“Logica dell’appartenenza e della reciproca complicità tutelata, peraltro, dai vertici gestionali.”
Dito puntato, della Fai Cisl Ragusa Siracusa, contro il modello organizzativo del Consorzio di Bonifica 8. In una nota inviata ai vertici consortili e all’Ispettorato del lavoro provinciale, Sergio Cutrale segnala le tante anomalie gestionali che, in questi ultimi mesi, stanno contraddistinguendo l’organizzazione interna del lavoro.
“Una gestione discrezionale del personale utilizzato per l’espletamento delle varie attività d’istituto. – scrive il segretario generale della Fai Cisl territoriale, Sergio Cutrale – Tutto avviene, probabilmente, in relazione alle appartenenze sindacali o alla “vicinanza” al dirigente di turno. I lavoratori vengono sostituiti, autorizzati o privati dall’espletamento di alcuni servizi d’istituto, dai servizi di reperibilità, dall’espletamento di straordinario e, addirittura, con palese arroganza, si arriva perfino al punto di attribuire e revocare incarichi professionali ad alcuni tecnici senza fornire alcun tipo di giustificazione o motivazione.”
Nella nota – articolata e corredata dalla elencazione dei provvedimenti adottati – Cutrale chiama in causa l’Ispettorato del lavoro per verificare l’organizzazione interna del Consorzio.
“Basta pensare – continua Cutrale – che lo scorso 7 aprile, gli operai a tempo indeterminato e, pare anche, il personale a tempo determinato, siano stati utilizzati per 13 ore consecutivamente al fine di effettuare interventi di riparazione della rete, “l’attività espletata la domenica resta appannaggio di pochi amici”. Tutto questo causa un aggravio dei costi, conseguenti alla più totale disorganizzazione del lavoro.”
“Qui si passa dalla sostituzione immotivata dell’addetto alla manutenzione a nomine e revoche nel giro di pochi giorni – sottolinea il segretario della Fai Cisl – Impossibile comprendere con quali criteri vengono utilizzati gli operai per le attribuzioni di specifiche turnazioni nelle attività di Capo operaio, Reperibilità, Straordinario, Manovratori di mezzi meccanici. Viene gestito tutto in assoluta autonomia e senza alcuna informativa.
Una situazione – conclude Sergio Cutrale – ormai incancrenita da tempo per il mancato intervento di chi, avendo la possibilità, ha viceversa avallato la gestione discrezionale e di parte. Un’organizzazione approssimativa che incide, inevitabilmente, sul servizio prestato dal Consorzio di bonifica.”
- 10 Settembre 2024 -