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“No al parco eolico offshore nel mare di Pozzallo, Modica, Scicli e Ragusa”

Tempo di lettura: 2 minuti

Impedire ad ogni costo la realizzazione di uno scempio senza fine: la costruzione di un enorme parco eolico in mare lungo la costa che da Pozzallo arriva a Marina di Ragusa. E’, in sintesi, il contenuto dell’ordine del giorno presentato dal Deputato Regionale della DC, Ignazio Abbate, per scongiurare quello che sembra palesarsi all’orizzonte. Ovvero l’installazione di 214 pale eoliche dell’altezza di circa 220 metri che per almeno 40 anni rovineranno irrimediabilmente uno dei più bei panorami marini italiani. “Ho chiesto espressamente l’intervento del Presidente della Regione e dell’Assessore all’Energia perché siamo ancora in tempo a fermare questo attentato all’economia del territorio ibleo. Il turismo, una delle fonti principali del comparto economico della provincia di Ragusa, subirebbe un durissimo contraccolpo dalla creazione di un mostro del genere che ci toglierebbe per sempre scorci paesaggistici unici nel loro genere. Senza contare la zona di costa che bisognerebbe interdire per la posa dei cavidotti marini e terrestri. Il nostro territorio paga già un prezzo altissimo ovvero il rischio di ospitare a pochi chilometri di distanza dalla costa la piattaforma petrolifera. Non possiamo tollerare che ad essa si aggiunga anche questo mastodontico parco eolico della grandezza di oltre 93 km quadrati. Per quanto mi compete assicuro di mettere in campo qualsiasi iniziativa atta a scongiurare tale evento. Come politica, ritengo, sia doveroso unirci tutti e combattere questa battaglia che è la battaglia di tutti i cittadini dei Comuni di Pozzallo, Modica, Scicli e Ragusa”.

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14 commenti su ““No al parco eolico offshore nel mare di Pozzallo, Modica, Scicli e Ragusa””

  1. Questa ad esempio è una battaglia da intraprendere tutti quanti e non solo da Abbate.
    Le prese di posizione devono essere di tutti i politici e della politica a tutti i livelli.
    Non so cosa faranno i Sindacati. Di solito stanno dalla parte dei più forti!

  2. Onorevole Abbate, è condivisibile qualsiasi iniziativa che impedisca lo scempio delle pale eoliche. L’impatto ambientale, l”inquinamento acustico, il danneggiamento della fauna non sono compensati dalla bassa efficienza di questi mostri. Inquadrati come fonte di energia rinnovabile, queste centrali, così dette eoliche, non solo modificano e deturpano l”ambiente ma sono pericolosi perché i materiali utilizzati rilasciano inquinanti e posizionati in mare, quindi un parco galleggiante, rilasciano, maggiormente, microplastiche da deterioramento che finiscono nel circuito vitale dell”essere umano.. UNO SCEMPIO TOTALE DA NON PERMETTERE ASSOLUTAMENTE. Il mondo è in mano a degli incoscienti, che senza scrupoli lo fanno andare all”incontrario per salvaguardare solo i capitali….. La pandemia… La guerra…. le pale eoliche…..

  3. Mi associo alla domanda del Sindaco di Pozzallo e di @Amedeo. Si gradirebbe una risposta che presumiamo non arriverà mai.

  4. Tutti vogliono la luce l’acqua calda I condizionatori le strade illuminate ecc ecc ecc la fonte di questa energia non deve essere nucleare non deve essere alimentata da carburanti fossili , deve essere di fonti rinnovabili , ma queste fonti rinnovabili non devono essere impiantati a casa mia ma a casa degli altri .
    Ho letto che caso mai saranno messi a dimora a 20 kilometri dalla costa e quindi a causa della curvatura terrestre dalle nostre bellissime spiagge non li vedremmo mai
    Alte 230 metri ???
    Ma come potrebbe resistere al vento un palo eolico così alto e poi perché così alto ???
    Inquinamento?? Micro plastiche e altre anemita simili.
    Io penso invece che sia data precedenza alla forza lavoro dei paesi interessati al progetto e dopo a opera compiuta richiedere delle royalt perenni a causa del presunto impatto ambientale (presunto in quanto quasi inesistente)
    Questo è quello che succede nei paesi avanzati dove sono consapevoli di cosa serve a una comunità quindi cose indispensabili ma nello stesso tempo fare in modo di avere un rispetto per l’ambiente .
    Posso suggerire un’unica cosa realizzare pale eoliche di bluacquamarina e per le montagne invece di bianche verdi montagne Verdi.

  5. ” perché siamo ancora in tempo a fermare questo attentato all’economia del territorio ibleo.”
    Onorevole, mi scusi, ma la realizzazione del mega impianto di biogas da realizzare nella contrada zimmardo-bellamagna, da una società molto amica sua, che cos’è?
    Ci faccia capire.

  6. Ahahahah… il biogas a pochi metri dal centro abitato di Pozzallo si e le pale eoliche offshore, che sono energia pulita e possibilmente non si vedranno dalla terraferma no. Viviamo in un mondo al contrario.
    Che poi sui 220 metri di altezza avrei seri dubbi.

  7. Articolo mistificante, andatevi a guardare il progetto e le distanze dalla costa. Punto più vicino 27 km, 16 miglia marine, oltre la piattaforma ed in acque Nazionali non di competenza Comunali. Ci vuole un buon binocolo per vederli. In quella zona saranno interdette tutte le attività di pesca e navigazione, quindi sarà favorito il ripopolamento ittico, oltre ai vantaggi di natura economica ed occupazionale.

  8. Purtroppo l’ignoranza (nel senso che si ignora la realtà) impera o forse si vuol far finta di essere ignorante in materia; per di più in chi non dovrebbe averla questa ignoranza dato che ha incarichi pubblici di una certa rilevanza. L’articolo, a mio giudizio sotto dettatura, è anche fazioso perchè non informa i cittadini. Concordo pienamente con quanto scrive @Andrea Agosta in merito al ripopolamento ittico, alla zona di non navigazione e sopratutto al fatto che all’innominato o innominabile o ai suoi amici non gli rovineranno il panorama. Per di più, mi chiedo come mai quando si tratta del biogas o di far costruire (con cemento armato) sulle dune non ci sono stati ne problemi ne pareri negativi?

  9. @ A.Agosta:
    Benedetta ignoranza!
    La rotazione delle pale eoliche provocano delle vibrazioni ( meccaniche e sonore ) che in acqua si diffondono per diverse miglia marine, disturbando ed allontanando la fauna ittica tutta.

  10. @ Andrea Agosta.
    “… le distanze dalla costa. Punto più vicino 27 km, 16 miglia marine, oltre la piattaforma ed in acque Nazionali non di competenza Comunali.”
    E quindi?
    Ho la sensazione che con il nome ( Nazionali) e i km ( 27 ) delle distanze dalla costa, ci sia poca precisione.

  11. L’installazione delle pale eoliche sarebbe sicuramente un modo per aiutare a risolvere il problema energetico, è una assurdità contrastare un progetto come questo.
    I don Chischiotte ed i Sancio Panza contro mulini a vento allora e pale eoliche oggi, tuttavia, sono sempre esistiti nella fantasia e nella storia dell’umanità e dobbiamo farcene una ragione, ma alla fine sia i mulini a vento allora che le pale eoliche oggi sono serviti, oggi addirittura sono indispensabili così come tantissime altre fonti di energia alternativa.
    D’altronde, se, le fonti di energia non rinnovabili si devono giustamente eliminare, e se il nucleare ci fa paura, in qualche modo l’energia si deve pur generare in qualche modo… a meno che tanti “beati” del green primordiale e mitologico inizino intanto a scendere i c..li dalle proprie automobili e camminino a piedi ed a pranzo vadano a mangiar grilli.
    Buon sabato a tutti ed in particolare a Miguel de Cervantes e Dulcinea.

  12. Il solito giornalismo da giornalai e il solito politico che cerca visibilità a tutti i costi con argomenti buoni solo ad abbindolare capre con diritto di voto. Il parco eolico sorgerà talmente lontano dalla costa da essere invisibile in quanto OLTRE LA LINEA DELL’ ORIZZONTE. Ma i giornali pubblicano foto allarmistiche con pale eoliche sotto costa e tutti a belare allo scandalo. Invece di spendere parole per una corretta informazione date voce ad ignoranti con notizie false per affossare sul nascere senza motivo un impianto eolico. Poi però tutti a piangere per le bollette stellari. Fate pena.

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