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Modica, dolore per la morte del panzer Pippo Macrì

Tempo di lettura: 2 minuti

Modica non si capacita. La notizia della morte di Pippo Macrì, storico giocatore/panzer del Modica Calcio, innanzitutto, e poi dello Scicli, oltre che allenatore rossoblù e del Ragusa, è arrivata come un fulmine a ciel sereno.

Ricoverato in ospedale un paio di giorni prima, non è riuscito a vincere la sua ultima partita, anche se negli ultimi anni si era dedicato al tennis.

Era arrivato al Modica sotto la presidenza del dottore Orazio Rizza. Nonostante le ristrettezze economiche del tempo (raccontava che con l’amico Tino Sgroi raccoglievano bottiglie di vetro per rivenderle), si innamorò di questa città e dei suoi abitanti che lo “adottarono”.

102 i gol messi a segno nelle diverse categorie in cui ha vestito la maglia rossoblù per 182 volte. Era un panzer. Indossava la maglia numero 9 ed era dotato di qualità spiccate (aveva fatto il provino con la Juventus). Il sinistro e il colpo di testa erano le sue armi migliori.

Tra i tanti ricordi nella stagione 1972/73, il Modica vinse il campionato di 1^ categoria, con 30 reti del centravanti.

Lo stacco da terra era impetuoso. Prima di entrare in campo per giocare una partita al vecchio “Vincenzo Barone”, faceva uscire tutti i suoi compagni. Poi spuntava lui, fascia da capitano al braccio, per raccogliere l’ovazione del pubblico assiepato nelle due tribune. Era sempre un’esplosione di gioia quando scendeva quei quattro gradini che dagli spogliatoi portavano sul rettangolo di gioco, irrimediabilmente in terra battuta.

Quando la società gli consegnava gli scarpini (allora si chiamavano scarpette”) “Pantofola d’oro”, non le indossava subito. Il giovedì precedente alla partita le consegnava ad uno di noi che giocavano nelle formazioni giovanili per giocarci la partitella infrasettimanale, in modo da “allargarle”. Per noi era come ricevere una medaglia.

Ha allenato in il Modica, registrando 92 presenze. Solo Pino Rigoli ha fatto meglio.

Aveva scelto Modica, diventandone cittadino a tutti gli effetti e mantenendo la stima incondizionata da parte di tutti.

Aveva lavorato alle dipendenze dell’Azasi, durante e immediatamente dopo la carriera di calciatore, poi aveva anche seguito il suocero, l’ex presidente del Modica, Carlo Catania, nell’attività commerciale, avviando insieme i grandi magazzini Sofin. Negli ultimi anni con la figlia, gestiva un centro di spedizioni postali. Aveva 75 anni.

I funerali saranno celebrati venerdì 2 aprile, alle 10, nella Chiesa di San Massimiliano Kolbe. Dopo la salma sarà cremata.

 

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© Riproduzione riservata

1 commento su “Modica, dolore per la morte del panzer Pippo Macrì”

  1. edoardo odierna

    Ciao Pippo ti ricorderò sempre con affetto.
    Quanto tempo passato insieme sui campi di calcio: allenamenti, partite ritiri scherzi, battute ecc..
    E negli ultimi tempi cene tra ex calciatori di Modica e di Ragusa.
    Per noi tutti sei stato e sarai sempre il nostro capitano.

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