In riferimento al comunicato stampa diffuso da Sua Altezza Reale, Principe Emanuele Filiberto di Savoia, l’ASP di Ragusa precisa quanto segue.
Domenica mattina, alle ore 10.10, si presentava presso il Pronto soccorso del P.O. “Giovanni Paolo II” un tesserato della società di calcio Real Agro Aversa, accompagnato da due persone. Dopo l’accettazione in Triage e in virtù dei sintomi manifestati (dolore addominale, febbre, vomito, diarrea), al paziente veniva assegnato un “codice verde”. Dopo una rivalutazione visiva da parte dell’infermiere di Triage alle 10.31, l’unico medico in servizio, di sesso maschile, prendeva in carico l’assistito alle 11.03. Al paziente veniva preso un accesso venoso per eseguire gli esami di laboratorio e somministrata una terapia.
Il medico in servizio, di fronte alle richieste dell’accompagnatore sui tempi di permanenza nella struttura, spiegava che era necessario attendere la risposta alla terapia e il risultato degli esami, che verranno stampati alle 12.19. All’esito della diagnosi di Gastroenterite, però, il calciatore aveva già abbandonato assieme agli accompagnatori i locali di PS.
Inoltre, a seguito di verifica interna, si segnala che all’interno del Pronto Soccorso non era presente alcuna dottoressa. Qualsiasi ricostruzione successiva, pertanto, è destituita di ogni fondamento.
- 7 Ottobre 2024 -
4 commenti su “Accuse di avvelenamento. L’Asp Ragusa precisa. Riceviamo”
Sua Altezza Reale ci ha resi felici della sua visita, magari qualche commentatore dei piu’ esperti, di quelli che e ne intendono di tutto che pullulano in questo blog potrebbe ragguagliarlo. Sua Maesta’ deve essere sempre accudito dai suoi sudditi. Cetto che tanti avrebbero preferito un Reale Borbonico ma non si puo’ avere tutto dalla vita.
E non si smentiscono mai neppure in questa occasione quale miglior risposta si potesse dare ,se non il silenzio ,il sig Emanuele Filiberto di Savoia ha perso quest’occasione non conosce il fair play nonostante dica il contrario
Se mi è permesso , secondo le informazioni in mio possesso , se veritiere, i giocatori dell Aversa avrebbero giocato in condizioni precarie , con mal di stomaco ecc , non essendo stata accettata una richiesta di rinvio , se così fosse stato lealtà imporrebbe una ripetizione della partita , a quanto ne so si sono dovuti ricoverare tutti. Bisognerebbe indagare su come e quando e dove , senza fare illazioni , una questione di tempi tra contagio e manifestazione dei sintomi . Scientifico e evidente.
Condivisibile in una situazione di normalità. Ma guarda un po’, una situazione particolare in cui l’Aversa doveva affrontare il Ragusa. Cosa si sarebbe detto o insinuato a parti invertite e classifiche invertite? La Lega, dovrebbe pronunciarsi e magari decidere di far ripetere l’incontro.