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Una lezione che questa guerra può insegnarci…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Questa guerra, iniziata il 24 febbraio sotto il nome di “operazione militare speciale” per volontà di chi l’ha scatenata, e che, nelle aspettative e secondo i calcoli sbagliati dello stesso, sarebbe dovuta essere una guerra lampo, un blitzkrieg  sul modello dell’invasione della Polonia da parte di Hitler, offre l’occasione per fare alcune considerazioni che esulano completamente dal moralismo di maniera che intossica i social media e a cui ci si sente in dovere, stupidamente, di soggiacere, spegnendo ogni scintilla di intelligenza e vera comprensione delle cose. Vale anche per il pacifismo a corrente alternata, distintivo di demagoghi e agitatori di popolo occidentali, mascherati da difensori della democrazia, vale anche per la propaganda di autocrati senza scrupoli cui ormai le popolazioni sottomesse hanno cominciato a non dare più credito. In Siberia e in molte parti della Russia le manifestazioni contro la guerra ucraina sono la prova che molti comuni cittadini hanno smesso di prestare fede alle fake news del regime. Il cammino verso la libertà e l’autodeterminazione, che gli orrori del secolo breve hanno contribuito fortemente ad accelerare nell’Europa  insanguinata dagli eccidi di due guerre, sarà il cammino che le popolazioni ancora sotto il tallone di despoti spietati, intraprenderanno, e sarà un cammino in salita bagnato di sangue e cosparso di sacrifici, ma sarà l’unico cammino possibile per chi si innamora della libertà. Vasilij Grossman, grande scrittore ucraino di lingua russa diceva che non c’è vita senza libertà e non c’è libertà senza vita. “Nel bagliore dei forni, sullo spiazzo dei lager, capirono tutti che la vita è più della felicità, che è anche dolore”. Gli ucraini sotto assedio lo sanno. Noi lo sappiamo? Sappiamo che la libertà non è una conquista per sempre? Che la minaccia alla libertà può venire da ogni parte, può venire da fuori, ma anche da dentro di noi, quando ne dimentichiamo il significato e il valore, quando anteponiamo ad essa le “mollezze occidentali”, gli pseudo valori di una modernità vuota di contenuto, che si alimenta di diritti avendo fatto piazza pulita dei doveri ed essendoci consegnati al culto di falsi dei. Le donne ucraine piangono quando salutano i loro uomini che rimangono per combattere, piangono ma sono fiere di loro, sono fiere del loro coraggio e della loro determinazione nel voler difendere la patria, sono fiere e piangono sapendo che potrebbero non rivederli. Piangono e affidano le loro vite alla protezione di Dio. Questo ci commuove e ci fa sentire aridi e vuoti perché abbiamo fatto di tutto per allontanare il dolore dalle nostre vite, e con il dolore, la felicità e il significato della vita. Come della pace, che essendo fragile, va custodita con cura e protetta, se occorre, con la guerra.

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10 commenti su “Una lezione che questa guerra può insegnarci…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Leggo:
    “Le donne ucraine piangono quando salutano i loro uomini che rimangono per combattere, piangono ma sono fiere di loro, sono fiere del loro coraggio e della loro determinazione nel voler difendere la patria, sono fiere e piangono sapendo che potrebbero non rivederli.”
    L’occidente grasso, molle e lamentoso non riesce ad accettare nessun sacrificio, fra gente che vive di lamento e strilla come strillano i bambini che si sono cacati addosso e vogliono a tutti i costi che qualcuno gli cambi il pannolino, e sputano contro la democrazia, la immeritata democrazia, aspirano a diritti ma non hanno nessuna cura nel rispettare i doveri.
    Sono sempre “iddi” come loro li definiscono ad avere le colpe su tutto, autoassolvendosi senza ritegno, sotto la bandiera del populismo più meschino e becero.
    Condivido in pieno ciò che lei scrive signora Faletti, spero, tuttavia, che tutto quello che sta accadendo possa essere stimolo per migliorarci.

  2. Articolo perfetto. Complimenti! Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo, né da dove veniamo. Purtroppo il passato non ci ha insegnato nulla. Infatti le cose ciclicamente si ripetono. Ma d’altronde alcuni commentatori se fossero al potere sarebbero “peggio” di alcuni tiranni. Commentatori che avrebbero messo davanti a un plotone d’esecuzione i non vaccinati, che li avrebbero chiusi nei ghetti, pagare le ospedalizzazioni, bollati e trattati come i peggiori criminali, e tante altre cose degne di loro. Invece bisogna ascoltare, rispettare il pensiero altrui.E stiamo parlando di un vaccino che fa acqua da tutte le parti. Figuriamoci se poi queste persone andassero al potere,non oso immaginare. Persone pericolosissime. Ma non sono d’accordo solo su quelli che rimangono coraggiosamente…., credo invece siano costretti. Si combattano le guerre i governanti! Cercano il popolo solo nel bisogno. E’ sempre il popolo a pagare per gli errori di chi non è capace e degno di stare al potere.

  3. Ha ragione la sig. Faletti, sono d’accordo.
    Pippo viviamo un paese di gente che vuole tutto dallo stato ma non rispetta le regole di quello stato purtroppo.
    Tutti sanno tutto, tutti votano democraticamente chi vogliono e dal giorno dopo iniziano a lamentarsi anche dai rappresentanti e della parte politica che hanno votato e che a dir loro, non li rappresenta più.
    Oggi assistiamo ad una guerra cruenta con morti e sofferenze e che costerà tantissimo ed in tanti la vivono come tifosi da stadio e senza rispetto per le persone che stanno vivendo quel dramma.
    Buona serata

  4. @ R.Faletti & simpatizzanti;
    Dateci una vostra opinione sul “governo dei Ladroni”che truffano i cittadini spudoratamente, con la scusa della guerra.
    Governo vigliacco e bugiardo..

  5. @ pippo e vincenzo:
    Parlateci di Ali Babà e dei suoi ladroni..
    Attendiamo fiduciosi ed impazienti..
    .

  6. @ puppetta & ‘ zulu;
    Dai raccontateci del “governo dei migliori”, e di tutte le becere azioni..

  7. Terrorista, ormai hanno cambiato nome, tranne Pippo. Poi adesso che finalmente hanno scoperto che il loro governo dei migliori metteva le mani nella marmellata…..!! Perché se lo scrivo io che era immotivato l’aumento di bollette, e carburanti, non era vero. Sono settimane che lo scrivo. Loro giù con i pollici. Che pena……!! IL PROSSIMO STEP PER IL POPOLO, LA RIFORMA DEL CATASTO. Sono talmente scontati oltre a essere (……..) che si conoscono pure cambiando nome. Goebbels credeva che non mi fossi accorto del cambio del nome. Che ridere.

  8. @terrorista
    Le racconto che oramai abbiamo al governo i suoi beneamati “poteri forti” e gli “edili” che tanto l’hanno fatta soffrire in passato, finalmente con loro possiamo difenderci e vincere la guerra. Se sono tanto forti come poteri come lei ce li descrive, possiamo stare tutti più tranquilli. Terrorista ci descriva un piano di difesa dettagliato come lei, ovviamente, sa fare. grazie.

  9. nzulu è stato per l’ennesima volta “sgamato”, da mesi ormai non ha più quel nickname ma qualcuno che non ha con chi litigare, ancora continua nella miserabile intenzione di metterlo in mezzo per poi insultarlo, altro che risate, questa è da pietà e non fa più ridere. Forse questo qualcuno ha compreso che non lo considera più nessuno e cerca di metterla in caciara, speriamo finisca presto questa guerra, lui potrà sgogarsi come vuole, forse gli conviene parlare con il suo specchio per avere un minimo di attenzione.

  10. A Pippo, io non ho insultato nessuno!! Moderi i Termini, e non dica cose che non ho detto. Altrimenti si chiama CALUNNIA………..!! Quelli che insultate siete sempre, e solo voi. Posso dimostrarlo. Anche in sedi opportune. E RIPETO, A ME NON SERVONO I CONSENSI, QUELLI LI LASCIO A VOI. A ME INTERESSA LA VERITÀ.

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