Confermate e aumentate dalla Corte d’Appello di Catania le pene di primo grado di tre dei condannati nell’ambito dell’operazione “Survivors” della Direzione distrettuale antimafia di Catania condotta con Polizia, Squadra Mobile e Carabinieri, che ha avuto, come conseguenza, lo scioglimento del Comune di Vittoria per mafia.
La Procura distrettuale antimafia ritenne di avere individuato i componenti di un’associazione mafiosa, riferibile al clan “stiddaro” dei Carbonaro/Dominante, che si sarebbe imposta a Vittoria tramite il gruppo che secondo gli inquirenti era riferibile alla famiglia Ventura.
Si tratta di un’associazione armata dedita ad estorsioni, recupero crediti e controllo delle attività economiche anche attraverso l’intestazione fittizia dei beni. In primo grado con rito abbreviato davanti al gup di Catania erano stati condannati Pietro Alessandrello a 13 anni e 4 mesi (ora 18 anni e 4 mesi in continuazione di reato) Francesco Battaglia 10 anni (ora 12 anni 1 mese e 10 giorni in continuazione); Emanuele Galofaro, 16 anni (ora 18 anni in continuazione); Marco Papa, 13 anni e 4 mesi; Giovanni Savio 11 anni e 4 mesi (riformata in 11 anni 1 mese e 10 giorni) Giovanni Cirmi, 8 anni.
Altri 16 imputati sono stati rinviati a giudizio con rito ordinario già avviato presso il Tribunale collegiale di Ragusa.