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La sanità siCura. Cisl Fp a confronto con le istituzioni

Tempo di lettura: 2 minuti

“Migliorare i servizi pubblici garantendo la salute a tutti significa migliorare le condizioni sociali ed economiche del Paese. Ecco perché la Cisl Fp Ragusa Siracusa, nell’ambito della propria contestualizzazione territoriale, continuerà a sostenere tutte le iniziative possibili, per il bene dei lavoratori, dei servizi e della collettività, in favore di un nuovo assetto organizzativo da dare al circuito sanitario”. Lo ha detto, nella sua relazione introduttiva, il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, nell’ambito del convegno, che ha visto partecipare oltre 400 tra personale dipendente del comparto e semplici cittadini, avente per tema “La Sanità siCura” promosso ieri all’Eureka Palace hotel in cui sono stati puntati i riflettori sulle criticità riguardanti il comparto dei territori di Ragusa e Siracusa. Un momento di confronto propositivo che, non a caso, ha visto la presenza di un dirigente dell’assessorato regionale alla Salute, Franco Grasso Leanza, oltre che del commissario straordinario dell’Asp 8 di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, e del direttore amministrativo dell’Asp 7 di Ragusa, Salvatore Torrisi. Erano presenti altresì i deputati regionali e nazionali oltre ai sindaci delle due aree provinciali che hanno animato un dibattito a tratti rovente avendo puntato l’attenzione su tutta una serie di nodi irrisolti in cui diventa fondamentale riuscire a gestire le numerose anomalie esistenti, proprio perché, come ha detto la segretaria generale dell’Ust Cisl Rg Sr, Vera Carasi, nel suo intervento di saluto, “siamo tutti potenzialmente utenti di questa Sanità e abbiamo bisogno che funzioni al meglio”. E’ intervenuta in teleconferenza l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, che ha illustrato le azioni che il Governo isolano sta portando in essere ponendo in evidenza gli aspetti cruciali finalizzati alla realizzazione degli ospedali di comunità e di altre strutture di riferimento per il territorio al fine di migliorare il grado di servizi da mettere in campo. “Appare ovvio che – ha chiarito sempre nella relazione introduttiva il segretario Passanisi – l’efficientamento del sistema passi per la razionalizzazione di una serie di fattori, articolati e fra loro concatenati, la cui chiave di volta sta nel promuovere e velocizzare l’evoluzione normativa della riforma del settore tramite la rideterminazione del fabbisogno di personale sanitario, possibile solo con l’aumento delle risorse del fondo sanitario nazionale, ed attuare, finalmente, una simmetria speculare fra la rete ospedaliera ed i posti letto con le dotazioni organiche, utilizzando indici di complessità assistenziale appropriati alla corretta determinazione di ogni figura professionale necessaria al buon funzionamento”.
Il segretario regionale della Cisl Fp, Paolo Montera, ha posto l’accento sul taglio dell’iniziativa che “non vuole mettere nessuno sul banco degli imputati ma, anzi, si prefigge di favorire un confronto il più proficuo possibile. I problemi sono numerosi ma, tutti assieme, occorre sforzarsi per risolverli. Utilizzando una metafora, potremmo dire che la Sanità siciliana si trova in Purgatorio e che ha bisogno di tutta l’assistenza possibile, da parte del Governo isolano ma anche da parte dei manager, per riuscire ad avvicinarsi il più possibile al Paradiso. Ritengo che con il Pnrr e con le nuove concezioni previste per il prossimo futuro, ci sono tutte le condizioni affinché ciò possa accadere”. “La Cisl – ha concluso il segretario nazionale Cisl Fp Roberto Chierca – vuole indurre chi ha un ruolo politico e istituzionale a prendere delle decisioni. La Sanità si cura soltanto se si investe in Sanità. Per cui è importante sostenere le nostre istanze attraverso la partecipazione. Chiediamo fortemente al governo centrale degli interventi ma sicuramente serve puntare sui governi locali quindi enti locali e regioni. Ne abbiamo bisogno per garantire servizi ai cittadini e mettere al centro del progetto Paese la salute. E’ inammissibile, ad esempio, che dopo due anni di pandemia, quando c’erano stati timidi segnali di finanziamento del fondo sanitario nazionale, si siano compiuti dei passi indietro. Questo significa non dare la possibilità nemmeno al Pnrr di sfruttare al meglio queste risorse perché i processi di organizzazione della Sanità senza infrastrutture, senza personale, non daranno i loro frutti”.

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2 commenti su “La sanità siCura. Cisl Fp a confronto con le istituzioni”

  1. Buffamarco Prepunzio

    La sanità sicura ! Questa frase potrebbe apparire paradossale, se la realtà non potrebbe essere più inverosimile di un sogno, impossibile che lo sia , vero? Certo che la sanità deve essere sicura , ovvio no? Contribuisce anche a tutti gli altri fattori in ordine di importanza al funzionamento dell economia , ma tutto non servirà a nulla se non si punta sulla formazione e al perfezionamento dei sistemi di selezione , considerato che il malcostume della raccomandazione esiste solo nei paesi del sesto mondo e solo le persone più abili e competenti professionalmente sono ad aspettarci a braccia aperte nei frangenti del bisogno.

  2. In pratica avete montato un Festival Sanitario Regionale dicendo le cose che tutti i cittadini sanno da prima della pandemia. Quella pandemia che ormai utilizzate come paravento per tutte le occasioni!

    La Cisl “non vuole mettere nessuno sul banco degli imputati ma, anzi, si prefigge di favorire un confronto il più proficuo possibile”.

    Se la Cisl non vuole accusare nessuno di chi ha ridotto la Sanità in un inferno (altro che purgatorio e paradiso) allora significa che non cercate nemmeno i responsabili, se non siete capaci nemmeno di alzare la voce o accusare questi mostri, allora cambiate mestiere oppure lasciate il sindacato a chi saprebbe e vorrebbe fare vero sindacato. Del Pnrr destinato alla sanità non si è mai parlato, si è parlato sempre di MES per la sanità, da Renzi a Meloni, quindi la mia impressione è che ci girate tanto attorno che questo coso alla fine lo prenderete per giustificare un inutile cappio al collo ai cittadini.
    Giletti giornalista di regime di La7 si vede chiuso il programma “Non è l’Arena” perchè parlava di associazione Stato Mafia anche se la cosa era risaputa da decenni, ma visto che lo ha denunciato pubblicamente, è stato immediatamente silurato nel silenzio assenso di tutti i colleghi sempre di regime.
    Ad oggi non ho visto nessun giornalista o testata giornalistica o sindacati a protestare contro la libertà d’informazione. Poi ci lamentiamo quando siamo stretti in una ragnatela da cui non possiamo svincolarci. Invece ci piace dire (non pensare) che queste cose succedono in Russia, Voi sindacati e sindacalisti non siete da meno, e per non finire come Giletti, cercate tutte le carinerie possibili per dire le cose in modo che i presenti si sentino a proprio agio e senza la preoccupazione di dovere rispondere a domande scomode o a fatti che ad oggi sono tabù solo a dirle, figuriamoci a confrontarci.
    Ora andate a difendervi i lavoratori e riempirli di belle parole per il Primo Maggio, festa che ricordiamolo è dei lavoratori e non dei sindacalisti. Ma prima meglio che ve la fate voi una bella cura ricostituente!

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