L’Onorevole Ignazio Abbate, insieme al collega Carmelo Pace, ha presentato un disegno di legge per gestire al meglio un triste fenomeno che negli ultimi anni è salito sempre più alla ribalta: il randagismo. Oggi Comuni e associazioni di volontari si trovano a combattere questa piaga che ha numeri in continua crescita, alimentata spesso dalla noncuranza delle persone e talvolta dall’assenza delle istituzioni. Il disegno di legge presentato dai due parlamentari democristiani è finalizzato a colmare queste lacune, integrando e rendendo più attuabile la legge regionale recante “Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo” approvata dall’Assemblea regionale poco meno di un anno fa. “Le modifiche si sono rese necessarie – commenta l’On.Abbate – per una più performante applicazione di quelle parti della norma che avendo dettagliato minuziosamente alcune attribuzioni hanno finito per renderne complessa l’attuazione. Le modifiche proposte tendono dunque a rendere più snella la legge e più agevole la sua applicazione. Abbiamo già dimostrato concretamente, con lo stanziamento da 5 milioni di euro a favore dei comuni per la lotta la randagismo, di voler fare qualcosa per aiutare tutti coloro che si spendono quotidianamente per gli animali abbandonati. Questa legge ci consentirà più facilmente di poter fare ciò, confidando sempre nell’aiuto dei tantissimi volontari, preziosa ed insostituibile risorsa per tutti noi”.
- 11 Dicembre 2024 -
3 commenti su “Randagismo: l’On. Abbate presenta disegno di legge”
Non servono ne leggi e nemmeno soldi ma semplicemente PERSONE CHE AMANO DAVVERO GLI ANIMALI. In primo luogo chi sta distruggendo il pianeta terra è proprio la specie umana, in secondo luogo si sa dove andranno a finire questi soldi, di certo non verranno mai usati per aiutarli, tutelarli e salvarli.
Si veda tutti gli ANIMALI ESTINTI e che si STANNO ESTINGUENDO PER COLPA DELL’UOMO….
In uno stadio di civiltà superiore non ci ciberemo più di animali, ma l’affermazione non è mia, non ricordo di chi? I cani randagi o inselvatichiti non possono più vivere in canili lager, ma devono essere reintrodotti in natura , in distese naturali e incontaminate.
Appunto cosa pensano gli animalisti dei canili?