Con 156 voti al Senato Conte sopravvive e sopravvivono le speranze di un esecutivo fin qui assai poco esecutivo. Italia viva va all’opposizione dopo aver scelto l’astensione. Inimmaginabile dopo il bellissimo discorso di verità pronunciato da Teresa Bellanova che ha messo in fila tutte le ragioni che hanno spinto il partito di Renzi a provocare la crisi. Da dove sono arrivati i voti indispensabili alla tenuta del governo? Da sedicenti “volenterosi” o “costruttori” che negano di aver partecipato al mercato allestito dai parlamentari della pericolante maggioranza. Si è sempre fatto, si difendono, ma la politica non dovrebbe essere un suk arabo. Renata Polverini alla domanda: “Cosa tiene assieme Bersani e Polverini?” ha risposto di non appartenere alla destra di oggi: ha votato a favore dei DICO, della legge Zan sull’omotransfobia e a favore dell’Europa e delle sue radici cristiane. E’ ottimista, la Polverini, o forse non ha aggiornato i dati in suo possesso che vedrebbero un forte legame tra l’Europa di oggi e le sue radici cristiane, con la stessa attenzione con cui si è preoccupata di verificare lo stato attuale della destra italiana. Siamo al punto che ogni balordaggine supera il test della realtà. Ma è indubbio che la cosa più sconvolgente l’ha detta Bersani: “Una volta era la politica a indirizzare e guidare il popolo, oggi è il popolo a imporre le scelte alla politica. E’ l’Italia profonda che ha voluto Conte, non i numeri del Parlamento”. Siamo giunti così alla resa della politica e della sua funzione. Perché allora non diciamo anche che la scuola e la formazione non servono più? Cosa rimane? Quale compito è assegnato alla politica? Non vorrei insinuare, ma mi tocca, che l’unico ruolo rimastole sia tutelare lo stipendio a chi non saprebbe come procurarsene uno in altro modo. Non so quanto le parole di Bersani siano state il tentativo maldestro di giustificare l’impotenza del suo partito, la propria stanchezza mentale o la rassegnazione di fronte alla mancanza di idee. Certo sono parole gravissime. Come non dubitare allora dell’irrilevanza verso cui il Pd sta irrimediabilmente muovendo i suoi passi? Bisogna chiedersi che peso abbiano le idee rispetto ai numeri e scoprire che l’unica risposta logica è: nessuno. E smentire Conte: “I numeri sono importanti ma conta di più il progetto politico”. Perché qui sta la verità: la maggioranza non ha un progetto politico e Conte e Bersani ne sono consapevoli e bluffano. Quindi non restano che i numeri e la debolezza del governo confermata dai numeri. Mrs. Mastella è perentoria: “I governi malaticci durano di più”. Ma l’obiettivo dei costruttori non era rendere il governo più forte? Contorcimenti verbali che si mescolano al qualunquismo quintessenziale cui si affida Conte nel suo discorso di autopromozione in Parlamento, una volta dismessa la veste di avvocato del popolo per calarsi in più panni contemporaneamente e d’un fiato: liberale, socialista, popolare, democratico, europeista, senza cogliere il grottesco dell’immagine di un mostro con più teste che sprigiona dalle parole. Pietrangelo Buttafuoco dice di Conte: “Un uomo preso incautamente per la strada senza avere un’idea politica. Uno che non ha mai avuto il garbo di una critica, di una spiegazione e con un’informazione che non ha fatto il suo dovere”.
- 26 Gennaio 2025 -
7 commenti su “I numeri al posto delle idee…l’opinione di Rita Faletti”
Nelle sua card Buttafuoco dice anche: “E comunque il problema non è lui. È l’Italia a essere così.”
“Una volta era la politica a indirizzare e guidare il popolo, oggi è il popolo a imporre le scelte alla politica. E’ l’Italia profonda che ha voluto Conte, non i numeri del Parlamento”, è la vera dichiarazione di cambiamento del PD, un PD che si allinea inesorabilmente a seguire le orme populiste del movimento. La signora Faletti fa una analisi chiara e secondo il mio parere estremamente reale. Non è il caso di entrare nel merito, non ho nulla da aggiungere, forse ciò che mi è dispiaciuto è stato il fatto che Renzi aveva dato vita a questo Governo, non perché io sia un elettore di destra o salviniano o meloniano, ci mancherebbe, ma perchè sono convinto che politica ha una funzione pedagogica, in particolare in una popolazione così lenta a comprendere. Un ricorso alle elezioni avrebbe dato sicuramente un governo di destra, brutta destra, una destra che avrebbe fatto comprendere cosa significa questo e cosa significano le scelte populiste. Nascondere questa realtà, come ha fatto Renzi, anche se con nobili intenzioni (che io ho sicuramente ho condiviso) non ha contribuito a far comprendere. Oggi l’epilogo, assistiamo ad un enigmatico politicante del passato, esperto di tacchini sul tetto e metafore inutili, che evacua in modo disgustoso frasi e idee che fanno rimpiangere la vecchia vera politica.
Per i piani di qualcuno, era inevitabile che “questo” governo, anche con le stampelle, doveva arrivare al semestre bianco!
Ripeto, Conte non votato è il Conte dall’inizio, il Conte uscito fuori dal nulla, ma fatto credere da Renzi, M5s, Salvini ecc… Il compito di Conte procede secondo i piani per portarlo a termine, ancora vedremo altri teatrini, accuse, ritorsioni, vendette, e non so che altro. Quando arriveremo a giugno, e quindi non potranno esserci crisi di governo per il semestre bianco, il profumo dei soldi sarà talmente intenso che si scatenerà un putiferio, la stampa si butterà sul putiferio (come avvenuto in questi giorni), e nessuno perché distratti, segue il denaro per come va speso o dirottato. Un po’ come successo ieri che una prima azienda Cinese farà parte del gruppo Poste Italiane! La fusione è del 51% e non è dato sapere il costo dell’operazione. Se questo passa inosservato, voluto o non voluto, cosa potrà succedere con 209 Miliardi?
Ma tutti stanno a pensare e commentare le stronzate che hanno detto i nostri amati leader.
Loro questo gioco lo sanno come farlo funzionare, il popolo non può perché distratto, e perché si fida della stampa faziosa, comprata e imbavagliata!
Quello che dice Buttafuoco non è completamente condiviso dagli italiani. Gli italiani che si lasciano abbindolare da giacche e cravatte e che non riescono a comprendere le persone. Si illudono che i risultati possano arrivare da eleganti immagini e non dalla gavetta e dalla formazione politica che Giuseppi sicuramente non ha. Errore gravissimo che pagherà a grave prezzo è quello fatto dal pd, che adagiandosi al m5s ha iniziato l’opera di svilimento di “un partito vero” che tende all’inutilità di un manipolo di giustizialisti arroganti e astiosi. Le conseguenze arriveranno, ma spero il pd corregga la rotta in tempo, arriverà presto anche un partito di Conte che gasato dal seguito di gente incapace di comprendere la sostanza delle cose sottrarrà voti al pd e “dovrebbe” contrastare la destra salviniana… la destra salviniana con la quale aveva fatto il Conte 1. Per gli italiani sono più importanti il tifo da stadio e le canzonette del momento che riuscire a comprendere concetti più complessi.
Se le idee ci sono anche i numeri arrivano. Oggi 22 gennaio, togliete Conte da presidente del consiglio ed in 24 ore si trovano tutti gli accordi necessari per fare un buon e stabile governo fino a fine legislatura e gestire correttamente i fondi europei. PD e satelliti, M5S ripulito dai simpatizzanti salviniani, Forza Italia, e appoggio esterno di Italia Viva. Questo darebbe una maggioranza stabile e più seria di quella attuale. Renzi non potrebbe più ricattare nessuno e Conte andrebbe a organizzare il suo partito se riesce. Il PD deve assumersi la responsabilità e proporre, altrimenti non se ne esce. I numeri arriveranno quando Conte uscirà fuori dal suo sogno di onnipotenza, non può esistere un presidente del consiglio per tutte le stagioni. Speriamo bene, l’alternativa saranno le elezioni e la destra, oggi. Capisco che molti continueranno a parlare non si doveva o accusare Renzi all’infinito, ma la realtà è il presente, quello è il passato che non c’è più, giusto o sbagliato è passato quel passato, oggi occorre vivere il presente, e serve responsabilità.
Oggi ho ascoltato anche un esponente dell’attuale opposizione, spiegava, che potrebbe essere plausibile anche un appoggio da parte della destra o di una parte di essa ad un governo con un leader di alto profilo. D’altronde i fondi europei dovrebbero essere gestiti da tutti. Io sarei piu’ d’accordo per quello che scrive Pippo, fermandomi solo a forza italia. E quindi, speriamo finisca presto questa agonia.
@ Tutti i Naviganti :
A novembre una parte del PD ed Iv ( matteo ) si misero di traverso ad una proposta di Conte … finanziare e rafforzare i Servizi ( 10 milioni ) per vigilare sulle Finanze e sulla Sicurezza Informatica . . .
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso .
Riflettete sui perché, ed avrete palesi risposte . . .