per la grande gentilezza. “Vorrei dirgli grazie in ogni modo. Ecco perché ho pensato che per ringraziarlo, seppure in anonimo, potesse essere utile rendere pubblico quanto accaduto, affinché questo gesto possa essere da stimolo per emularlo in altre occasioni. Si parla tanto di “viralità”: credo che se nella società riuscissimo a trasmetterci questi esempi positivi, probabilmente un gesto come questo non sarebbe più un’eccezione di cui meravigliarsi positivamente. Ancora grazie!”
A volte, per essere artefici di gesti di “straordinaria” civiltà, non serve essere “eroi”: basta solo essere “uomini”.
6 commenti su “Portafoglio perso e ritrovato. Il “grazie” di una donna modicana”
Bello leggere queste notizie, complimenti a questo signore.
..aspettiamo con ansia il commento di “quello” che asserisce che questi gesti, così come la buona sanità, non debbano essere raccontati perchè dovrebbe essere normale…
Ho sempre creduto che le persone buone ci sono, e sono molto di più di quanto crediamo. Faccio i complimenti a questa grande persona.
Auguriamoci mille e mille di questi eroi e santi della porta accanto …
Ancora complimenti.
Racconto che fa ben sperare
Le brave persone esistono…
Sono quelle dannose che vengono alla ribalta.
E l onestà e l empatia dimostrata da questo uomo
Lo impone il nostro senso civico, attraverso l’educazione ricevuta.