
Cinque persone, tra cui una di Chiaramonte Gulfi, sono state condannate dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Palermo, accusate di avere insultato sui social il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le pene variano dai 10 mesi e 20 giorni e un anno, a un mese e 10 giorni 5. Si tratta di uno dei procedimenti nati da una indagine della procura di Palermo su una serie di post ingiuriosi pubblicati sulla pagina di un’associazione che aveva manifestato solidarietà al Presidente della Repubblica, vittima di violenti di attacchi per avere, all’epoca dei fatti, dato incarico di formare il nuovo governo. Decine i commenti volgari e offensivi che diedero input all’indagine. Gli inquirenti riuscirono a risalire ai titolari degli account da cui partirono gli insulti. Si trattava di 14 persone di diverse provenienze: da Palermo, a Messina, passando per Torino, Misterbianco, Florida e, appunto, Chiaramonte Gulfi.