
Parecchi dubbi sullo scioglimento del Comune di Scicli, avvenuto nel 2015, sollevati dalla Commissione Regionale Antimafia, presieduta da Claudio Fava. L’organismo nella sua relazione approfondisce il tema già emerso nella precedente inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Sicilia, nella parte riguardante il progetto di ampliamento dell’impianto della ditta “A.ci.f.”.
“Era emerso il sospetto, secondo la Commissione , che in taluni casi lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa potesse essere funzionale alla rimozione di amministrazioni che avevano assunto posizioni scomode rispetto a progetti di realizzazione o ampliamento di discariche o di piattaforme di trattamento dei rifiuti. Abbiamo provato a dare una risposta ricostruendo, attraverso un ciclo di trentasette audizioni, passaggi amministrativi ed istituzionali, ravvisando una serie di circostanze che destano non poche perplessità: documenti che scompaiono, verbali delle conferenze di servizio che vengono trasmessi altrove, pareri negativi che diventano positivi, incursioni dei servizi segreti, interferenze politiche, presunte “cupole mafiose” che si rivelano malandrinate di paese, fatti dirimenti non presi in considerazione dalla commissione d’accesso, assenza totale degli organi commissariali nei momenti più critici della vicenda “A.ci.f.”. E soprattutto il cambio di rotta radicale e immediato nei confronti della gigantesca piattaforma di smaltimento progettata a Scicli: prima fermamente negativo, poi – a comune sciolto – decisamente favorevole”.
La Commissione Regionale Antimafia, secondo quanto riporta Repubblica.it, ritiene improbabile che si sarebbe giunti allo scioglimento se non vi fosse stato un profilo – dell’amministrazione e del consiglio comunale di Scicli – fortemente critico nei confronti di possibili nuovi (Truncafila) o più ampi (A.ci.f.) impianti di smaltimento di rifiuti nel territorio della città. E che a quello scioglimento abbiano concorso, consapevolmente o meno, molte azioni ed omissioni istituzionali, giornalistiche e politiche”.