Cinque persone, tra cui una di Chiaramonte Gulfi, sono state condannate dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Palermo, accusate di avere insultato sui social il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le pene variano dai 10 mesi e 20 giorni e un anno, a un mese e 10 giorni 5. Si tratta di uno dei procedimenti nati da una indagine della procura di Palermo su una serie di post ingiuriosi pubblicati sulla pagina di un’associazione che aveva manifestato solidarietà al Presidente della Repubblica, vittima di violenti di attacchi per avere, all’epoca dei fatti, dato incarico di formare il nuovo governo. Decine i commenti volgari e offensivi che diedero input all’indagine. Gli inquirenti riuscirono a risalire ai titolari degli account da cui partirono gli insulti. Si trattava di 14 persone di diverse provenienze: da Palermo, a Messina, passando per Torino, Misterbianco, Florida e, appunto, Chiaramonte Gulfi.
- 29 Marzo 2024 -
1 commento su “Offese a Mattarella. Arrivano condanne. C’è uno di Chiaramonte”
Purtroppo tanti non sanno che certi aggettivi non si possono scrivere, soprattutto verso i privilegiati. Se insultano me, prima che parte l’inchiesta va in prescrizione, verso le istituzioni partono subito, a meno che non sia il cittadino il danneggiato, allora si, in questo caso andrà in prescrizione. Questo è un modo democratico per educare all’obbedienza. Ma in questo caso se non hanno precedenti non faranno nessun giorno di carcere. Però ci sarà un risarcimento, più le spese processuali. Se invece ti rubano in casa, distruggendoti una casa, il ladro non ti risarcirà nulla oltre a essere libero il giorno stesso. La legge non ammette ignoranza. E non è uguale per tutti.