
Separare la finzione dai fatti reali. Si difende con queste parole il Governo della Repubblica del Ghana, accusato di voler sopprimere la libertà di stampa, mettendo a rischio l’incolumità dei media professionisti. Caso eclatante l’assassinio di Ahmed Suale, un giornalista investigativo, sotto copertura, ucciso nel 2019. Un caso finito velocemente negli archivi del tribunale di Accra, la capitale. “Lo stato può fare di meglio e di più per proteggere i giornalisti ghanesi. “La capacità dei media di poter fornire alla popolazione un’informazione imparziale ed efficiente è inseparabile dalla democrazia, ha commentato Angela Quintal, coordinatrice del Comitato per la protezione dei giornalisti d’Africa. Questo comportamento dipende dalla cooperazione di diverse entità della società civile. Quindi il giro di vite che si sta perpretando sui media ghanesi -ha aggiunto- è un vero e proprio assalto alla libera informazione”. Un’ondata di aggressioni che recentemente ha coinvolto il cameraman di una rete televisiva locale, TV3, malmenato dalla polizia durante un blocco stradale per COVID-19. Secondo uno studio condotto dal Comitato le aggressioni contro i giornalisti vedono coinvolte: agenzie di sicurezza, attivisti politici, sicari e singoli cittadini. Timori supportati dal fatto che il Ghana è finito in fondo alla classifica del World Press Freedom Index. Le violazioni sono in costante aumento e comprendono arresti, attacchi, minacce, multe e reclusioni. Un numero significativo di casi, sebbene siano stati denunciati alla polizia, non portano quasi mai a un giudizio definitivo di colpevolezza dei responsabili. “È oltraggioso che i soldati delle forze armate del Ghana stiano spendendo tempo ed energia per attaccare i giornalisti che informano ogni giorno cittadini sull’evolversi della pandemia, invece di concentrarsi a far rispettare le misure di sicurezza alla popolazione, ha concluso la Quintal. L’indice di Reporter Senza Frontiere colloca il Ghana nella categoria “libera informazione”, anche se lo stato dei fatti, dimostri l’esatto contrario.