In tutto il mondo i giornalisti sono diventati bersaglio di attacchi e minacce di ogni genere. Lo testimonia una volta di più quanto riporta l’ articolo pubblicato da Graziella di Mambro (art. 21.org). Minacciata più volte, autrice di reportage straordinari contro le mafie e sullo strapotere di alcuni segmenti dell’economia, un impegno che già è costato caro a Floriana Bulfon (giornalista friulana che vive e lavora a Roma – ndr) e alla quale adesso è stata rafforzata la protezione personale. La sua storia si aggiunge a quella di decine di giornalisti che in Italia e in Europa sono inseguiti, insultati, intimiditi, aggrediti ogni giorno nell’esercizio del loro lavoro. Una bottiglia incendiaria era stata ritrovata nell’auto della giornalista, finita dunque nel mirino già due anni fa e dunque con una misura di protezione in essere. Ma adesso la Prefettura di Roma ha optato per un rafforzamento. Floriana Bulfon è da sempre in prima linea nel racconto di mafie e malaffare, suo uno dei libri più incisivi sull’impero dei Casamonica a Roma. L’ultimo episodio è gravissimo e, peraltro, avviene a 24 ore dall’aggressione a Lucia Goracci in Romania, una prova, l’ultima, che il giornalismo d’inchiesta e di approfondimento è sotto scacco come mai era accaduto prima d’ora negli ultimi anni. Per questo è sempre più necessario rilanciare il lavoro dei cronisti aggrediti, al fine di continuare ad illuminare chi invece vorrebbe agire nel buio dell’informazione.
3 commenti su “Giornalisti minacciati: molotov nell’auto…di Giannino Ruzza”
Tanti sono i giornalisti minacciati giorno per giorno, a tutti va la mia solidarietà per il lavoro che svolgono e per quanto spesso sono lasciati soli al suo destino anche dai suoi stessi colleghi. Colleghi che si indignano quando ci sono accadimenti drammatici e poi tutto viene archiviato nello stanzino del dimenticatoio.
Ammiro le persone impavide, che non sono solo (pochi) giornalisti, ma anche forze di polizia, magistrati, mai politici! Su questo mi riferisco all’ultimo ventennio, La Pira e pochissimi altri rimangono un miraggio, forse un sogno che abbiamo fatto tempo fa. Ammiro il lavoro delle Iene per la morte misteriosa di David Rossi che fin dall’inizio ho sempre sostenuto che si trattava di omicidio e non suicidio cercando in tutti i modi di insabbiare il tutto e fare finire il caso nel suddetto stanzino. E’ ora che anche gli intoccabili iniziano a pagare per tutto il male che fanno al popolo in modo diretto e indiretto solo per arricchirsi e assecondare una selezione di amici che rimangono a sguazzare nel torbido. Dentro a tutto ciò ovviamente la politica e molti politici sono parte integrante di questo sistema malefico. Non possiamo e non dobbiamo mai pensare che in ambito giudiziario, criminale, bancario, ecc, la politica sia avulsa da tutto ciò, anzi si creano le leggi apposta, col tempo se li aggiustano anche per non trovarsi a dovere dare spiegazioni o essere incriminati.
Ma tutto questo non lo vedo solo un semplice fatto di cronaca, lo vedo come un attacco al popolo Italiano che per l’avidità di pochi prescelti fanno stare male un popolo tenendolo al guinzaglio massacrandolo di tasse, doveri, limitazioni e restrizioni facendo intendere che i soldi per tenere in piedi questa democrazia non bastano mai. Il mio pensiero va anche tutti quei giornalisti che sono stati oscurati, minacciati e derisi per avere appena posto qualche domanda indiscreta sulla pandemia. Ma questo è un’altro discorso che per come la vedo io, la bomba ormai è innescata e voglio vedere la faccia di quei tanti giornalisti che assecondano un piano criminale pur sapendo che qualcosa non torna.
Nel 2021 sono stati uccisi nel mondo 46 giornalisti, 488 sono stati imprigionati e 65 tenuti in ostaggio. Dal 1995, data di creazione di Reporter Senza Frontiere (organizzazione non governativa) non si è mai registrato un numero così elevato di giornalisti detenuti nelle galere di tutto il mondo. La Palma dei chiamiamoli, meno democratici, spetta alla Bielorussia, seguono Cina e Myanmar. Il 20 per cento in più rispetto al 2020. Questi sono i dati e a questo si riferisce l’articolo suesposto. Buona serata.
Ma tutto questo non preoccupa e non fa notizia per i tanti colleghi e vip giornalisti!
Hanno i loro compiti da svolgere e non possono mettere in discussione accadimenti che comprometterebbero interessi importanti ove nessuno vuole metterci il naso. Ma forse è proprio vero che come narra la letteratura l’eroe è sempre quello che muore. Non è come nei film.
Questa forse è la cosa che limita molti ad essere eroi.