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Personale ASP Ragusa.Chiesti ai parlamentari iblei atti concreti

Urgente convocare un tavolo di concertazione: sindacato, azienda e onorevoli
Tempo di lettura: 2 minuti

Le Organizzazioni Sindacali tornano a chiedere l’immediato intervento dei parlamentari del territorio ibleo all’Assessorato Regionale alla Salute per dirimere eventuali perplessità e sbloccare la paradossale situazione venutasi a creare in seno all’Azienda Sanitaria Provinciale.
Si chiede insistentemente l’apertura di un tavolo di confronto fra le Organizzazioni Sindacali la Direzione Strategica ASP e i parlamentari per approfondire nel dettaglio i vari aspetti di una crisi che lede ormai da troppi anni il diritto alla salute della Gente Iblea.
“Il tempo è scaduto, sostengono i rappresentanti sindacali, i lavoratori hanno il diritto di conoscere la loro sorte ed i 300.000 utenti della Provincia Ragusana devono essere rassicurati sul loro diritto ad una sanità efficiente e di qualità; tanti fra i cittadini si chiedono come si possano considerare in esubero tutte quelle Risorse Umane che hanno rischiato la vita al servizio della collettività e ritenute indispensabili fino al 31 dicembre 2022 e che oggi vengono considerate superflue, nonostante gli innumerevoli pensionamenti susseguitisi negli ultimi due anni.”
Tutto ciò facendo seguito all’assemblea del 13 gennaio u.s., ove i parlamentari presenti nel corso dell’assemblea promossa dalle Organizzazioni Sindacali tornano a chiedere l’immediato intervento dei parlamentari del territorio ibleo all’Assessorato Regionale alla Salute.

“E’ urgente fornire delle risposte ai lavoratori interessati – circa 400 -, sostengono ancora i rappresentanti sindacali, oltre alla platea ASU ancora in attesa di risposte concrete da tempo immemorabile. La vicenda di tutti i precari operanti all’ASP è la punta di un iceberg che mina il futuro dell’erogazione dei Servizi Sanitari in Provincia di Ragusa; infatti, dal 2009 il nostro territorio ha conosciuto, molto più di altre aree regionali, tagli indiscriminati fatti passare per razionalizzazioni, con imponenti decurtazioni di posti letto. È diventata oramai prassi, operare all’interno dei nosocomi una miriade di ricoveri fuori reparto a dimostrazione di una conclamata insufficienza di posti letto specifici branca per branca, che comporta un ulteriore aggravio di lavoro per gli Operatori Sanitari, costretti a visitare ed assistere decine di pazienti disseminati nelle altre UOC dei Presidi Ospedalieri. Un esempio fra tutti: la città di Ragusa che agli albori del 2000 contava 80 posti letto specifici di Medicina e 20 di Malattie Infettive si ritrova con un’Unità Semplice di Malattie Infettive e 30 posti di Medicina, situazioni simili si registrano nelle altre realtà provinciali dell’ASP.
Infatti, che dire della Pediatria di Ragusa o della lungodegenza di Comiso? E della geriatria a Comiso prevista nell’Atto Aziendale?
Si tratta di eventi che hanno investito nel tempo e in maniera generalizzata tutte le branche specialistiche presenti nel ragusano ed alcune – soprattutto di alta specializzazione – sono scomparse, per rinascere nelle grandi aree metropolitane. Riteniamo propedeutico predisporre un tavolo tecnico interno all’ASP per un oculato ricalcolo della Dotazione Organica da porre all’attenzione dell’Assessorato.
È il momento di dire basta ad un accentramento selvaggio ed irrazionale delle risorse sanitarie regionali ove già insistono contemporaneamente anche innumerevoli strutture in convenzione.
Né rassicura le Organizzazioni sindacali e la collettività, l’imminente inaugurazione, prevista per marzo, di altra struttura convenzionata per la lungodegenza in provincia, con decurtazione di altri 70 posti letto per acuti a carico dell’ASP, che farebbero perdere altri 200 posti fra gli Operatori Sanitari in ambito pubblico. Tutto ciò è inaccettabile: l’ASP di Ragusa oggi non può permetterselo. Su questi temi le Organizzazioni sindacali vogliono confrontarsi a nome della Collettività con i propri Rappresentanti democraticamente eletti e con i Vertici dell’ASP di Ragusa, questa volta si pretendono delle risposte che vadano a vantaggio del Territorio Ibleo e dei lavoratori e della collettività Iblea.”

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3 commenti su “Personale ASP Ragusa.Chiesti ai parlamentari iblei atti concreti”

  1. Tavolo tecnico, tavolo di concertazione, tavolo di confronto, tavoli, tavoli e tavoli.
    A questi tavoli taglierei i piedi cosi vi sedete a terra come a terra ci avete buttati. Da 20-30 anni non fate che sedervi ai tavoli e dopo che vi avete accarezzato tra voi, diramate i vostri comunicati strappalacrime per dirci che comunque ne avete parlato. Già, l’importante è sederci attorno ai tavoli e parlarne, parlare, parlare…..chi poi deve fare cosa, aspetta di sedersi ad un altro tavolo per farsi spiegare quello che non ha capito nel tavolo prima. Solo che nel frattempo ti cercano al telefono e allora rimandiamo la spiegazione a data da destinarsi. Ed ecco che i sindacati chiedono a gran voce un altro tavolo perchè a quanto pare i tavoli precedenti non hanno prodotto niente. A questo punto mi sorge un dubbio, non è che nelle attrezzature in dotazione all’Asp ci sono molto più tavoli che letti?
    Se cosi, allora le vostre brillanti e proficue sedute fateli attorno ad un letto piuttosto che a un tavolo. Almeno siamo sicuri che i letti non mancheranno MAI!

  2. L’emergenza COVID è finita, ciò che andava fatto è stato fatto. Si ritorni al pregresso, le assunzioni si fanno attraverso i concorsi pubblici. Tanti giovani sono in attesa, non si può fare ancora una volta questo.
    Noi siamo abituati a passare con il verde, e, se qualcuno pensa di non vedere il rosso del semaforo si sbaglia tantissimo, le altre ASP della Sicilia sono attente a questo, quella di Ragusa a me sembra pericolosamente distratta, addirittura abbiamo assistito al cambiamento di ben 2 commissari straordinari, mentre altri erano stati già nominati ma poi cancellati.
    Non si spiega tutto questo movimento, a fronte di tutte le altre aziende, o quasi tutte, dove i direttori generali continuano come commissari straordinari.
    Stiamo a vedere, ma qualcosa non quadra, lo possono vedere serenamente tutti.

  3. Fate i concorsi e non stabilizzate gente che non ha mai lavorato e soprattutto non ha mai fatto un concorso

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