Gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa, coadiuvati da personale della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, sono riusciti a ricostruire dettagliatamente la dinamica del recente sbarco del 22 giugno di 104 migranti, rinvenuti a bordo di una barca a vela a circa 30 miglia a sud di Pozzallo.
Da quanto riferito dai migranti, il loro viaggio sarebbe iniziato dalle coste della Turchia, ove sono stati fatti salire a bordo della barca a vela, stipati in locali sovraffollati, privi di aerazione e saturi di gas di scarico, navigando verso la porzione di Mar Mediterraneo compresa tra l’Isola di Malta e la costa siciliana a sud di Pozzallo, ove sono stati intercettati e tratti in salvo.
I tre scafisti avrebbero condotto la barca a vela dalle coste turche sino alle coste italiane e nonostante abbiano provato a dileguarsi al sopraggiungere dei soccorsi, sono stati individuati grazie alle serrate indagini condotte dagli investigatori, senza soluzione di continuità.
All’esito dell’attività d’indagine, i tre scafisti sono stati sottoposti a fermo, che è stato successivamente convalidato e nei loro confronti è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.
6 commenti su “Pozzallo, Polizia e Guardia di Finanza fermano tre scafisti”
Solo tre scafisti? Equipaggio come sulle ong….. che trasportano i clienti dei trafficanti!!! anziché respingerli gli si concede l”approdo e li facciamo accomodare, perché l’umanità prevale…. la sicurezza della Nazione meno.
Questi sicuramente non avevano pagato le Ong, quindi non protetti!
Come recitava anni fa una pubblicità: “No Alpitur? Hai! Hai! Hai!…..
Non essendo protetti dall’organizzazione, allora vanno perseguiti. Infatti tutto lo Stato Generale si è attivato per le indagini meticolosi e a lungo raggio. Gli scafisti in prigione e migranti che probabilmente saranno rispediti al suo paese. Forse non sapevano che le barche a vela sono vietate per i migranti! Questo succede perché non accreditati dalle Ong e dalla sig.ra Lamorgese. Con le Ong scafisti non ce ne sono mai, si guidano da soli, e non spendiamo risorse per fare indagini “approfondite e meticolose”. Ormai questi traghettatori di anime, non fanno più finta di essere chiamati per soccorrere, sono stazionati al largo per prenderli e portarli in Italia. A questo punto perché non fare un contratto con la Grimaldi, da e verso l’Africa, almeno gli togliamo lo spasso alle Ong e la smettono di lucrare.
Ma forse dovrei dire grazie alle Ong, (che ricordiamolo sono delle onlus umanitarie) e grazie ai suoi “volontari” salvano vite umane. Volontari che da dieci e più anni sacrificano la loro vita per gli altri!
Però hanno l’applauso dei politici e della Von Der Leyne, e questo è impagabile. Le navi Ong sono tecnologiche lo sapevate? Navigano con i sorrisi e gli applausi dello stato profondo di Bruxelles.
Anziché la Grimaldi meglio, più in, GNV. Le navi delle ong non possono rimanere in rada, finirebbe il business. Mentre invece cosi, il servizio navetta soddisfa le richieste dei trafficanti per i loro clienti e l”assenso di arrivare nei nostri porti è garantito e facilitato…….
Credo che l’affermazione del signor Spinello debba essere verificata…
“Nemo me impune lacessit” e chi vuole comprendere comprenderà.
Ho capito che in Spagna non funziona come in Italia.
Marte,
Visto che Lei ci ha fatto caso, se lo ha chiesto come mai in nessun telegiornale abbiano risaltato la notizia? Sui siti di Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera ecc. silenzio tombale. Oltre alla solita propaganda sulla guerra, sul Covid e cosa attuale l’aborto, lo spazio lo si trova per i 40 anni di Radio Deejay ma non per quei 23 poveracci. Ovvio, stavolta non c’è nel mezzo Trump, Orban, Erdogan o Salvini, ma il sig. Sanchez, un grande socialista progressista europeista, quindi siamo nella normalità Democratica Liberale Europeista. Cioè questi poveri disgraziati come da normativa Vonderleyeana rientrano nella lista di immigrati clandestini di serie B, non graditi al Reich, e possono essere anche maltrattati e presi a botte.
E poi l’appalto dei migranti è dell’Italia, la nostra esclusiva è un dono dell’Europa, ed è solo nostra, nessun migrante può andare ovunque se prima non visita l’Italia.