
Il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Autorità di Gestione del PON “Legalità” 2014-2020 ha reso noto che con apposito decreto il Comune di Ragusa è stato ammesso al finanziamento a valere sull’Asse 7, Azione 7.1.2 del PON “Legalità per un valore di 587.453,50 euro per il progetto presentato dall’Ente riguardante “Ospitalità e formazione per il contrasto al caporalato- Ristrutturazione dell’ex scuola rurale di Contrada Genisi”.
L’Amministrazione comunale – afferma il sindaco Peppe Cassì – nell’ambito dello specifico Programma Operativo Nazionale “Legalità” che prevede interventi per l’ospitalità dei lavoratori stagionali ed il contrasto al fenomeno del caporalato volti a mantenere le condizioni di regolarità lavorativa e a sostenere i lavoratori stagionali , vittime di sfruttamento nel settore agricolo, ha approvato in Giunta lo scorso 28 aprile il progetto presentato, che è stato ammesso a finanziamento”.
Grazie al finanziamento di questo progetto – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Gianni Giuffrida – il Comune procederà alla ristrutturazione dell’ex scuola rurale di contrada Genisi, di proprietà dell’Ente, per destinarla all’accoglienza residenziale dei lavoratori vittima di sfruttamento in agricoltura”.
“Ancora una volta – dichiara il vice sindaco con delega lo Sportello Europa dell’Assessorato allo Sviluppo Economico, Giovanna Licitra – in collaborazione con i Settori Servizi Sociali e Lavori Pubblici, ottiene un importante risultato per il Comune di Ragusa. Il progetto finanziato con questo Decreto e presentato sull’azione 7.1.2 del PON Legalità FERS FSE 2014-2020 con interventi per l’ospitalità dei lavoratori stagionali e il contrasto al caporalato in agricoltura, mira a ristrutturare e arredare l’ex Scuola rurale di Contrada Genisi ed a fornire un’attività di formazione. La struttura sarà in grado di accogliere 16 persone per volta e l’aula di formazione,individuata presso il Centro Polifunzionale di viale Colajanni, che potrà ospitare sino a 25 allievi per volta. Siamo stati subito interessati al bando in questione, non solo per la possibilità di ristrutturare e arredare decorosamente un immobile comunale da adibire a centro di accoglienza, ma anche per l’aspetto innovativo del progetto legato alla possibilità di formare sino a 25 persone per volta. Questa azione e le condizioni facilitate di ingresso con le quali potrà essere realizzata rappresenta, in particolare, la vera innovatività dei progetti finanziati sull’Asse 7 perché è la porta di ingresso all’inclusione e ad una occupazione con i crismi della legalità. Ringraziamo sin da adesso anche i partner associati del progetto che sono il CPIA e l’associazione Proxima”.