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Gravi patologie. Dalla parte della dottoressa. Riceviamo

Tempo di lettura: 4 minuti

Gli scriventi sono i genitori di un bambino, infradodicenne, a cui nel mese di giugno 2020 è stata diagnosticata una grave patologia, quella della Leucemia Linfoblastica Acuta, una di quelle malattie di cui si è soliti sentire parlare nei giornali ma che mai vorresti potesse essere mai associata a tuo figlio. Ricondurre termini come tumore, cancro, leucemia, chemioterapia a tuo figlio, vuol dire vederti crollare il mondo a dosso in un ristretto lasso di tempo. Essere catapultato in un reparto, quello di “Oncoematologia Pediatrica” e pensare che all’interno è ricoverato tuo figlio. Pensi alle incertezze che una simile nuova esperienza possa riservare a te ed alla tua famiglia, vivi per un anno e mezzo con l’angoscia, i timori, le ansie che solo un genitore che vede il proprio figlio trovarsi in questa nuova veste, nella veste di un bambino che al gioco, allo studio, alle amicizie dovrà sostituire una faticosa lotta per la sopravvivenza tra chemioterapia, nausea, malessere diffuso, stanchezza, spossatezza, depressione, astenia, inappetenza. All’inizio pensi di non riuscire a gestire un simile problema, che si concretizza più grande di te, ma poi pensi che non hai alternative, che devi combattere, combattere e combattere ancora e ti rendi conto che è trascorso un anno e mezzo, tuo figlio è ancora accanto a te, la malattia è in remissione. Tuo figlio è rinato! Puoi iniziare nuovamente a respirare, dopo il lungo sospiro tirato il “giorno zero”.
Ovviamente questo risultato si concretizza all’interno di una struttura d’eccellenza presente nella nostra amatissima e bistratta terra, la Sicilia, una struttura rappresentata dal reparto di Oncoematologia Pediatrica del Presidio Ospedaliero “Gaspare Rodolico” di Catania. Molti genitori come noi, hanno deciso di affidare le cure dei loro cuccioli a questi medici ed infermieri che con spirito di abnegazione, tenacia, caparbietà riescono a ridonare la vita, la speranza a tanti piccoli guerrieri, che dopo lunghe cure, tornano a vivere e sognare. Noi come molti altri genitori, abbiamo deciso di non effettuare “viaggi della speranza” verso strutture sanitarie situate nella parte settentrionale del Paese ed oggi possiamo affermare che i risultati ci hanno dato ragione. Come si diceva sopra, un reparto in cui operano medici ed infermieri, animati dalla passione per il loro lavoro, pronti a mettersi in discussione, a donarsi per rendere possibile ancora una volta il “miracolo della vita” per ogni singolo loro paziente. Una squadra unita, un gruppo compatto, coeso che riesce a dare ottimi risultati ed a fare parlare bene di se e come afferma un detto popolare, “squadra che vince non si cambia”. Eppure in questi giorni, all’interno del reparto di Oncoematolologia Pediatrica, si respira un’aria pesante, triste, funesta. Uno dei medici infatti che operano da anni in questa struttura e che almeno alla pari degli altri è riuscita a carpire la fiducia dei suoi piccoli pazienti e dei loro genitori, donando oggi giorno sorrisi, dispensando incoraggiamenti, mettendosi a disposizione, offrendo la propria indiscussa e riconosciuta competenza in campo pediatrico ed oncologico, sarà trasferita. Già, sarà trasferita in un altro reparto, dovendo così abbandonare i suoi ragazzi, che con tanta cura e dedizione ha curato ed assistito. Competenza e professionalità in un settore tanto delicato, considerato che interessa la vita dei nostri ragazzi, sacrificati in nome di logiche aziendali, che forse noi genitori stentiamo a comprendere, ma che hanno provocato e stanno provocando tanto malessere tra gli utenti del reparto.
Gli scriventi, che ritengono di interpretare con le loro parole, il sentire comune di tutti i genitori e di tutti gli utenti del reparto, hanno formalmente chiesto formalmente, con decine di missive inviate alla Direzione dell’Azienda Policlinico di rivedere la loro decisione, di consentire alla Dottoressa Emanuela Cannata, di poter continuare a svolgere la propria missione all’interno del reparto di Oncoematologia Pediatrica.
Sottrarre un singolo elemento – che peraltro funziona e funziona bene – dal gruppo di lavoro del reparto, potrebbe certamente avere effetti inaspettati sulla qualità del servizio offerto all’utenza. La Direzione Generale, nell’adottare le proprie scelte, non può e non deve, limitarsi ad effettuare unicamente e semplicisticamente valutazioni su un piano squisitamente amministrativo, non può prescindere di ascoltare, recepire le istanze di tanti genitori e ragazzi, soddisfatti di un servizio offerto dalla struttura pubblica. Abbiamo chiesto e chiederemo in tutte le sedi opportune ed in tutte le forme e con tutte le iniziative che appartengono al confronto lecito e democratico, che la Dottoressa Emanuela Cannata, possa continuare a combattere con i suoi guerrieri la lotta per la vita.

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19 commenti su “Gravi patologie. Dalla parte della dottoressa. Riceviamo”

  1. Funziona sempre così, a risultati ottimi segue sempre la decisione di troncare tutto. Viviamo in una società di geni del male che operano in nome del dio denaro. Auguro con tutto il cuore che nessun bambino si ammali più e che la dottoressa Cannata rimanga al suo posto.

  2. Non riesco a capire perché se qualcosa funziona, si deve distruggere. La mia solidarietà….. E spero che si risolva rimanendo ognuno al suo posto. E soprattutto un in bocca al lupo per il resto. Posso solo immaginare cosa si prova.

  3. Io sono uno dei piccoli pazienti della dottoressa Cannata.Vi posso assicurare che ho conosciuto un angelo che ha operato in mezzo a tanti piccoli guerrieri come me.Speriamo che gli altri bambini possano in futuro continuare ad usufruire del suo operato.

  4. Jessica lo presti

    Pur non aver avuto a che fare con il suo specifico settore xchè mio figlio era un tumore solido…la dottoressa Cannata ha aiutato tantissimi bambini e ragazzi a uscir fuori da quell’ incubo chiamato oncoematologia pediatrica una persona umile gentile e sempre pronta. Regalare un sorriso spero con tutto il cuore che rimanga a combattere insieme ai suoi piccoli pazienti e noi genitori !!!

  5. Spero tanto che la dott.ssa cannata Emanuele rimanga al suo posto perché e stata la nostra forza x combattere questo brutto mostro insostenibile x noi

  6. Io sono una delle mamme che purtroppo ha il proprio figlio di 5 anni in quel maledettissimo reparto…E posso solo dire che noi genitori e i nostri guerrieri abbiamo bisogno di dottoresse come la Cannata una persona umana una seconda mamma x loro e amica x noi….cercate di avere un po’ di umanità….x noi è importante avere un punto di riferimento!!! I nostri figli la adorano…

  7. Sono una mamma che ha partecipato insieme alle altre mamme per l ammissione della dottoressa Carnata perché rappresenta nel reparto ematologia pediatrica una figura importante ed con una grandissima esperienza nel nostro campo e per i nostri piccoli guerrieri e una dottoressa con un grandissimo cuore e sempre pronta a regalarci un dolcissimo sorriso ai nostri piccoli tesori

  8. Rosamaria Garozzo

    Anche io sono una delle sciagurate mamme finita in quel reparto. Quello che ti colpisce quando la “vivi da dentro” è l’empatia che medici come la dott.Ssa Emanuela Cannata dimostrano nei confronti di genitori e pazienti! Un’assoluta rarità nel mondo degli ospedali…ho sempre ritenuto che medici ed infermieri che prestano il loro servizio nel reparto di ONCOEMATOLOGIA pediatrica abbiano qualcosa in più in termini di umanità, abnegazione, sensibilità, professionalità! Perdere un medico come la dott.Ssa Cannata significa perdere un “pilastro portante” con inevitabili ripercussioni su tutta la struttura!! Non posso credere che la vision sia quella di distruggere anziché costruire!

  9. Maria Teresa Balsamo

    Anche io sono la mamma di una piccola guerriera che ha passato tanto tempo in quel reparto; la disponibilità della dottoressa Cannata, insieme, al suo sorriso e alla sua prontezza ad aiutare per qualsiasi difficoltà e dubbio ci ha permesso di affrontare meglio questo percorso.
    Spero fortemente che rimanga perché è una risorsa fondamentale per il reparto, per noi genitori e per i suoi piccoli pazienti.

  10. Anch’io sono una mamma di un piccolo guerriero che, grazie a Dio e grazie ai medici del reparto di onco-ematologia pediatrica del policlinico di Catania, è in mantenimento. La dottoressa Cannata è un pilastro fondamentale per noi genitori e per i nostri piccoli che la amano! Non trovo giusto togliere un eccellenza come la nostra Dottoressa dal ” nostro reparto” abbiamo ancora bisogno di lei!

  11. Bartolomeo e Brenda Timperanza

    Siamo i genitori di un piccolo Guerriero, lo abbiamo affidato al Reparto di Oncoematologia Pediatrica di Catania. Dove abbiamo conosciuto la Dottoressa Emanuela Cannata che oltre ad essere un ottimo medico, per noi e per nostro figlio è un ottimo supporto morale e amorevole .

  12. Bartolomeo e Brenda Timperanza

    Siamo i genitori di un piccolo guerriero, lo abbiamo affidato al Reparto di Oncoematologia Pediatrica di Catania. Dove abbiamo conosciuto la Dottoressa Emanuela Cannata che oltre ad essere un ottimo medico, per noi e per nostro figlio è un ottimo supporto morale e amorevole.

  13. Sapere che il nostro territorio è dotato di una struttura di eccellenza per la cura di patologie oncologiche riguardanti i nostri figli ti consente di guardare con fiducia ad un sistema sanitaria cui spesso vengono riservati giudizi non proprio lusinghieri. Mio figlio ha avuto la possibilità di godere delle cure e delle attenzioni di operatori sanitari arrenti, premurosi, competenti come la Dottoressa Cannata. Rinunciare a tali preziose risorse significa privare i ragazzi di punti di riferimento cui oramai hanno riconosciuto e ben riposto la loro fiducia. Auspico che la Direzione sanitaria possa carpire il grido d’allarme di tutti noi genitori ed adottare una decisione di buon senso nell’interesse della collettività tutta.

  14. carmelina impala'

    anche mio figlio è uno dei piccoli pazienti seguiti nel reparto oncoematologico di Catania, e la dottoressa Cannata insieme agli altri medici e’ una parte fondamentale del reparto spero che possa rimanere e continuare a seguire i suoi piccoli pazienti….

  15. Anche noi catapultati in quel reparto.
    La dottoressa Cannata è stata impeccabile sotto tutti i punti di vista… sempre amorevole e con infinita dedizione nei confronti di tutti i piccoli pazienti e soprattutto verso noi genitori.
    Sarebbe un vero peccato mandarla da un altra parte..e una perdita per tutti ..

  16. Luisa Cicciarella

    Anche io sono la mamma di un piccolo guerriero. Ho avuto la possibilità di conoscere la Dottoressa Emanuela Cannata durante la malattia di mio figlio e posso dire che oltre ad essere un bravo medico competente riesce anche a trasmettere ai suoi piccoli pazienti, forza e coraggio, nella lotta che ogni giorno devono affrontare. Mi auguro con tutto il cuore che non venga trasferita perché sarebbe duro colpo per i nostri figli, che da mesi sono abituati ad essere accolti in reparto dal suo dolce sorriso. Non si può tenere conto dei desideri di questi piccoli guerrieri che sono già provati dalla malattia. È il loro desiderio è quello di essere curati dalla loro amata dottoressa Emanuela Cannata.

  17. Le esigenze aziendali non dovrebbero essere superiori a quelle di bambini che lottano per la vita e riconoscono, come mia figlia, una figura comprensiva, attenta, professionale e competente nella D.ssa Cannata.
    Mi auguro che ci ripensino anche alla luce dei risultati meravigliosi raggiunti da quella squadra di professionisti che opera nel reparto.

  18. Io sono una mamma che ahimè conosce quel mondo… E conosco la dolcissima dottoressa Cannata una persona di cuore, preparata, attenta e scrupolosa e per noi è il ns punto di riferimento e spero di cuore che possa rimanere xche sarebbe un dolore fortissimo.

  19. Preziosa presenza, quella della Dott. ssa Cannata, nel reparto ONCO del Policlinico di Ct, per professionalità, singolare e totale dedizione alla cura dei nostri bambini. Per noi genitori una guida costante, rassicurante e insostituibile. Non meritiamo questa perdita. Ci sentiremo smarriti. Un medico unico, il suo impegno umano oltre che professionale è fuori dall’ordinario nelle cure di qst terribile patologia. Altresi’ lo è il suo sostegno a chi, in quel reparto, si dedica alla ricerca di nuove cure.
    Il nostro grido di dissenso nn può restare inascoltato. Impegniamoci in tutti i modi affinché la dott. ssa Cannata possa continuare ad esercitare la sua professione in quello che è il SUO luogo di lavoro, l’unico, accanto AI suoi bambini.

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