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Cina: contribuisce crescita mondiale del 30% ultimo decennio

Tempo di lettura: 2 minuti

Guo Shuqing, presidente China Banking and Insurance Regulatory Commission, si difende dalle accuse di distorcere l’economia attraverso il “capitalismo monopolistico di stato”, di non allinearsi alle regole del commercio globale e di sottopagare le maestranze. “Le società private contribuiscono per il 60% dell’economia, grazie anche al dimezzamento del carico fiscale rispetto alle imprese di proprietà statale, ha detto lunedì Guo all’Asian Financial Forum. La Cina ha subito forti pressioni internazionali in tal senso, dopo che Stati Uniti, Europa e Giappone hanno chiesto regole più stringenti all’Organizzazione mondiale del commercio secondo cui gli aiuti governativi distorcono il mercato. I dati forniti dalla Cina all’inizio della settimana dicono  che nel quarto trimestre la crescita economica ha superato i tassi pre-pandemia. Sebbene la crescita nel 2020 sia stata la più lenta degli ultimi quattro decenni, l’ incredibile sovra performance del quarto trimestre ha prodotto un’accelerazione finora mai registrata secondo le stime della Banca mondiale. “Nell’ultimo decennio, la Cina ha contribuito in media al 30% della crescita economica mondiale. “La competitività dei prodotti cinesi non è aumentata a scapito degli interessi dei lavoratori” ha precisato Shuqing.

Guo Shuqing gestisce un patrimonio di 40 trilioni di dollari                                       

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2 commenti su “Cina: contribuisce crescita mondiale del 30% ultimo decennio”

  1. Un paese che produce il 30% di crescita mondiale, è da considerarsi indubbiamente una potenza. Potenza di tutto rispetto. Ovviamente se tale crescita è dovuta alla vessazione e allo sfruttamento degli operai e dell’ambiente (che immagino sia cosi), allora il “rispetto” è da considerarsi “disprezzo”!
    Ai Cinesi non piace essere additati o accusati per sfruttamento, concorrenza sleale e poca trasparenza, loro sono abituati a dettare leggi e regole per i pieni poteri che hanno e tutto il popolo obbedisce senza potersi ribellare per non avere ripercussioni personali e familiari. Questo penso sia il loro punto debole! Nel loro paese fanno come dicono loro, fuori dalle loro mura devono dare conto e ragione al mondo specie in quello occidentale, devono sottostare alle nostre regole. Queste regole a loro non vanno tanto a genio e quindi sono soggetti a critiche e malumori da parte di chi subisce la concorrenza sleale, e, come detto, essendo abituati a non essere contrastati a casa loro, fuori avranno problemi a contenere le critiche e se amplificati a dovere, questi alla fine essendo permalosi schiatteranno e faranno vedere la loro vera natura! Se succederà questo, il mondo occidentale non mancherà ad una campagna denigratoria verso la Cina e si dovranno adeguare alle regole commerciali del mondo e soprattutto rispettare i lavoratori, oppure resteranno nei loro confini e si terranno i loro trilioni.
    La sola unica preoccupazione è che i “trilioni” possano diventare un modello, il modello Cina!

  2. E poi questa ricchezza non è distribuita al paese, la detiene il Partito e chi ci sta accanto. Il popolo sottomesso deve solo lavorare, produrre e inchinarsi davanti al regime!

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