
Sono complessivamente 19 le persone positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Sicilia. Otto solo in provincia di Ragusa, in particolare sono i migranti ospiti all’Hotspot di Pozzallo. Scendono, però, a due le persone ricoverate in terapia intensiva. I nuovi casi sono: 5 a Catania, uno a Palermo, 4 a Messina, uno ad Agrigento e 8, appunto, a Pozzallo. È quanto emerge dal bollettino del Ministero della Salute, dal quale si evince anche la guarigione di 7 persone. Rimangono 29 i ricoverati in ospedale, 2 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri) e 175 in isolamento domiciliare: 206 gli attuali positivi al Covid. E crescono i tamponi processati: 3.022.
Sono 3.215 le persone che fino ad oggi hanno avuto il Coronavirus; fermo, fortunatamente, rimane il numero dei decessi: 283.
A livello nazionale, risalgono leggermente i contagi: 212 oggi contro i 170 di ieri, ma con molti più tamponi, 48.170 contro 25.551. Il totale sale così a 246.488. Pesa l’aumento della Lombardia, 53 nuovi casi contro i 34 di ieri, mentre sono sopra i 20 nuovi positivi Campania (29 casi), Veneto (24) ed Emilia Romagna (20). Passa da zero a 10 la Valle d’Aosta per il focolaio in un alpeggio. Non si registrano nuove positività in Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise e Basilicata.
Netto aumento del numero dei decessi, oggi 12 contro i 5 degli ultimi giorni. Il bollettino segna +11, ma la Sardegna ha eliminato un decesso conteggiato ieri per errore, quindi la differenza tra ieri e oggi è di 12. Segnalano vittime il Veneto (5), la Toscana (3), e una ciascuna Lombardia (dopo diversi giorni senza morti), Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo. Il totale delle vittime sale a 35.123. I guariti sono 167 (ieri 147), per un totale di 198.756.
In aumento il numero dei malati attuali, +28 (ieri +16), che ora sono 12.609. E cresce anche il numero di ricoverati in regime ordinario, 9 in più (749 in tutto), mentre calano ancora le terapie intensive, -5 oggi, 40 in tutta Italia (per trovare un numero più basso bisogna risalire al 26 febbraio, all’alba dell’epidemia), con 11 regioni su 20 che segnano ‘zerò alla casella dei malati più gravi. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.820.