
Dopo i numerosi appelli di Confconsumatori e la decisione della Commissione europea di avviare due procedure di infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto dei diritti di passeggeri, finalmente alcune compagnie aeree rimborseranno in denaro gli acquirenti dei biglietti aerei che per diverse cause hanno dovuto rinunciare alla partenza o hanno visto annullare il loro volo dalla stessa compagnia.
Buone notizie, dunque, per i passeggeri Ryanair, EasyJet, Vueling e Blue Panorama che nei mesi scorsi avevano acquistato un biglietto con la speranza di partire ma che invece si erano ritrovati con un volo improvvisamente cancellato e con la sola possibilità di richiedere un voucher. L’Antitrust ha comunicato proprio oggi la sospensione dei procedimenti disciplinari nei confronti di queste quattro compagnie aeree che hanno finalmente deciso per il rimborso in denaro dei biglietti cancellati.
Con questa comunicazione dell’Authority la battaglia per i rimborsi in denaro fa registrare una prima vittoria: da diversi mesi Confconsumatori sostiene attivamente le richieste di rimborso in denaro e non recede dalla posizione a tutela dei diritti dei passeggeri. A questo fine l’associazione ha lanciato una petizione online su Charge.org (http://chng.it/Zb2FxfKNfx) che ha superato le 22 mila firme e ha messo a disposizione gratuitamente alcuni schemi di lettera da utilizzare per contestare i voucher (LINK).
L’intervento dell’Antitrust è stato decisivo affinché le compagnie aeree facessero un passo in dietro, e tale intervento è stato anche tempestivo perché arrivato ancor prima che l’Europa aprisse nei confronti dell’Italia la procedura d’infrazione (link al precedente comunicato: https://www.confconsumatori.it/voucher-e-procedura-di-infrazione-ue-occorre-nuova-legge/). Rispetto a quest’ultima, Confconsumatori si augura ci siano presto novità affinché le miopi scelte del legislatore vengano riviste a favore di scelte eque e non favorevoli solo ad una parte dei contratti di viaggio e di turismo.
Tornando alla decisione dell’Antitrust e al fatto che sono comunque ancora aperti i procedimenti istruttori, l’associazione provvederà a segnalare tutte quelle ipotesi purtroppo allo stato ancora sussistenti in cui ai passeggeri viene negato il diritto al rimborso in denaro. E non solo per le compagnie oggetto del procedimento, ma anche per altre che si sono dedicate alla pratica della stessa attività in danno dei consumatori.
«Da parte nostra – afferma l’avv. Samantha Nicosia responsabile provinciale Confconsumatori– c’è soddisfazione anche perché dopo le nostre diffide ai sensi dell’art.139 del Codice del Consumo e rivolte alle compagnie, queste ultime pur accampando scuse varie hanno iniziato a rimborsare».
«Da sempre – affermano Mara Colla, Presidente nazionale di Confconsumatori, e Carmelo Calì Responsabile nazionale del Settore Trasporti dell’associazione– le battaglie dei consumatori sono state vinte grazie alla tenacia di coloro che vi hanno creduto fin dall’inizio e le hanno sostenute. Questo è uno dei tenti casi che conferma la strada da imboccare sempre, guardando sempre avanti. Noi abbiamo dato il nostro contributo e siamo consapevoli che senza l’intervento dell’Authority, oggi dell’Antitrust, questo non sarebbe stato possibile».
1 commento su “Confconsumatori Ragusa. Voli cancellati, finalmente i rimborsi”
Voi non avete dato il vostro contributo, avete fatto il “vostro ” lavoro! Questo è comunque un fatto positivo, ma dovete intraprendere un’altra battaglia, dovete mettere mano sul sistema bancario e tutto quello che sta succedendo. Questi signori non possono permettersi di mandare indietro le persone col magone solo perchè non gli danno i “LORO” soldi, non devono dare spiegazione per come e cosa devono spendere i “LORO” soldi, non possono permettersi di dire alle persone che possono evitare di comprare quella cosa piuttosto di un altra. Non possono costringere le persone (che poi sono clienti) ad avere i “LORO” soldi a più riprese dovendo fare molti viaggi e spesso anche a vuoto! Questo accade solo in Italia, se dobbiamo essere Europei allora che si denunci alla Commissione Europea o chi per loro. L’antitrust in Italia quanto è collusa con le banche?