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Per far celebrare una messa per i propri cari “non si paga”

Tempo di lettura: 2 minuti
Per far celebrare una messa “non si paga“. A chiarirlo è direttamente Papa Francesco, riferendosi alle celebrazioni che vengono richieste, per esempio, per i defunti.

«Il sacrificio di Cristo è gratuito», e questo implica che anche quando si vuole ricordare qualcuno, per esempio un defunto, «la messa è gratuita»: lo ha dichiarato Papa Francesco nel corso dell’udienza generale

Nessuno è dimenticato durante la preghiera eucaristica” ha proseguito papa Francesco, aggiungendo che la “Messa è gratuita“. “Se io ho qualche persona, parente o amico nel bisogno o che hanno passato questo mondo, posso nominarli in quel momento in silenzio“, ha precisato il Papa. “‘Padre quanto devo pagare perché il mio nome venga detto lì?’ Niente. Capito questo? Niente. La Messa non si paga, la Messa è il sacrifico di Cristo che è gratuito. Se tu vuoi fare l’offerta falla, ma non si paga.

La supplica, come l’offerta, è presentata a Dio per tutti i membri della Chiesa, vivi e defunti, in attesa della beata speranza di condividere l’eredità eterna del cielo, con la Vergine Maria

Il Papa è stato molto chiaro e fermo su questo punto, la messa non si paga, scegliere di dare un’offerta al celebrante è lecito, come è lecito accettarla da parte di quest’ultimo, ma le messe non hanno “tariffe” per qualsiasi tipo di celebrazione ( messe per defunti,battesimi, matrimoni ecc.).
Il celebrante non può chiedere nulla in cambio per la celebrazione di una messa ma solo accettare offerte, se queste gli vengono proposte

DaniloGaglione.

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9 commenti su “Per far celebrare una messa per i propri cari “non si paga””

  1. Tonino Spinello

    In effetti questo “dovrebbe” essere contemplato nel Credo Cristiano.
    Però un po’ di ambiguità la si percepisce quando l’offerta diventa tariffa. Un po’ quando vai a pagare l’assicurazione e te lo chiamano premio!

  2. Grande Papà Francesco e a dirlo è un ateo! Tutti sappiamo che a Modica ci sono tariffe e altri obblighi per chi vuole sposarsi in alcune Chiese o per i funerali. E questo è tremendamente schifoso!

  3. Questa é pura verità.

    Finalmente era ora, quí Papa Francesco è stato un grande. Ormai la chiesa era diventata un business da veri e propri affari. Ben venga l’offerta chi può naturalmente. Penso però che qualcuno del presbitero farà l’orecchio da mercante.

  4. Quando mi sposai il prete della chiesa, che avevo scelto con mia moglie, mi vieto’ assolutamente di far suonare e cantare un gruppo di miei amici frati francescani. Suono’ la pianola la cognata del prete che a fine della celebrazione venne da me e con arroganza mi disse: lei mi deve 100 euro per il mio servizio!!!
    Pagai la signora dicendo che nessuno le aveva richiesto tale servizio e che pertanto mi faceva schifo lei e suo cognato. Tutto ciò per far capire che ormai fare il prete è a tutti gli effetti un lavoro con ottimi introiti pertanto se rinasco mi faccio prete e divento ricco.

  5. Ci son persone che fanno dir messa per i propri cari non più in questo mondo ogni 3×2… ed onestamente l’offerta (tariffa) ci può anche stare…
    Penso siano molto più “sgradevoli” le tariffe per i sacramenti… che, essendo appunto sacramenti contemplati dalla stessa religione, dovrebbero essere aggratis.

  6. Una regola vecchia, solo offerta per pagare una messa, o un sacramento. Ma i preti, che sono preti per professione, hanno stipulato le tariffe.

  7. Questa é pura verità.

    @ Nunu: l’avevo pensato anche io come lei, se tornassi indietro nel tempo farei il prete. Scherzi a parte, per fare un esempio: ne conosco uno che come gli altri preti non alloggiano più in canonica come una volta, si è comprato una bella villetta e una bella macchina e chissà se lì ci porta pure l’ Aman……… O mio Dio, Boccaccia mia statti zitta.

  8. Alessandro Abate

    Sine pecunia ne cantantur missae… Senza soldi non si canta messa… e purtroppo è così…

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