
Il Meetup M5S Modica ha pubblicato su varie piattaforme social il modulo e la legenda relativa, per facilitare ai cittadini la segnalazione di incongruenze ed errori che riscontrano in bolletta del consumo idrico attribuito. Nei prossimi giorni, inoltre, gli attivisti del Meetup M5S Modica incontreranno, nel rispetto delle dovute cautele pandemiche, i cittadini impossibilitati a collegarsi online, per informarli e mettere a loro disposizione lo stesso modulo.
L’iniziativa del Meetup fa seguito all’interrogazione del nostro Portavoce Comunale del Movimento 5 Stelle di Modica, il consigliere Marcello Medica, e ne ricalca i quesiti. Così il Meetup ha inteso offrire, a chi subisce il disagio di errori ed inesattezze nelle bollette, l’opportunità e la possibilità di essere primo protagonista nel manifestare il proprio disappunto per una vicenda che si ripete puntualmente ogni anno.
“Il modulo, infatti, prevede l’invio non solo al III Settore, preposto alla gestione e riscossione della tassa dei consumi idrici, ma anche all’Assessore responsabile dei tributi del Comune di Modica e al Sindaco, primi responsabili del perpetrarsi di una situazione che ha del paradossale per la puntuale stagionalità con cui ricorre. Quello che colpisce è l’inerzia con cui l’Amministrazione si pone rispetto al problema che ha visto negli anni passati una quotidiana massa di persone – spesso anziani, non di rado in piedi per la penuria di sedie – affollare la grande sala dell’Ufficio Entrate Servizio Idrico a protestare le proprie ragioni per un canone ingiustificatamente esoso; quest’anno, solo l’emergenza pandemica contiene il verificarsi di tale disdicevole situazione!
A soluzione del problema, in calce alla bolletta viene proposto all’utente di “comunicare la lettura del contatore idrico … consegnando copia … presso i recapiti dell’ufficio Acqua”. Viene da pensare che la dimensione assai ridotta dei caratteri con cui è riprodotto il suggerimento a fondo pagina delle bollette, possa essere causa della disattenzione di Sindaco ed Assessore.
Questa soluzione, infatti, non tiene conto del disagio, in particolare per le persone anziane, di rilevare i dati dal contatore, recarsi a fotocopiare la propria carta d’identità (richiesta nella stessa informativa), inviare il tutto via PEC (suggerito ancora in calce alla seconda pagina della bolletta).
Oltre al disagio, al contempo, sfugge all’Amministrazione l’evidenza che abbiamo inserito nel modulo: «Per quanto relativo all’assenza delle date e dei valori di lettura iniziale e finale per l’anno 2019, si fa dimessamente presente che, valori eventualmente stimati e attribuiti con labile puntualità nel tempo e incerto calcolo dei consumi, incidono nell’attribuzione delle fasce di consumo, e di conseguenza, oltre che sul canone idrico, anche sugli importi delle voci “fognatura”, “depurazione”, e “componenti”, nonché, sull’imposta I.V.A. del 10% da applicare al totale.».
In parallelo un sicuro e non meno consistente aggravio si presenta per gli utenti che, pur residenti anagraficamente nell’immobile a cui è attribuita l’utenza si ritrovano in bolletta, per errore dell’ufficio, la dicitura “USO NON RESIDENTE”, e conseguentemente l’applicazione delle fasce di tributo considerevolmente più onerose.
Ci teniamo ad evidenziare che ciascun singolo utente con l’invio del modulo da noi elaborato, si pone come interlocutore attivo nei riguardi dell’Ufficio consumi acqua, ma soprattutto di Sindaco ed Assessore, a cui chiede in sei punti testualmente di “conoscere le ragioni per cui” si creano i vari disguidi ed errori, e conclude che non intende effettuare il pagamento richiesto dalla tassa “se non dopo aver ricevuto coerenti risposte alla presente”.