
Decreto Rilancio. “Ho notato – confessa il premier Giuseppe Conte all’amico Vanni – che un paio di milioni di lavoratori sono rimasti fuori dalla cassa integrazione e che migliaia di titolari di piccole e medie aziende commerciali e turistiche si sono ritrovati, senza volerlo, come l’aretino Pietro. Per non dire delle lunghe file di umane genti alla Caritas, per rimediare pane, pasta e generi di prima necessità come succedeva nel dopoguerra. Inevitabile, pertanto, mettere mano a quest’altro decreto, non a caso chiamato Rilancio, proprio per spingere, così come avrebbe fatto Archimede, dal basso in alto il Paese Italia che, grazie al cielo, è governato da me. Diciamo … da noi. Fosse finito in mano ai politici dello sfascismo, a quest’ora saremmo in un mare di guai”.
– Azz … – Come dici? – No, niente pensavo alla colorita espressione “un mare di guai” e agli stupidi che, come tu fai notare, considerano una minchiata la “realistica” politica dei se e dei ma.
– Esatto. Ti dico in tutta sincerità che, se il decreto rilancio non bastasse, sono pronto ad inventarmi qualcosa di straordinario. Magari una proroga dell’emergenza sanitaria di sei mesi, fino al 31 dicembre 2020. Provvedimento, credimi, sacrosanto, religioso, di grande valore civile e istituzionale, dettato dalla esigenza prioritaria di lasciarci alle spalle l’emergenza Coronavirus. E ti dico di più. Dovessimo registrare dopo l’Epifania 2021 anche solo una decina di casi di Coronavirus, giuro che non ci penserò due volte a salvaguardare gli italiani con una nuova proroga e magari un’altra ancora fino a quando in Italia il virus non sarà completamente sconfitto. Per me la vita delle persone ha un valore sacro. Il mio approccio con i problemi reali, come tu sai e avrai certamente notato da quando sono alla guida del Paese, va contestualizzato sempre entro la magica sfera dell’etica applicata alla politica. Se gli altri non capiscono, non posso farci proprio nulla. Peggio per loro. Per quanto mi riguarda ti posso assicurare di essere perfettamente a posto con la coscienza potendo contare, oltretutto, sulla benedizione di Papa Francesco e sul sostegno caloroso e disinteressato di numerosi governanti europei che amano l’Italia quasi quanto me. Se hai tempo pranziamo insieme. – Grazie, Peppe, ma non posso. Ho il volo di ritorno fra un’ora. Alla prossima. – Se hai bisogno, chiamami. – Grazie.
Azz … e poi azz… – pensa l’amico Vanni – Peppe è fuori dal mondo. Lo stato di emergenza serve a tenere sotto controllo il virus? Ma quale emergenza. Ma a chi la vuole dare a bere. La proroga serve a garantirsi la poltrona per altri sei mesi, scongiurando il pericolo di andare al voto. Dal breve colloquio di oggi ho capito molte cose. Sapevo quanto fosse vanesio e fanatico sin da giovane, ma non immaginavo che la politica gli avesse potuto provocare danni morali così devastanti. La gente è senza lavoro, milioni di persone non sanno come fare per mettere a tavola un pasto al giorno, decine di miei amici ristoratori, gestori di bar e di stabilimenti balneari sono in mezzo ad una strada, due artigiani, miei compagni di infanzia, si sono suicidati, e lui mi racconta la favola dell’etica applicata alla politica. E’ diventato un talebano. Altro che benedizione di Papa Francesco. Peppe è un pericolo per il Paese e la democrazia. Ogni sua parola puzza di falsità, bluff, inciucio. Sono certo che farà di tutto per rimanere al suo posto. E’ furbo di tre cotte. Ed è anche cattivo. Sorride e pugnala. Non ha alcuna stima di Nicola Zingaretti; considera poco più che un cretino il capo politico dei Cinque Stelle Vito Crimi; è in rottura con Luigi Di Maio; odia alla morte Matteo Salvini e si dice sicuro della prossima scomparsa dalla scena politica di Matteo Renzi. Sapessero anche solo in parte quello che mi ha raccontato sul loro conto … andrebbero di corsa a fargli un mazzo così.
6 commenti su “Decreto Rilancio e amnesie…di Michele Giardina”
Signor Giardina, lei non ha mai aperto un libro, scrive un mare di inesattezze. Luca Morisi e la pagina Tik Tok di Salvini non le fanno evidentemente bene.
Questo giornale online perde di assoluta credibilita’ con queste balle..
Perche’ non gestiva lei la pandemia al suo posto?
Egregio signor Vincenzo Mezzasalma, lei ha perfettamente ragione. Non ho mai aperto un libro e meno che mai scritto. Non conosco Luca Morisi e non me ne importa nulla. Non contento degli insulti alla mia persona, lei si permette anche di offendere i lettori del giornale. Complimenti! Mi viene da ridere quando mi invita a prendere il posto del suo amato Conte per gestire la pandemia. Le dico che non potrei mai per la semplice ragione che dovrei avere le sue doti diaboliche. Mi dispiace deluderla, non è cosa mia. Ah dimenticavo: le confesso, per completare il mio curriculum, che sono stato anche (ma per favore non lo dica a nessuno) compagno di merenda del mostro di Firenze. Le auguro una strepitosa giornata e le consiglio, per il suo bene, di non leggere più Radiortm, giornale brutto, sporco e da analfabeti. Grazie.
Quando si esprimono opinioni pubblicamente, è il caso di mettere in conto che qualcuno possa dissentire pi o meno educatamente.
Mi ero promesso di non commentarla perché le sue opinioni a mio avviso sono contro a prescindere.
Anche questa volta non si smentisce.
Andiamo ai fatti.
È fuor di dubbio che in Lombardia sono stati commessi errori macroscopici, non si spiega diversamente l’alta percentuale di decessi.
E lì governa la lega. Non dimentichiamoci che la sanità è di competenza delle regioni.
L’Italia, dopo quasi 3 mesi di chiusura di obbligo di certificazione e di costrizione della libertà è messa meglio di:
Spagna, oltre 1000 infetti giorno 13 luglio;
Francia oltre 2000 infetti giorno 13 luglio;
Germania oltre 600 infetti giorno 13 luglio;
Inghilterra oltre 1000 infetti giorno 13 luglio;
voglio tralasciare i paesi sovranisti e suprematisti, Stati Uniti e Brasile, i numeri sono impietosi.
La disoccupazione è aumentata in tutti gli stati ed il PIL è crollato di conseguenza,
in Inghilterra si parla di oltre il 19%.
Tenendo conto che l’Italia ha un debito pubblico altissimo, e su questo Conte non ha responsabilità, nessuno poteva fare di più.
Lei dice bene, fortuna che non c’erano gli sfascisti al governo.
Malgrado errori, di sicuro commessi, siamo messi molto meglio di tanti altri.
Senza offesa, i miei sono dati concreti, le sue sono opinioni faziose.
Ascolti o legga l’ultimo l’intervento di Salvini in senato e poi mi dica se sbaglio a dire che un Salvini e’ più dannoso di cento Conte.
Enzo, scusi, … non ho capito qual è il suo cognome …
Ecco una prima sostanziale differenza fra chi scrive e si firma, come il sottoscritto, e chi invece, come lei, si barrica coraggiosamente dietro l’anonimato. Lei, dunque, scriverebbe “fatti e verità inconfutabili in quanto affettuoso seguace di Conte e compagni”, mentre io sarei fazioso per la semplice ragione che non appartengo al “mondo del politicamente scorretto?”
Adesso le do una notizia: se le fa piacere io sono fascista, razzista, xenofobo, tutto quello che vuole, ma non un fancazzista … come tante persone che mi capita di conoscere …
Il suo consiglio di leggere l’intervento di Salvini lo dia ad un suo parente, ad un amico, insomma a chi vuole lei … Spero di essere stato chiaro.
Talmente chiaro che non merita alcuna risposta.
Ho girato il consiglio a mia sorella, mi ha rigraziato.
Enzo senza cognome, hai fatto benissimo.