
Sicilia ove la mafia impera grazie ad una borghesia connivente. Sicilia senza strade, servizi e infrastrutture, destinata a fare la cenerentola rispetto alle altre Regioni. Altro che ponte sullo Stretto.
Sicilia malata e impotente che, seppure rappresentata da deputati, senatori, ministri, sottosegretari, presidenti del Senato e della Repubblica, professionisti eccellenti, poeti, scrittori, artisti e uomini di cultura di altissimo livello non è riuscita mai a mettere a frutto le sue enormi potenzialità di crescita e sviluppo. Sicilia a Statuto Autonomo Speciale mai fatto rispettare. Sicilia bella, triste e mafiosa. Terra irredimibile.
–Per colpa dello Stato? – No. Per colpa della mafia.
Devastante e vigliacco questo luogo comune. Uno, dieci, cento, mille mafiosi bastano e avanzano, dunque, per continuare a “uccidere” questa terra?
–Matteo Messina Denaro, arrestato dopo 30 anni di latitanza non è siciliano? E se per 30 anni è stato uccel di bosco la colpa non è forse dei siciliani e della borghesia che lo ha aiutato, protetto e fatto affari con lui?
Stai a vedere che cinque milioni e mezzo di siciliani sarebbero tutti mafiosi.
–Da sempre e per sempre per colpa di chi? Del loro DNA, dell’aria che respirano, della malvagità che si portano nel cuore e nella mente come spine di fichidindia?
Leggo e ascolto da giorni miserabili e meschini discorsi di questo tipo, confezionati da “giornalisti importanti” e da storici imbecilli che non sanno un cazzo della Sicilia, dei siciliani, del lavoro e dei sacrifici di milioni di persone che ogni giorno, tutti i giorni si rompono la schiena per andare avanti.
DELINQUENTI, MAFIOSI E VENDUTI VOI, che raccontando la Sicilia come terra di perdizione, volete che nulla cambi.