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Fai Cisl Ragusa. Disparità trattamenti Consorzio di bonifica

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«Una situazione fuori da ogni logica, incomprensibile, e che adesso esige l’intervento dei vertici aziendali per porre fine alla pochezza dei riconoscimenti effettuati a singhiozzo e alle intollerabili disparità di trattamento che subiscono alcuni operai.»
Sergio Cutrale, segretario generale della Fai Cisl Ragusa Siracusa, interviene nuovamente, a distanza di cinque giorni, sulla gestione del Consorzio di bonifica 8.
Il 16 aprile scorso, il segretario della federazione che riunisce i lavoratori agricoli e forestali iscritti alla Cisl, aveva puntato il dito contro la gestione dell’organizzazione del lavoro all’interno del Consorzio di bonifica ragusano. Una gestione discrezionale del personale utilizzato per l’espletamento delle varie attività d’istituto e molto spesso incaricato per appartenenze sindacali.
«Adesso ci troviamo a denunciare una evidente disparità di trattamento tra i lavoratori – precisa Cutrale – Lo scorso 19 aprile sono state riconosciute e liquidate le competenze accessorie ai lavoratori dell’Area agraria che, inoltre, hanno ricevuto il rimborso spese chilometriche del mese di gennaio. Cosa che non è, invece, toccata ai loro colleghi dell’Area tecnica.
È vero che anche per i primi sono stati rinviati la liquidazione delle competenze relativi ai mesi di febbraio e marzo e le competenze maturate nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno, – sottolinea ancora il segretario generale della Fai Cisl – ma anche quelle somme pagate tre giorni fa avrebbero potuto rappresentare una boccata d’ossigeno per l’altra parte di lavoratori.»
Proprio un mese fa, la stessa Fai Cisl territoriale, aveva scritto ai vertici del Consorzio e allo stesso assessore regionale all’Agricoltura per segnalare una serie di anomalie che hanno creato confusione e non poco malessere tra tutti i lavoratori. Mancata trasmissione relativa alle presenze giornaliere del personale e degli operai addetti all’Area tecnica che ha impedito, di fatto, la verifica delle ferie, delle festività soppresse e dei permessi fruiti, così come nessuna traccia degli atti dai quali si evincono attività autorizzate e svolte dai dipendenti.
«È ovvio che tutto questo ha determinato il forte malcontento tra i lavoratori – sottolinea ancora Sergio Cutrale – Il personale continua a svolgere, responsabilmente, il proprio compito non riuscendo ad avere contezza delle competenze maturate e non riconosciute.
Appare ormai necessario l’intervento del Servizio 4 dell’Assessorato regionale all’Agricoltura – conclude Cutrale – Qui, insieme a quanto accaduto pochi giorni fa con il pagamento effettuato solo ad una parte degli impiegati, lede i diritti e la dignità dei lavoratori dal punto di vista giuridico e contrattuale.»

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