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Modica conferma il suo valore storico e culturale…di Nele Vernuccio

Tempo di lettura: 2 minuti

Come ben sappiamo la città di Modica è definita la città delle 100 chiese, questa definizione ci dà la conferma che la nostra amata città ha un ampio patrimonio storico e culturale.
Da alcuni anni, considerando il “fattore” cioccolato la città sta avendo un incremento turistico con la consequenziale valorizzazione del patrimonio storico.
A conferma di ciò stiamo assistendo ad un incremento di vendite nel centro storico di palazzi e case antiche a favore di stranieri e cittadini del nord Italia.
Io sono il primo che il più delle volte polemizzo su ciò che viene fatto, ma quando riesci a raggiungere un primato a livello nazionale è giusto menzionarlo.
Mi riferisco all’iniziativa “I Luoghi del Cuore” promossa dal FAI, in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il Fai dal 2003 annualmente propone e mette ai voti 20 luoghi storici al fine di ristrutturarli e renderli nuovamente fruibili alla popolazione.
L’edizione del 2020 ha avuto inizio lo scorso maggio, e Modica ha partecipato con due beni storici: La Via delle Collegiate, nome che raggruppa idealmente il Duomo di San Giorgio e le Chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem. E la Chiesa Rupestre di San Nicolò inferiore.
Da alcuni giorni sono usciti i risultati dell’edizione iniziata lo scorso maggio.
Modica con enorme piacere e stupore si è classificata 4, trattasi dell’unica città, a livello nazionale, tra le venti partecipanti ad avere avuto il finanziamento per la restaurazione di due beni storici.
Di seguito riporto dettagliatamente dal comunicato stampa del Fai ciò che è stato finanziato e verrà eseguito.
“…La Via delle Collegiate, Modica (RG) (4° classificato con 40.521 voti): il finanziamento di 15.000 euro assegnato alla Via delle Collegiate, percorso che unisce idealmente il Duomo di San Giorgio e le Chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem, permetterà la valorizzazione di alcune opere simbolo del patrimonio di arte sacra finora non fruibili, per esplorare il legame storico, affettivo e devozionale tra le tre Collegiate e la comunità cittadina..
* Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore (6° classificato con 30.226 voti): l’intervento, che verrà
realizzato con 19.000 euro, prevede il restauro dell’importante ciclo di affreschi bizantini, seriamente compromesso dall’umidità, presente all’interno della Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, di origine medievale, forse la più antica tra le chiese di Modica, riscoperta casualmente nel 1987 durante lo sgombero di un’abitazione privata del centro storico”.
Tutto ciò è un enorme orgoglio per la nostra città e per noi cittadini che la viviamo e amiamo.
Sono sicuro che questo risultato non è stato raggiunto soltanto dalla votazione che abbiamo espresso noi modicani, ma anche grazie ai voti dei turisti e dal “fattore” cosiddetto della cioccolata.
A tal proposito ci tengo ad esprimere un mio parere personale:
come ho scritto questo sorprendente e bellissimo risultato è dovuto anche al “fattore” cioccolata, per quale motivo dobbiamo fare un’inutile guerra cittadina tra il Consorzio che ha favorito la creazione del IGP e la notissima Dolceria Bonajuto del grande pioniere Franco Ruta, che come ben sappiamo ha dei meriti indiscutibili anche per il raggiungimento di questo bellissimo risultato del Fai.
Auspico vivamente che questo risultato a livello nazionale possa essere l’occasione giusta per comprendere da entrambi le parti che la guerra ha portato da sempre soltanto morte e distruzione.
Modica merita questi bellissimi traguardi nazionali, che ci danno la conferma che la nostra cara melagrana spaccata non si smentisce mai, ma non possiamo assistere nel 2021 a tutte queste diatribe che danneggiano tutto ciò che è stato fatto.
GRAZIE MUORICA MIA! QUANTU SI BEDDA E QUANTI PIACIRI NI RUNI…

Nele Vernuccio

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5 commenti su “Modica conferma il suo valore storico e culturale…di Nele Vernuccio”

  1. Date a Dio quello che è di Dio, e a Cesare quello che è di Cesare! Sagge parole!
    Nelle parole che concordo, di Nele Vernuccio traspare sincerità e giudizio!
    Mi piacerebbe che si restaurasse anche il vecchio Monastero della Raccomandata, questo penso piacerebbe anche a centinaia di Figli, Genitori, Nonni, che hanno vissuto veramente il senso della Famiglia!
    Un omaggio a Suor Maria che anche se lontana, gli piacerebbe rivedere la sua Raccomandata nel suo “Splendore”!

  2. La”guerra del cioccolato”, ebbe inizio nel marzo 2005, e fu scatenata dalla famiglia Ruta di Antica Dolceria Bonajuto.
    Tutto scaturì nel corso di presentazione alla stampa della manifestazione Eurochocolat.
    Presenti all’evento il sindaco Torchi, il presidente CTCM Spinello, ed il patron di EuroChocolat Guarducci.
    Motivo scatenante fu una foto…maldestramente pubblicata in copertina alla brochure di presentazione dell’evento.
    Per “lesa maesta” i Ruta abbandonarono la conferenza stampa, e l’indomani comunicarano la loro fuoriuscita dal CTCM.

  3. Va ricordato che le azioni “belligeranti”, su tutti i fronti e condotte con ogni mezzo, avevano stressato notevolmente il presidente protempore del consorzio.
    Questi era sul punto di dimettersi, ma prima avrebbe fatto un “salto” in Procura ( era stato già fissato un appuntamento.. ).
    Ma, c”e sempre un ma… provvidenziali furono due articoli (pilotati) pubblicati sulla stampa locale.
    Il primo del consigliere comunale Nigro, ed il secondo del consigliere provinciale Failla.
    La lettura degli articoli. indussero lo Scivoletto, a recarsi nel laboratorio del presidente del consorzio, per cercare di comprendere la dinamica implosiva.
    Dal colloquio scaturì, la sospensione delle dimissione del presidente, previa missione esplorativa alla Camera di commercio e successivo raid al Ministero.

  4. Per gli ulteriore accadimenti ed approfondimenti succedutesi al dicembre 2010 vanno richiesti all’ex presidente del CTCM, ed all’attuale direttore Scivoletto.

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