La vice rappresentante dell’Iran presso le Nazioni Unite, Zahra Ershadi, ha nuovamente espresso il sostegno del suo Paese agli ideali della nazione palestinese e alla realizzazione dei suoi diritti. Edshadi ha sottolineato che la situazione in Palestina è drasticamente peggiorata, dovuta a politiche illegali e azioni barbare commesse da Israele, tra cui la profanazione della Moschea di Al-Aqsa. Ha anche denunciato la confisca e il sequestro di case palestinesi, i morti e feriti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza per mano delle forze che continua a considerare di occupazione. Oltre a discutere all’ONU della situazione umanitaria in Medio Oriente ha denunciato il proseguimento della realizzazione di insediamenti israeliani in territorio palestinese. Secondo il rapporto trimestrale sulla questione palestinese presentato dalla vice coordinatrice per il processo di pace in Medio Oriente, Lynn Hastings, circa 200 organizzazioni femminili e diverse attiviste palestinesi e israeliane chiedono “un’azione immediata, basata sui principi della Risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, per trovare soluzioni a lungo termine al conflitto”. La Hastings ha ricordato che i combattimenti dello scorso maggio hanno esacerbato la crisi umanitaria a Gaza, indebolendo la sua economia con danni stimati tra 290 e 380 milioni di dollari. “Il settore sociale è stato il più colpito perché la violenza ha minato la sicurezza dei più vulnerabili”, ha concluso la filo palestinese.
- 11 Dicembre 2024 -
2 commenti su “ONU. L’Iran conferma sostegno alla causa palestinese”
L’Iran ha sempre appoggiato, e armato Hamas…. Da sempre con chiunque combatte Israele. Appoggia pure gli Ezbollah libanesi. Parlano delle condizioni dei palestinesi…… Perché non pensano alle condizioni degli iraniani….. Senza luce pure negli ospedali, per non parlare della mancanza di acqua.
La verità è che specie in Medioriente invece di pensare a far stare bene il loro popolo e farlo vivere da esseri umani, tutte le risorse economiche li investono in armamenti. Per non parlare del nucleare!
Posso comprendere che avere a disposizione delle armi offensive tolgono velleità ad eventuali facili conquiste, ma fare mancare per questo le cose essenziali al popolo, mi sembra che l’essere umano non è la centralità, ma il mezzo per impietosire chi di dovere quando occorre strappare lacrime. Anche se in modo diverso, questo succede in tutto il mondo, noi compresi. Forse noi siamo più fortunati in quanto i beni essenziali tutto sommato ancora sono garantiti e cercano di non farceli mancare, anche se non sappiamo se la cosa durerà, speriamo di si!
Comunque sia, chi attacca sa che l’altro si difenderà, ed entrambi sanno come si inizia ma non sanno come finisce, quindi tutto può succedere e tutto è giustificabile. Poi se di mezzo ci stanno le religioni, allora tutto si complica e tutto viene difficile anche comprendere. Questo vale per i cristiani, gli ebrei i musulmani ecc..
Una cosa è certa, Dio non condivide il potere con l’umanità, le religioni si!