Arriva la richiesta dell’accusa nel processo con il rito abbreviato davanti alla Corte d’Assise di Siracusa,  per l’omicidio del cuoco di Modica, Peppe Lucifora. Il pubblico ministero,  Francesco Riccio, al termine della propria requisitoria, ha chiesto la condanna a sedici anni di reclusione per il carabinier di Giarratana Davide Corallo, 33 anni. Lucifora fu trovato privo di vita dai carabinieri all’interno della propria camera da letto al Largo 11 Febbraio di Modica,   il 10 novembre del 2019 nella sua abitazione. L’imputato fu arrestato dopo sette mesi dal ritrovamento da parte dei carabinieri del cadavere. L’accusa   punta su una traccia di sangue rilevata dai Ris di Messina che sarebbe  riconducibile a Corallo: nell’armadietto dell’ospedale dove Lucifora lavorava come cuoco, i carabinieri avevano trovato anche delle analisi del carabiniere.

Il cuoco sarebbe stato prima tramortito con un corpo contundente e poi strangolato: la morte fu determinata da  asfissia. I fratelli della vittima, patrocinati dall’avvocato Ignazio Galfo, si sono costituiti parti civili.