
AGODIRIN: Se negli anni 2000 si è gridato allo scandalo per aver clonato la pecora Dolly, i tifosi del Modica sarebbero oggi più che felici di poter avere 11 Agodirin in campo. Partito come riserva della riserva, ha visto autoeliminarsi tutti i suoi rivali in attacco e alla fine, alle soglie degli ‘anta, ha tirato da solo la carretta in avanti. Il suo “Drin Drin” ha squillato per 7 volte. Da Libro Cuore le sue lacrime a Taormina dopo il gol sbagliato a porta vuota. Idolo. Voto: 9
ANCIONE: Se Marco Ferradini ha costruito una carriera su Teorema, Daniele Ancione ha costruito la sua stagione sul gol segnato all’andata proprio contro il Modica. Una punizione, unica gioia dell’anno, che ha stregato gli uomini mercato rossoblù tanto da chiedere lui come regalo di Natale sotto l’albero. Quattro presenze da titolare, qualche scampolo da subentrato, poi il nulla. Fuori dai convocati ormai da un paio di mesi senza che nessuno si chiedesse che fine avesse fatto. Er Moviola. Voto: 4
AQUINO: Nell’anno dell’Argentina campeon, l’albiceleste è stato di moda nell’estate 2022. Arrivato con tante speranze insieme ad altri connazionali più celebrati, alla fine ha resistito ed è rimasto l’unico fino alla fine risultando prezioso ogni qual volta chiamato in causa. Per lui anche la gioia di un gol. Sopravvissuto. Voto: 6,5
BUTERA: Ciro Antonio è un motorino perpetuo sulla fascia sinistra a cui nessuno potrebbe rinunciare. In attesa dell’alta velocità in Sicilia, Butera è un frecciarossa che corre sul suo binario. Sembra Beep Beep, lo struzzo inseguito invano da Will Coyote. Sembra che lo prendi ma non ce la fai mai. Flash. Voto: 7,5
CARPINTERI: Antonino è il classico bravo ragazzo a cui affideresti senza problemi tua figlia. Si adatta a qualsiasi situazione, fa qualsiasi ruolo e lo fa con il cuore fino alla fine. Va anche a segno e nel tempo libero procura anche un paio di espulsioni. Ah, piccolo particolare, non cercategli un passaggio perché non ha ancora la patente visto che i 18 li compirà a luglio. Patrimonio. Voto 8
CORIA: Ok il suo curriculum è come se sei il fratello del più bravo del liceo e tutti si aspettano il massimo da te solo per la parentela. Ma, onestamente, da uno che ha indossato le maglie del Velez, dell’Arsenal de Sarandì, dell’Argentinos Juniors, del Villareal, dell’Estudiantes, del Colo Colo e del Pachuca qualcosina in più ce lo potevamo aspettare? Claro que si. Invece la sua è stata una presenza che hanno notato soltanto organizzando una seduta spiritica. Della sua esperienza ricorderemo il biondo platino dei suoi capelli ben scolpiti e l’abilità nelle grigliate. Correa 2. Voto: 4
FALCO: Per la serie Dottor Jekyll & Mister Hyde. E’ il miglior marcatore stagionale con 8 gol ma tutte le reti (o quasi) sono arrivate nel girone d’andata. Un avvio bruciante da far stropicciare gli occhi ai tifosi del Modica per questo scugnizzo casertano che sembrava un alieno sceso in terra a miracol mostrare. Poi via via le sue finte sono apparse meno imprevedibili, la sua velocità meno bruciante, la sua incisività quasi zero. Troppo innamorato della palla? Oh yes. Un infortunio non lo ha aiutato ed è finito dietro nelle gerarchie anche al giovane Pappalardo. C’è sta o’ mar for. Voto: 6,5
INCATASCIATO: Riserva a chi? Il portiere dello storico double si è accomodato in panchina e non dice nulla nonostante non fosse stato scavalcato da Maignan. Quando ci si ricorda di lui si rimette i guanti, si riprende la sua N.1 e sforna prestazioni convincenti dimostrando che chi non ha creduto in lui si è sbagliato di grosso. The revenge. Voto: 7
LA COGNATA: Se c’è una cosa che non è mai mancata al Modica è la difesa. E Giovanni ne è stato sempre un baluardo. Ha vinto il ballottaggio iniziale con il più esotico Aquino costituendo con Vindigni una vera e propria coppia di fatto. Senza Sandra non c’è Raimondo, senza Greggio non c’è Iacchetti. E così senza La Cognata non c’è Vindigni e viceversa. Inseparabile. Voto: 7,5
LORENZO: Pronti via e Antonio si traveste da Chino Recoba con una punizione da urlo e un sinistro chirurgico sempre pronto all’uso. Ma dove l’hanno preso questo? E’ stato il pensiero di chi era sugli spalti del Barone. Poi viene travolto dagli arrivi natalizi e come un giocattolo che non piace più al bambino quando riceve quelli nuovi viene messo in soffitta a prendere polvere. Si prova ad utilizzarlo ancora a primavera ma la ruggine accumulata in inverno non va via. Toy Story. Voto: 6
MICOLI: El tanque, il carrarmato, si è rivelato in realtà un motorino 50 non in grado di travolgere neanche una formica. E’ scomparso quasi subito, a nulla sono valse le sue foto attaccate sui pali della luce in città o gli appelli di Chi l’ha visto. Desaparecido. Voto: 4
MINCICA: Dicembre. Croce(via) della stagione rossoblù. Totò arriva dalle serie superiori e all’inizio sembra un flop tremendo come tutti i nuovi acquisti. Ricambia però pian piano la fiducia della società finendo in crescendo e mettendo a segno tre gol. Da applausi “o tir a gir” a Taormina che sembrava aver consegnato i playoff al Modica. Diesel. Voto: 6,5
MISSERI G. Un portiere per essere tale deve anche tuffarsi ogni tanto. Non pretendiamo sempre ma la maggior parte delle volte che gli arriva un tiro. Per la verità nella prima parte della stagione di tiri ne riceve pochi, ergo è il portiere della miglior difesa del campionato. Quando cominciano ad allargarsi le maglie di chi gli sta davanti si trasforma nel Samir Handanovic degli ultimi due anni e con lo sguardo laser accompagna in porta palloni non irresistibili. Madame Tussaud. Voto: 5
MISSERI S. Con il compagno di squadra di cui sopra ha in comune solo il cognome. Per il resto il cucciolo rossoblù si conferma grande e giganteggia a centrocampo. E’ l’incubo di tutti i trequartisti che se lo ritrovano anche nel bagagliaio dell’auto quando lo aprono per appoggiarci il borsone. Una vita da mediano a recuperar palloni. Oriali. Voto: 8
MUSSO: Marcus svolge sempre il suo compitino diligente, senza mai eccedere ma senza neanche mai demeritare. E’ il soldatino che tutti gli allenatori vorrebbero perché si adatta a qualsiasi ruolo senza mai fiatare. Bene Bene. Voto: 7
PAPPALARDO: Questo esterno alto dal nome esotico e dal cognome più etneo del mondo, si conferma un buon acquisto. Arriva da svincolato e si conquista subito un posto da titolare scalzando compagni ben più quotati. Corre, corre e ancora corre come Forrest Gump. Voto: 6,5
PELLEGRINO: Anche se non si direbbe sono 41 per l’immortale Gaspare e per gran parte della stagione sembra che anche il suo fisico lo abbia dimenticato. Lui che romanticamente è l’unione tra l’era Aurnia e quella del quadriumvirato presidenziale, lotta e insegna calcio. Va anche in gol con regolarità. Insomma manca solo che pulisca gli spogliatoi e poi ha fatto tutto per il Modica. Poi però arriva il conto ed è salato. Uno stop dopo l’altro gli fanno perdere gli ultimi due mesi di campionato. Se siano stati anche gli ultimi della sua carriera non lo possiamo sapere. Noi ci auguriamo di no perché il Professore ha ancora tanto da insegnare. Voto: 8
POZZEBON: Da Pozze-gol a Pozze-boh il passo è brevissimo. Alzi la mano chi non ha goduto alla notizia dell’arrivo a Modica dell’ex Catania. Dopo 5 mesi di convivenza forzata, un investimento da far rabbrividire persino chi ha rivoluto Kean alla Juventus, due gol a porta vuota, uno di schiena su rinvio del portiere, un infortunio al polso ed una lite con i tifosi, il buon Demiro fa le valige da Modica con buona pace di tutti. Fenomeno Parastatale. Voto: 3
PREZZABILE: Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. Il capolavoro di un poeta che a Modica conoscono discretamente bene è la sintesi della stagione di Alessandro da Palermo. Alterna gioie e dolori fulminanti nei cuori dei tifosi prima di calare definitivamente il sipario dopo l’espulsione di S.Croce. Il gol alla Virtus Ispica la sua cartolina più bella. Emetico. Voto: 7 (media tra 10 dell’andata e 4 del ritorno)
SANGARE’: Il buon Abdulkarim picchia al centro del campo con un fabbro ferraio e non tira mai indietro la gamba. Ad una prima parte della stagione da comprimario (gli era preferito il mago Coria), fa da contraltare un girone di ritorno da titolare e da protagonista che gli è valso gli applausi del pubblico. E’ uno di quelli che non ci dispiacerebbe vedere il prossimo anno ancora nella Contea. Promosso. Voto: 7
SCRUGLI: Con lui e Butera le fasce sono coperte. Quando parte a destra si ha l’impressione che stia sempre per creare qualcosa di importante. Si toglie anche lo sfizio di andare più volte in gol e si disimpegna bene anche al centro della difesa. Unico grande neo la tenuta nervosa. Troppo elettrico in varie occasioni, rimedia due rossi ed una bella collezione di gialli da far invidia a Niccolino Barella. Con un po’ di Bonomelli sarebbe veramente un lusso per la categoria. Voto: 7,5
VINDIGNI: E’ partita ufficialmente la petizione per sostituire la bagnante della fontana di Piazza Corrado Rizzone con il mezzo busto di Ciccio. E’ lui che sfata il mito del “nessuno profeta in patria”. Da modicano sente più di tutti la maglia e la onora fino all’ultima partita quando è costretto ad uscire per la febbre a 40. Non si tira mai indietro, ci mette la faccia nelle sconfitte e manda avanti i compagni nelle vittorie. Se esiste una fontana della giovinezza bisognerebbe immergerlo tutto. Monumentale. Voto: 9
BETTA: Di solito nel calcio si definisce signore chi ha un buon comportamento ma non porta a casa risultati. Giancarlo Betta è stato invece un “signore” atipico perché oltre ai suoi modi di fare ha messo in mostra un bel gioco portando a casa la doppietta coppa-campionato dello scorso anno ed i playoff virtuali quest’anno. Mai una parola fuori posto, mai un comportamento eccessivo, né un sassolino tolto dalla scarpa. Con il suo inseparabile cappellino di lana ha dato lezioni di stile e si è guadagnato la stima dell’ambiente. Non sappiamo se lo rivedremo sulla panchina modicana. In caso contrario, Mister, ti salutiamo come il direttore d’orchestra del Titanic fece con i suoi orchestrali: E’ stato un onore suonare con voi. Voto: 9
RIGOLI: Scrivere contro l’allenatore che ha riportato il Modica tra i professionisti dopo oltre 20 anni sarebbe ingiusto e ci farebbe peccare di ingratitudine. Massimo rispetto e affetto per Rigoli sempre e comunque. Però non c’è dubbio che prima da uomo mercato e poi da allenatore ne abbia azzeccate veramente poche. Disastrosa la campagna “rafforzamento” dicembrina, è sembrato poi abbandonato dagli stessi giocatori che aveva voluto fortemente prima dell’inevitabile divorzio dai colori rossoblù. Un annus horribilis capita a tutti. Gli auguriamo di cuore di poterlo cancellare presto e riprendere la sua carriera ai livelli che merita. Voto: 5
DIRIGENZA: Che colpe si potrebbero dare ad una dirigenza che con grande entusiasmo e voglia di fare ha riportato il Modica in eccellenza mettendo fine ad uno dei periodi più buoi della sua storia? Gli sforzi economici non sono mai mancati, la condotta della società è stata da categoria superiore. Se il loro entusiasmo rimarrà sempre questo i modicani possono sognare veramente in grande. Voto: 9
TIFOSI: Ultimi ma non per importanza gli ultras rossoblù hanno conquistato sul campo l’accesso alla serie D. Sempre presenti da Siracusa a Barcellona, sempre accanto alla squadra nel bene e nel male. Il loro apporto non è mai mancato. I loro cori sono entrati nelle nostre orecchie come tormentoni , il loro comportamento è stato esemplare in ogni uscita. Sono stati veramente il dodicesimo uomo in campo. Voto: 10