Greta Thunberg a Milano, circondata da uno stuolo di giovani “guardie del corpo”, custodi della sacerdotessa dell’ambientalismo, unica religione trasversale nel mondo dei teen-ager che conta milioni di adepti. Un’escalation dalle sfumature autocelebrative iniziata a Davos con la famosa riprovazione rivolta ai governi “How dare you?”, come osate minacciare il nostro futuro minacciando la vita del pianeta? Trump se ne infischiò. Poi fu la volta di Roma e dell’incontro con Papa Bergoglio che le strinse la mano e la incoraggiò ad andare avanti nella lotta per la difesa del creato. Terza tappa, lo Youth4Climate all’ex Fiera di Milano, con presidente del Consiglio e ministri sull’attenti mentre l’icona green, sguardo inquietante, fustiga i governi e i loro bla bla bla. Nella veste insolita di reprobo, Draghi replica in perfetto stile British, che sì, i governi si nascondono talvolta dietro i bla bla bla per incapacità, ma il bla bla bla serve a convincere le persone. E promette che al G20 convincerà gli attori globali ad abbassare di un grado e mezzo il surriscaldamento globale. Cingolani si adegua per un po’, poi sbotta: meno proteste, più proposte. Rimprovero meritato da chi alza bandiere a favore o contro qualcosa senza essersi prima confrontato con la realtà. Sul clima andrebbe detto come stanno le cose, evitando di alimentare illusioni e velleitarismi, inculcando la convinzione che le emissioni di CO2 si possano fermare dalla mattina alla sera. Non è così. La transizione climatica richiede tempi lunghi, probabilmente più lunghi di quelli previsti con eccessivo ottimismo: attuare la decarbonizzazione entro il 2030 è un’utopia. Chiudere entro otto anni con gli idrocarburi (petrolio e gas) e i loro derivati, utilizzati nell’industria per realizzare una larga serie di prodotti servizi e attività, da cui i nostri bisogni e il nostro stile di vita dipendono, dai trasporti, alla chimica, all’agricoltura, alla cementizia, per citarne alcuni, è impossibile, e richiederebbe costi altissimi che ricadrebbero sulle fasce sociali meno abbienti. Anche i Verdi tedeschi, dopo anni di crescita nei consensi, hanno subito una frenata e oggi manifestano dubbi. Quello che alla Ue manca, nell’abbracciare entusiasticamente il progetto verde, è una buona dose di realismo che non fa difetto a Stati Uniti e Cina. In particolare al colosso cinese, nonostante sia la più grande minaccia all’equilibrio ambientale del mondo, con il doppio di emissioni di CO2 rispetto agli Stati Uniti. Per questo, la scommessa sulla transizione verso le rinnovabili, di cui quel Paese vuole conquistare la leadership mondiale, è al primo posto nella lista delle sfide che dovrà affrontare nel prossimo futuro. Ma la cautela suggerisce a Xi Jinping di ridurre le energie fossili con gradualità, per evitare che le conseguenze le paghino i più poveri. Aspettiamo che l’indomita Greta trovi il tempo e …il coraggio di fare una visita a Xi.
- 15 Settembre 2024 -
7 commenti su “Greta bacchetta i potenti, tranne uno…l’opinione di Rita Faletti”
Utilizzare una ragazzina per attirare tanti giovanissimi a cui gli è stato tolto il privilegio di studiare Scienze e Geografia a scuola, è l’atto più crudele e vigliacco a cui l’uomo si possa abbassare!
Non studiare scienze e geografia, significa anche non sapere come funziona il ciclo del pianeta e anche se in modo sommario. Mi riferisco allo scioglimento dei ghiacciai, al cambiamento geologico naturale, alle eruzioni dei vulcani (che ogni eruzione inquina quanto le fabbriche in un anno), ecc. ecc. ecc.
Ritornando alla ragazzina (molto simpatica), si trascura il fatto che la notorietà è dovuta al fatto che il suo padrino è un barbone di nome Soros e che tanti ragazzi seguono l’evento come una festa ignari di essere utilizzati ed ingannati per raggiungere i loro scopi.
Soros è uno dei trenta uomini più ricchi del mondo, molto vicino a Rotschild, e non mi sorprende che un Draghi o un Papa, bacino la mano ad una ragazzina precoce!
Nessuno però si domanda come mai essendo ancora in piena pandemia, vaccini, green pass, insomma nel pieno caos, spunta fuori prepotentemente questa ragazzina e si sposta tutto l’interesse per parlare di ambiente e proprio subito dopo che Cingolani parla di nucleare, con il petrolio ai minimi storici, il prezzo del carburante alle stelle, l’energia elettrica ed il gas che aumenta di botto del 40% , e tutto senza una logica convincente.
Può essere che tutto accade cosi rapidamente e con una cadenza cosi impressionante?
Tutto sembra calendarizzato, ma guarda caso ad ogni evento, che sia la pandemia, che siano i vaccini, che sia il pianeta malato, comunque dietro ci stanno sempre le stesse persone.
Che la trovata di questa ragazzina è geniale, è indiscutibile, ma se fosse stata mia figlia, in quale piazza sarebbe stata messa al rogo? Quale Papa o Presidente (e tutti gli altri) l’avrebbero messa nella condizione di farsi umiliare in cosi malo modo?
Possibile che tutti affermano e nessuno ragiona? Posso capire i politici che non parlano della ragazzina per paura di ritorsioni personali e politici, ma gli intellettuali?
Draghi un “reprobo”?
ABOMINIO !
È un capomastro, che con un “colpo di mano” ( golpe silenzioso ) è stato nominato per gestire 203 miliardi e passa, concessi dai fratelli capimastri europei.
Hanno colto al balzo l’emergenza pandemica per balzare al potere.
Quale occasione migliore per maschierare le loro arrampicate ambiziose, in barba alla Democrazia.
E come potete notare, avendo in mano il potere stanno provando ad eliminare i leader dei partiti per il potere assoluto.
Prossimo passo, il colle!
E sarà un capomastro europeo a scalarlo, ricorrendo a ricatti ed estorsioni.
Hanno tenuto fermo Silvio, scagionando tutti a Palermo…
Incastrato Matteo nell’angolo…
Ponendo Giuseppi tra l’incudine ed il martello…
Ora proveranno con la Meloni…
Intanto giocano alle tre carte con Letta…
E guarda caso il sicario di Rignano, con il pass, ottenuto come premio, gira libero…ma non deve recarsi in fiera dal sosia David ( ignudo e censurato) per non scoprirsi.
Ora stanno aumentando il prezzo del petrolio per giustificarsi e per gratificarsi nelle borse!
Loro dicono che la domanda è in aumento nonostante si parla di ecologia.
Oggi in America c’è stato un altro disastro ecologico, tonnellate di greggio in mare con una moria di animali. Ovvia la conseguenziale protesta degli ambientalisti per promuovere il “green economy”!
Come solitamente succede, tutto accade per caso…….
@Tonino Spinello
Attenzione a non farsi ingannare dagli slogan e dalle buone intenzioni e a non idealizzare Greta Thunberg e il suo movimento “Friday for Future”. Dietro alla ricca diciottenne che vorrebbe imporre a tutti una vita di rinunce per salvare il pianeta dalla catastrofe, c’è il mondo dei grandi borghesi che hanno in mano le industrie svedesi, il mondo dei lobbisti della trasparenza, degli accademici, di esperti della comunicazione e di attivisti green. C’è anche il pensatoio di un ex ministro socialdemocratico svedese che finanzia alcune delle principali imprese di energia del Paese. L’ufficio stampa della Thunberg è gestito da Daniel Donner, responsabile della lobby European Climate Foundation con sede a Bruxelles, sostenuta, secondo il Times, da grandi imprese e società finanziarie. Altroché bere da una borraccia di ferro e usare un secchio come wc durante la ridicola traversata atlantica in catamarano per evitare l’aereo che inquina. Stupidaggini che i nostri moralizzatori di costumi, politici e giornalisti, abituati alle cialtronerie, guardano con ammirazione. Questa è la sinistra ambientalista e dirigista che ha sostituito alla lotta di classe la lotta ecologica, utilizzando la strategia dell’indottrinamento tipico delle dittature. Soros non c’entra niente.
Dott.ssa Faletti,
La invidio…….